Un passo avanti per l'inceneritore

Un passo avanti per l'inceneritore LA REGIONE POSSIBILISTA SUL SITO DELLA SERVIZI INDUSTRIALI Un passo avanti per l'inceneritore La giunta chiede il tempo di valutare l'impatto del nuovo impianto L'unica alternativa è il Gerbido, con la forte opposizione dei sindaci Giuseppe Sangiorglo Passo avanti verso la costruzione dell'inceneritore sull'area della Servizi industriali a fianco del Sito, l'interporto merci di Orbassano-Grugliasco. La Regione, che nei giorni scorsi aveva detto «no» all'insediamento suggerito dai Comuni che ruotano intomo al Gerbido per evitare che la struttura fosse costruita nella zona Sud, in territorio di Torino, ma a pochi metri dai loro confini, ieri ha chiesto tempo, senza escludere però l'eventualità di un «termovalorizzatore», accanto all'interporto merci. La «disponibilità» di Regione e Provincia - che, è stato chiarito, non è ancora «sicurezza» - è stata offerta ieri al Comune in un summit sull'annoso problema di trovare un terreno su cui far sorgere l'impianto che in futuro brucerà i rifiuti non recuperabìli. All'incontro, svolto in Regione, c'erano il vice presidente William Casoni, l'assessore all'Ambiente per il Piemonte, Ugo Cavallera, il vice sindaco Marco Calgaro, il vice presidente della Provincia, Giuseppe Gamba, i sindaci di Orbassano, Grugliasco, Beinasco e Rivoli, il presidente del Sito, Fedele Lombardo, e i vertici della società Trm (Trattamento rifiuti metropolitani) e del Consorzio Torino Sud. Decisioni? «Dobbiamo arrivarci presto - spiega il vice sindaco Marco Calgaro al tennine della riunione - al massimo fra 10-15 giorni. Con il sindaco avevamo promesso che avremmo indicato il luogo definitivo non oltre il 31 gennaio, se questa data dovesse slittare, pazienza. Ma solo di qualche giorno, perché, se si rendesse indisponibile l'area della Servizi industriali, dovremmo passare al Germao». Ed è ciò che non voghono gh amministratori i centri intorno a quel territorio (da Beinasco a Grugliasco e Rivoli), mentre contro 1 opzione «Servizi industriali» si schiera il Sito che, con il presidente Lombardo, porta avanti le necessità di amphare il proprio spazio. Spiega il vice presidente della giunta regionale, Casoni: «Non chiudiamo gh occhi di fronte ad un problema che deve essere risolto al più presto. Prima però voghamo che tutti gh "attori" mettano le carte in tavola. Si dovranno quindi incontrare Sito e Servizi industriali, in modo che gh amministratori deh'interporto possano presentare l'elenco degh eventuah danni determinati all'azienda dalla costruzione dell'inceneritornv II maggior azionista del Sito è la Regione alla quale il Comune, se vorrà avere via libera, dovrà «remunerare» ciò che gh togherà, offrendo altri spazi possibilmente limitrofi all'attuale complesso. Alla fine di questo percorso, se tutti gh interlocutori diranno «sì» all'ipotesi di ospitare il futuro termovalorizzatore sull'area Servizi industriah, secondo Casoni, si potrà passare alla fase successiva, ossia ad un incontro per stilare il protocollo d'intesa, fra il presidente Ghigo, Casoni stesso, il sindaco Chiamparino e il vice sindaco Calgaro. Quindi, siglato l'accordo, il Comune potrà dare avvio alle procedure per l'apertura del cantiere. «Il tutto - raccomanda Calgaro - entro 10-15 giorni».