Attentato all'auto del primo prefetto musulmano di Cesare Martinetti

Attentato all'auto del primo prefetto musulmano AISSA DERMOUCHE ERA STATO NOMINATO MERCOLEDÌ' NEL DIPARTIMENTO DEL JURA, LA BOMBA E' ESPLOSA DI NOTTE SENZA FARE VITTIME Attentato all'auto del primo prefetto musulmano In Francia un attacco diretto all'uomo che Chirac aveva da poco eletto a simbolo dell'integrazione Cesare Martinetti corrispondente da PARIGI Il primo attentato in Francia dopo l'il settembre colpisce un prefetto, il primo prefetto musulmano, Aissa Dermouche, nominato non senza polemiche mercoledì scorso e destinato a Lons-le-Saunier, capitale del dipartimento del Jura e città natale di Rouget de Lisle, il compositore della Marsigliese. Non è un attentato grave perché ha colpito l'auto una Saab - del prefetto. Ma è un attentato preparato con cura, attuato nel pieno della notte e quindi con la certezza di non far male a nessuno e realizzato con una carica di esplosivo piuttosto potente. Ma soprattutto è un attacco diretto all'uomo che Chirac ha eletto a simbolo dell'integrazione dei musulmani in Francia. Insomma è una bomba che esplode nel cuore del dibattito politico francese. E non è un bel segnale. L'auto di Dermouche è esplosa alle 4 e mezza del mattino, a Nantes, dove vive il neo prefetto, con moglie e due figli. Poche ore prima, a Parigi e in varie altre città francesi, s'erano svolte le manifestazioni contro la legge che prcibirà il velo islamico nelle scuole. In piazza gli estremisti islamici e le loro donne velate. Tra i due fatti non c'è nessun legame diretto, ma c'è un legame logico. La proibizione del velo a scuola è il modo con cui lo Stato francese vuole rispondere al proselitismo islamista nelle Danlieues; la nomina di Aissa Dermouche è invece un ponte che la Francia vuole aprire nei confronti dell'islam moderato e integrato. La bomba di Nantes è la chiusura di quel ponte. Ma la nomina di questa professore originario della Kabilia (Algeria), immigrato in Francia a sedici anni, volonteroso studente e lavoratore che si è costruito tutto da sé la sua camera, aveva suscitato parecchie polemiche. Tutto nasce dall'idea lanciata dal ministro dell'Interno Nicolas Sarkozy di introdurre in Francia la «discriminazione positiva» e cioè favorire l'accesso alle alte cariche dello Stato di persone di origini modeste e immigrati. Un principio in contraddizione con la tradizione deir«uguaglianza» francese che Sarkozy ha giustificato con la presa d'atto del fallimento dell'integrazione nell'uguaglianza. Insomma nessun funzionario dello Stato di origine musulmana è mai arrivato ai vertici e questa, per Sarkozy, è la prova che bisogna intervenire con la «discriminazione». Jacques Chirac ha duramente replicato al suo intraprendente ministro riaffermando il valore deir«égalité» e del sistema francese. Poi ha proceduto egli stesso alla nomina di Aissa Dermouche, spiegando però che non si tratta di «discriminazione positiva», ma di una scelta condotta con il sigillo della tradizione francese. Naturalmente non è vero, ma le parole e le etichette hanno la loro importanza in politica. Il fatto è che tutti hanno percepito la nomina del nuovo pre¬ fetto come una vera novità e come un segnale alla comunità musulmana. Il paradosso di tutta questa vicenda è che Aissa Dermouche non viene dalla pubblica amministrazione, ma dal privato. Dal 1989 era direttore della «Audencia Nantes», una scuola suoeriore del commercio. Ciò significa che in tre mesi di attente ricerche, da quando cioè Sarkozy ha annunciato che sarebbe stato presto nominato un prefetto musulmano, nessun figlio dell' islam degno di questa promozione è stato trovato all'interno della pubblica amministrazione. Prova evidente che Sarkozy ha ragione quando dice che il sistema di integrazione francese è un fallimento. Monsieur Dermouche ha vissuto con grande discrezione il suo momento di gloria. Interrogato in tv il giorno delle nomina non ha voluto comunicare il suo pensiero sulla discriminazione positiva. Ha soltanto assicurato di essere pronto a servire la République. Il servizio è cominciato con una bomba. Il prefetto franco-algerino Aissa Dermoudr-. prima della nomina insegnava economia a Nantes

Luoghi citati: Algeria, Francia, Parigi