Tate riporta al Lingotto il Paradiso di Schumann

Tate riporta al Lingotto il Paradiso di Schumann CLASSICA Tate riporta al Lingotto il Paradiso di Schumann LEONARDO OSELLA L'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai ogni anno «approfitta» della presenza, quale direttore onorario, dell'inglese Jeffrey Tate per eseguire una pagina di ampio respiro (quelle che impegnano anche i cantanti solisti e il coro) o addirittura un'opera: ricordiamo nel passato la «Messa in si minore» di Bach, «Maestri cantori di Norimberga» di Wagner, «Creazione» di Haydn, «Oedipus Rex» di Stravinskij. E adesso è la volta di una rarità come «Il Paradiso e la Peri» di Schumann, un capolavoro che non si può perdere: in effetti, salvo errori, a Torino non lo si ascolta addirittura da 25 anni, cioè dall'ottobre 1978, quando per l'Unione Musicale lo eseguirono l'Orchestra e il Coro della Radiotelevisione di Cracovia. Gli appuntamenti con la Rai sono all'Auditorium del Lingotto stasera alle 20,30 e domani alle 21. Tornerà per la parte corale il Coro Filarmonico Ruggero Maghini diretto da Claudio Chiavazza. I cantanti solisti sono Rilievi Martinpelto e Dorothee Jansen soprani, Annette Janhns mezzosoprano e contralto, Will Hartmann e Patrick Henckens tenori, Detlef Roth baritono e basso. La «prima» di «Il Paradiso e la Peri» si tenne del dicembre 1843 a Dresda, con Schumann stesso sul podio, seguita di lì a poco dalla replica al Gewandhaus di Lipsia. «Il Paradiso e la Peri», pur definito come «oratorio» («non per luogo di preghiera, ma per gente beta»), nella partitura in stampa non fu qualificato come tale dall'autore, bensì come Poema, essendo esso di fatto un tentativo di approdare alla vagheggiata «opera tedesca» tramite un «nuovo genere per la sala da concerto». Il gusto del soggetto è legato alle suggestioni orientali dell'epoca, che avevano contagiato anche Thomas Mpore nella raccolta di novelle «Lalla Rookh». Una narrava le vicende della Peri, fata del mito persiano, che per guadagnare il Paradiso deve recare un dono lassù gradito: falliti i tentativi con l'ultima goccia di sangue versata da un giovane guerriero e con l'estremo anelito d'una fanciulla morta d'amore, viene invece apprezzata la lacrima commossa d'un malfattore alla vista d'un bambino in preghiera. Il lavoro si snoda in tre momenti. I cantanti solisti fungono ora da personaggi ora narratori, e il coro fa da efficace collante con una musica fresca ed estremamente elegante. Sempre oggi a Torino si segnalano due altri appuntamenti musicali invitanti, sia pure con uno spiegamento di forze assai più limitato. Alle 17,15, nella Biblioteca Musicale Della Corte a Villa Tesoriera (corso Francia 192) l'Ensemble Strumentale dell'Accademia del Santo Spirito (Luca Pipanti flauto traversiere, Roberto Bevilacqua viola da gamba, Andrea Banaudi cembalo) presenta pagine di Vivaldi, Giardini, Abel, Wilhelm Friedemann Bach. Alle 21 in Conservatorio per la rassegna dei Concerti Cedas Fiat è annunciato un itinerario tra le più celebri colonne sonore con il By Chance Quartet: Ercole Ceretta tromba. Rocco Parisi clarinetto basso. Bruno Pignata violino, Roberto Cognazzo pianoforte.

Luoghi citati: Cracovia, Dresda, Norimberga, Torino