Trenitalia: violate le regole Sindacato: atto intimidatorio di F. M.
Trenitalia: violate le regole Sindacato: atto intimidatorio «PIMENTO TROPPO SEVERO», E'POLEMICA Trenitalia: violate le regole Sindacato: atto intimidatorio reazioni ALESSANDRIA «E stato un atto intimidatorio nei confronti di tutti i ferrovieri, non possiamo accettarlo». Così Antonio Corradi, segretario provinciale della Filt, il sindacato trasporti della Cgil, defi- nisce il licenziamento dei quattro colleghi per la vicenda «Report» di Raitre. Ed ancora: «E' un provvedimento che il sindacato non può che giudicare molto grave, si è andati al di là delle responsabilità personali dei colleghi. L'azienda avrebbe dovuto smentire con i fatti le denunce contenute nell'inchiesta televisiva e non colpire i dipendenti. Viviamo nel mondo dell'informazione, se Trenitalia voleva dare una corretta immagine dell'azienda doveva fare quegli interventi che venivano indicati nel servizio, non decidere i licenziamenti». Una posizione che, era scontato, non viene condivisa da Trenitalia. «I provvedimenti dicono al servizio Relazioni esteme delle ferrovie - si sono resi necessari per le gravi inadempienze in materia di sicurezza del trasporto e della rego¬ larità del servizio. Non sono state rispettate le norme in materia di sicurezza che prevedono specifiche autorizzazioni per l'accesso di persone estranee alle strutture ed ai mezzi delle Ferrovie». «Per noi - dicono i sindacalisti Mauro Poggio, Daniele Rechini e Franco Bello, di Cgil, Cisl e Uil - questa spiegazione del provvedimento non è assolutamente accettabile. Trenitalia anzinchè difendersi con interventi sul mighoramento del servizio ha deciso di colpire quattro ferrovieri che non hanno mai avuto problemi sul lavoro. Si tratta di personale esperto e ritenuto di notevole professionalità». E aggiungono: «Mai nessuno in passato per questioni tecniche, come in questo caso, era stato licenziato; al massimo si era fatto ricorso alla sospensione», [f. m.]
Persone citate: Antonio Corradi, Daniele Rechini, Franco Bello, Mauro Poggio
Luoghi citati: Alessandria, Trenitalia
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