Risate di sottofondo? No, non è la Corrida

Risate di sottofondo? No, non è la Corrida come va? Risate di sottofondo? No, non è la Corrida Cara Stefania, a Caterina non impediamo proprio niente; la sua poesia infatti è bella: musicale, allusiva, personale, con un'immagine (quella dell'ordito e della trama) sfruttata in modo molto originale. «Si sente» il silenzio, nella sua poesia. Chiunque, ascoltando con attenzione, lo può percepire, lo sulla tua rubrica ascolterei volentieri - talvolta - poesie di qualità; ascolto sempre volentieri le cose di qualità ! Mi ricordo per esempio «Isola di gabbiani» del Bersi; poche righe delicate che evocavano il colore struggente del mare nei giorni di pioggia. Le ho molto apprezzate. Se potessi, vorrei impedirti invece la pubblicazione con criterio «del tutto capriccioso» delle poesie che ti arrivano; escludo che tu non sia in grado - come civettuolmente dici - di fare una cernita: scegli poesie belle (sai giudicare benissimo, fidati di te stessa) e lascia perdere quelle addirittura comiche nella loro enfiata pomposità o nell'ingenuità della rima baciata! So di essere una vecchietta bizzosa, rompiballe, pure' fornita di una collezione di ombrelli! La tua rubrica mi piaceva tanto... accidenti, non abbassare il livello... fa crescere la qualità dei tuoi lettori, aumentando la qualità di ciò che pubblichi! (te lo dico con affetto). P.S. Hai fatto caso a quanti dei tuoi poeti credono di scrivere poesia perché spostano la costruzione delle parole? Esempio. Prosa: «la mamma è arrabbiata». Poesia: «Arrabbiata la mamma è». Ahahahahaahahahhhhimmmmilll Graziella Ciani CHIARIAMO una cosa, anzi due. La prima è che ho sempre detestato la Corrida (a Graziella lo dico anche in versi: detestata la ho). Non tanto per via dei debuttanti allo sbaraglio, quanto per i fischi e le risate e i BUUU! fuori campo. La seconda riguarda la vacazione di questa rubrica che, come ho già avuto modo di ricordare, non è la «Posta letteraria» del Nobel Szymborska (una che quando stroncava, comunque, non diceva mai BUUU:, e mica per ragioni di ben ton): si chiama «Come va?» ed è gestita da una giornalista ormai abbastanza persuasa che la realtà (... sì, lo so, «la realtà» non esiste...) sia spesso più sorprendente dell'invenzione. Conoscete tanti posti, o se preferite «livelli», dove incontrare contemporaneamente Luca Bersi e Andrea-Orsetto, Graziella e Caterina, Tullio e Alessandro? A me piace la mésalhance, piacciono gli ossimori e, mettendo le mani avanti... ti dirò Graziella... non mi dispiace la poesia di Alessandro, qui sotto. Bonpatforever Passate le prime lingue in bocca e i primi arrapanti giorni della conquista, le palpitazioni di coppia rallentano gradualmente fino al consueto blackout sessuale. Il segno della croce ci appiccica addosso il minimo sindacale di un partner, e poi diventa un ampio parcheggio per genitali in disuso. Perché qualsiasi tipo di convivenza - fondata su dichiarazioni eterne - non è altro che l'obbligo più tassativo di trovarsi con la persona sbagliata, nel letto sbagliato. Quindi, cautela sin dal primo rutto libero. Ancora più cautela al Drimo episodio di biancheria Donpat. Si parla sempre di tanti mali e di prevenzione, ma mai una sola parola per vincere questa maledetta febbre del sabato sera. Luca Bersi 4' 57" Devo aver detto parole senza senso alla ragazza che l'altra sera mi ha dato quattro minuti e cinquantasette secondi d'amore «Mi piaci perché sei sincera, mi piaci perché sei sincera». Alessandro Novellini Molto d'accordo ... Sono molto d'accordo con la signora che affermava il valore dell'assistere da soli a spettacoli belli, piuttosto che passare serate un po' vane con amici e conoscenti. E segnalo due cose, certo poco consolatorie: 21 GRAMMI, bellissimo film dolente, toccante, moderno; e lo straordinario spettacolo teatrale GUERRA, di Pippo Delbono. Tullio Chiarire una cosa Desidererei chiarire una cosa sempre sull'argomento «solitudine». Siamo tanti immersi nel fango, ma credo che dobbiamo in qualche modo reagire stando uniti, scambiandoci impressioni e esperienze passate, condividere programmi futuri, in poche parole credo che la vecchia frase «l'unione fa la forza» possa calzare a pennello. Ho ricevuto parecchie mail, da ambo i sessi, ma alla mia risposta con la proposta di parlare telefonicamente o anche di persona, si sono defilati tutti. Allora mi domando, il mondo è pieno di grafomani perditempo o di bravi attori? Internet è sicuramente un bellissimo mezzo per comunicare, ma ritengo che sentire una voce, vedere un viso, magari anche solcato da una lacrima o un sorriso rubato siano cose molto più belle e costruttive. Non mi vergogno a dirlo, ma durante le passate feste ho pianto tanto e credo che ci sia molta differenza tra il piangere da solo oppure piangere con una persona che ti sia accanto, anche magari avendo gli stessi tuoi problemi. Andrea orsetto_53@yahoo.it LE LETTERE VANNO INVIATE A: come va?-LASTAMPA-VIA MARENGO 32,10126 TORINO SMS: 335/7520300 - e-mail: stefania.miretti@lastampa.it RISPONDE: .STEFANIA WRtmL

Persone citate: Alessandro Novellini, Graziella Ciani, Luca Bersi, Pippo Delbono, Szymborska

Luoghi citati: Torino