«Togliamo il crocifisso dalle scuole»

«Togliamo il crocifisso dalle scuole» APPELLO DI 4 ASSOCIAZIONI «Togliamo il crocifisso dalle scuole» Voghono che il crocifisso sia tolto dalle scuole e dagh edifici pubblici. In nome della «laicità dello Stato» lo chiedono l'istituto Gaetano Salvemini, il Centro Pannunzio, l'Associazione Giordano Bruno e l'Associazione Adelaide Aghetta, rispettivemente guidati da Marco Brunazzi, Pier Franco Quagheni, Bruno Segre e Silvio Viale. Ieri, alla presenza del consighere regionale radicale Bruno Mellano, hanno annunciato quella che Segre ha definito «ima campagna intransigente per la rimozione del crocifisso». Tutti hanno confermato il loro profondo rispetto per il simbolo religioso cristiano, ma ne contestano l'esposizione nelle sedi scolastiche e negh «istituti elettivi». «Insorgiamo - dice Segre - contro questa crociata a favore del crocifisso scatenatasi a seguito del caso della scuola di Ofena, quando un esponente islamico ricorse alla magistratura per far rimuovere il simbolo della cristianità». «Quella vicenda - ricorda Quagheni - ha creato un paradosso, quello di un integralista musulmano che ha sottolineato il problema della laicità dello Stato. Il crocifisso è inopportuno in sedi pubbliche e a scuola non è assolutamente accettabile, perché può creare un condizionamento dell'infanga». Alle quattro associazioni non piacciono le posizioni assunte in merito dalla Regione, che intende regolamentare l'esposizione del crocifisso riconoscendolo «principio fondamentale d'affermazione d'identità e di difesa delle proprie radici cristiane». Hanno riserve anche per le parole del Presidente della Repubblica Ciampi quando dice che «è il simbolo dei nostri valori». «E' un discorso - afferma Quagheni - inaccettabile». «Io credo - aggiunge Brunazzi - che l'unico simbolo d'identità nazionale sia il tricolore, la cui dignità è riconosciuta dalla stessa Costituzione». «Non chiediamo altro - dice Segre - che di ritornare ai tempi in cui io andavo a scuola, nel 1925. Allora i crocifissi nelle aule non c'erano. Oggi si dovrebbero toghere laddove ci sono». «A cominciare - nota Viale - dalla Sala Rossa del Comune. Insisto non per ostilità verso il crocifisso, ma per asserire che non devono essere esposti simboli religiosi nelle sedi di uno Stato laico». Se ne riparlerà il 29 gennaio, alle ore 17, a Palazzo Lascaris. Qui le quattro associazioni organizzeranno un convegno dal titolo: «Il crocifisso, riflessioni su laicità dello Stato e libertà religiosa».

Luoghi citati: Ofena