Miccoli, colpo da biliardo di Fabio Vergnano

Miccoli, colpo da biliardo COPPA ITALIA. CONTRO IL PERUGIA BASTA UN GOL DELL'EX PER QUALIFICARE LA JUVE ALLA SEMIFINALE Miccoli, colpo da biliardo Trova l'angolino con un tiro di precisione Fabio Vergnano TORINO Il 4 febbraio sarà l'Inter ad affrontare la Juventus nella prima semifinale di Coppa Itaha. Dopo il 2-1 di sei giorni fa, ieri sera per i bianconeri è arrivata la qualificazione con il minimo sforzo (1-0) contro un Perugia molto rimaneggiato e ancora privato del carisma di Fabrizio Ravanelli. All'andata fu il sigillo di Marco Di Vaio a scardinare la partita dal pareggio, questa volta è bastata la prodezza solitaria di Fabrizio Miccoli, cecchino contro la squadra che l'ha lanciato nel calcio che conta. Una notte per due, al di là del passaggio del turno, ecco il significato della partita minacciata dalla nebbia e giocata in un'atmosfera norvegese. Miccoli e Di Vaio, la coppia-gol temporaneamente di scorta, doveva decollare con un doppio obiettivo: convincere Lippi che non sono soltanto due attaccanti per le occasioni meno importanti e mettersi in vetrina a uso e consumo del et che dovrà fare delle scelte in chiave Europeo. Questo il loro programma di partenza. Entrambi hanno avuto un avvio macchinoso, molto incerto anche nel prosieguo della partita è stato Di Vaio che ha falhto conclusioni in maniera grossolana e ha dimostrato insofferenza verso chi non lo riforniva quasi mai di palloni giocabili non pensando prima di tutto ai propri errori. Anche Miccoli ha stentato a ritrovarsi, comphee la mancanza di appoggio da parte del resto della truppa. Poi il «pocket bomber» ha preso coraggio, di fronte al suo maestro Cosmi ha finalmente trovato le cadenze giuste e il gol della nostalgia sul declinare del primo tempo. Un rimpallo ha favorito Thuram che ha smistato subito profondo a Miccoh rapido a partire verso l'area perugina con le sue gambette veloci. Uno sguardo a Pardini e pahone nell'angolo dove il vice Kalac non sarebbe mai arrivato. Rete alla Miccoh, ovvero giocata tipica di un attaccante che non ha paura di nulla. Al 43' sull'onda dell'esaltazione un altro pezzo di bravura del Romario salentino: punizione dalla sinistra e conclusione che obbligava Pardini alla respinta in angolo. Tutto condensato nei cinque minuti finali il primo tempo per il resto anonimo e gestito dalla Juve senza proble- mi, ma anche con troppa sufficienza di fronte a un Perugia quasi rassegnato al suo destino anche se impegnato al limite delle proprie risorse tecniche di giornata. Come all'andata la sfida siberiana di ieri sera era nelle intenzioni di Lippi ima sorta di banco di prova per i recuperati ma non proprio. Thuram, Legrottaglie e Tacchinardi i tre titolari superstiti al vaglio del loro allenatore in vista di un ritorno a tempo pieno anche in campionato. Qualcosa di meno rappresentava per il Perugia che ha in testa la lotta per la salvezza. Senza Ravanelli ancora in attesa del via libera della Fifa, Cosmi ha dovuto fare i conti con un parco attaccanti ridotto all'osso per l'infortunio di Bothroyd e le bizze di Margiotta che l'inflessibile Gaucci ora fa allenare con la Primavera dopo il rifiuto ad accettare l'Ancona. Così, in attesa di arrivi annunciati, il peso offensivo è finito sulle spalle di Zerbini, che oltre alle rogne di dover giocare da solo contro un'intera difesa, aveva pure il fiato di Cosmi sul collo sii minimo errore commesso. Al 17' della ripresa la Juve poteva raddoppiare, ma Miccoh faceva cilecca. Dì Vaio bisticciava con il pallone tuttavia riusciva comunque a piazzare la palla dove si trovava il compagno che a due passi da Pardini falliva la deviazione vincente. Circa alla mezzora proteste perugine per un braccio di Pessotto in area su tiro di Zé Maria che Cassarà ignorava. Una decisione che non avrebbe cambiato la storia di una partita già segnata. Ancora più scarse del primo tempo le motivazioni sui due fronti nella seconda parte. Sfiduciatissimo Di Vaio che non migliorava la sua posizione di precario sbagliando al 38' il raddoppio con un tiracelo che Pardini respingeva di piede. L'ex perugino Fabrizio Miccoli ha segnato alla fine del primo tempo il gol che ha deciso la partita del Delle Alpi mmm (4-4-2) Chimenti 6; Thuram 6, Legrottaglie 6, lullano 6, Pessotto 6,5; Zalayeta 6 (31' st Camoranesi sv), Maresca 6 (23' st Applah 6), Tudor S.sisQ'stZambrotta sv), Tacchlnardl 6; Miccoli 7, Di Vaio 5. Ali.; Lippi 6. sMoam (4-5-1) ^ Pardini 6,5:26 Maria 5,5, Di Loreto 6, Nastos 6, Grosso 5,5; Do Prado 6, Obodo 5,5, Gatti 5 (14' st Ignoffo 6), Manfredini 5,5 (14'st Tedesco 6), Giandomenico 5,5 (31' st Arano sv); Zerbini 5. Ali.: Cosmi 6. Arbitro: Cassare 5,5. Reti: pt 40'Miccoli. Ammoniti: Tacchlnardl, Tedesco. Spettatori: 2903 paganti, incasso 13.018,006

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