Nuovi rimedi per vecchi malanni di Stefano Lepri
Nuovi rimedi per vecchi malanni LA FRASE FALLITI I CONTROLLI, MA POTEVA ACCADERE OVUNQUE Nuovi rimedi per vecchi malanni Stefano Lepri UNO scandalo come quello della Parmalat poteva avvenire dovunque in Europa, scrive il numero in edicola dell'Bconomist, il grande settimanale liberista di solito poco tenero verso l'Italia e molto severo verso il suo attuale governo. E in genere la stampa intemazionale non ha ceduto ai ricorrenti luoghi comuni sugli italiani arruffoni e inclini alla cialtroneria. Esperti di diritto e finanza, comparando le leggi italiane entro cui la truffa è avvenuta, non le trovano peggiori rispetto ad altri Paesi europei. Però questo mette sulle spalle dell'Italia una grande responsabilità. La ricerca delle colpe e l'indicazione dei rimedi dovrà muoversi in un processo comune di affinamento degli strumenti di controllo e di tutela del risparmio; le soluzioni saranno studiate da altri Paesi ai quali potrebbero servire di esempio. Purtroppo, a ripiombarci nell'anomalia italiana è la rissa di questi giorni: dove si fanno colhdere un formalismo ipocrita («a me non competeva...») con un sostanzialismo populista («chi se ne frega delle istituzioni e delle leggi, io rivoglio i miei soldi»), entrambi sempiterni mah di questo Paese. Ciò che si dice all'estero dello scandalo Parmalat è che tutta una catena di controlli non ha funzionato, dal principio alla fine. Dovunque nell'economia globalizzata si mette in discussione Vidolumfori degli Anni '80 e '90, che identificava il massimo grado di efficienza e di libertà del mercato con il massimo grado di libertà autoreferenziale dell'impresa. Di questa mentalità, sorta in giustificata reazione ai dacci e lacciuoli» di tempi precedenti ma poi, a sua volta, trapassata nell'eccesso, la legge italiana che riduceva le pene per il falso in bilancio era un Abbiamo rema ora pesala grave rissaseguita al cr ponsabilità soprattutto nazionale llo dei Tanzi frutto attardato. Ma che l'impresa e il mercato operassero attraverso logiche differenti, per alcuni versi opposte, l'aveva già spiegato sessant'anni fa l'economista britannico Ronald Coase, premio Nobel 1991. L'imprenditore lasciato al proprio arbitrio può anche autodistruggersi, come Calisto Tanzi, a danno del posto di lavoro o dei risparmi di decine di migliaia di altre persone. Il guaio è che in Italia il manifestarsi di questi problemi nuovi, comuni ai Paesi avanzati, trova irrisolti molti problemi vecchi. Trova un equilìbrio fragile, che era stato accettato come male minore, tra un sistema politico invadente e una Banca centrale monocratica e autoreferenziale. Ed è questione di sostanza, drammatica, sei sospetti fatti circolare alludono da una parte e dall'altra a mire di potere sul sistema bancario. Gli uni insinuano che si stanno proteggendo banchieri troppo generosi di finanziamenti alla politica, gli altri accusano il potere politico di voler tornare a condizionare banche e imprese come negli Anni '80, anche attraverso strumenti nuovi come il possesso di infonnazioni riservate. E' possibile risolvere insieme i problemi nuovi e i problemi vecchi? Posto che almeno uno dei problemi nuovi non sarà risolto perché oggi nessuno in Europa ha interesse a risolverlo - la necessità di una vigilanza bancaria comune in tutta l'area dell'euro, sottratta alle omertà nazionali tra gh intellettuali e i tecnici che alla rissa dei poteri sono estranei si avverte una naturale divisione in ottimisti e pessimisti. Gh uni ritengono che sia ancora possibile sfruttare l'occasione per intervenire su diversi strati di anomalie. Gh altri trovano più sicura la scelta di fronteggiare i guai nuovi e tenersi i vecchi, cui saremmo già abituati. Vedremo. ^^ Nel medio termine credo che un'Authority europea di controllo dei servizi finanziari sia indispensabile per sostenere il mercato unico della finanza del Vecchio Continente e assicurare ^^ un rafforzamento delle regole e del loro rispetto 99 Morbert Walter, Milano 15 gennaio 2004 Abbiamo responsabilità ma ora pesa soprattutto la grave rissa nazionale seguita al crollo dei Tanzi
Persone citate: Calisto Tanzi, Ronald Coase, Tanzi
Luoghi citati: Europa, Italia, Milano, Vecchio Continente
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