«Molti omicidi in famiglia si potevano evitare»

«Molti omicidi in famiglia si potevano evitare» NEGLI ULTIMI DIECIANNI I DELITTI SONO AUMENTATI DI TRENTA VOLTE «Molti omicidi in famiglia si potevano evitare» Gli psichiatri ospedalièri: i parenti dei malati di mente non hanno assistenza ROMA . Crescono in Italia i delitti in famigha in misura esponenziale. In 10 anni i casi di figh che uccidono i genitori, parricidi e matricidi, hanno avuto un incremento del 3.000 per cento, cioè sono aumentati di ben 30 volte. È quanto ha riferito Tonino Canteimi, presidente dell'Associazione italiana psicologi e psichiatri ospedaheri, a margine del convegno sulla famigha e il disagio psichico in corso alla Camera dei deputati. Secondo Cantelmi dietro a queste tragedie non c'è alcun raptus della foiba cui imputare la respons abilità. «Sono tutti fatti pre- vedibili - ha spiegato - situazioni che èra IfiBhl possibile évitaf e». ' «Il disagio psichico è la prima causa dei delitti in famigha» prosegue lo psichiatra spiegando che «dietro ogni esplosione di violenza ci sono lunglussime catene di sofferenza, che possono essere intercettate». Cantelmi è convinto dell'importanza deUe associazioni dei familiari. «Ce ne sono una ventina in Italia, forti di volontari che andrebbero arruolati in agenzie di prossimità». Per Dorina Bianchi, capogruppo Udc in Commissione Affari sociah, siamo di fronte a «un'escalation disarmante di delitti in famiglia, che evidenzia corne^ la "sàliìte meritale sia un problèma reale e come troppo spesso le famiglie siano lasciate sole con il congiunto malato». «Il problema da risolvere è proprio la solitudine deUe famiglie - conferma il presidente della Camera Pierferdinando Casini - Le famiglie italiane hanno affrontato i compiti cui sono state chiamate per sostenere i loro cari con problemi psichiatrici «profondendo straordinarie risorse di dedizione, di solidarietà e di dignità, ma hanno anche dovuto sostenere, spesso in schiudine, il peso delle ^p^e^y ze della mano pubbhca». LàpShfertna è nelle cifre. Spno^GOOrMla 'le'fètóighe itahànè'che vivmolf' dramma di figh, genitori 0 fratelh con ima psicopatologia grave. In 200mila casi il familiare malato non risponde ai farmaci 0 non vuole curarsi, e ha comportamenti aggressivi verso se stesso o gh altri. E al disagio si somma la vergogna: «Da un recente sondaggio Mens-Doxa - ricorda Canteimi - emerge che il 7007o degh italiani, se avesse un familiare malato, non ne parlerebbe con gh altri. Per paura, vergogna e timore dello stigma». [f.ama.l

Persone citate: Cantelmi, Dorina Bianchi, Pierferdinando Casini

Luoghi citati: Italia, Roma