Un portachiavi anticipò la fine del Msi

Un portachiavi anticipò la fine del Msi IMPORTANZA DEI GADGET NELLA STORIA DI ALLEANZA NAZIONALE. DIECI ANNI FA COME OGGI Un portachiavi anticipò la fine del Msi Filippo Ceccareili PERÒ fu anche una questione di merci, mercato, marketing e merchandising. Anzi, a voler esser pignoli, la nascita di An fu anticipata di sei mesi da un portachiavi. La classica medaglia a due facce. Da un lato c'era il vecchio stemma del Msi con la fiammellona tricolore; dall'altro il logo blu stilizzato del nuovo partito con la fiammellina rimpicciolita. «E grazie al portachiavi, prima ancora che Fini compisse la svolta, la gente si era abituata all'idea». Così parlò Roberto lannariUi, già commerciante, poi commercialista, comunque estroso dirigente dell'ufficio Immagine e Comunicazione, cugino della moglie di Fini, ma soprattutto profeta della secolarizzazione nera e duce indiscutibile dello sdoganamento neofascista attraverso le vie del consumo. Lo scopri a Fiuggi Massimo GrameUini: nel suo stand di plexiglass lannarilli aveva messo in vendita la bellezza di 250 gadget: «Nessun altro partito - s'inorgogliva - ne ha mai avuti tanti». Ma il punto decisivo, che poi è quello che nel decennale si vorrebbe ricordare, è che da tutti e 250 il vulcanico «lanna» aveva bandito ed espunto qualsiasi richiamo nostalgico. Nelle vetrine della bottega del nuovo partito, insomma, il congressista trovava un campionario di pura e smaghante asetticità post-ideologica. C'erano felpe, decorazioni, accendini, cappelletti, tovaglie, portaceneri e orologi, uno dei quah il modello «Reverse» - si rovesciava su se stesso trasformandosi in un braccialettone da uomo. C'erano penne, cravatte, bretelle, una calcolatrice elettronica sui sui era impressa la scritta «Operazione Successo» e pure un entusiastico righello che si reclamizzava così: «In riga verso il successo». Era chiaro: l'ideologia del successo aveva sostituito la fede. C'erano in vendita anche due peluche, «Fiammino» e «Fiammetta», cui lannarilli aveva affidato la custodia di quel simbolo così antiquato e mortifero, il tripodesarcofago mussoliniano da cui divampava la fiammella. E la sigla Msi: Mussolini Sempre Immortale. Ed ecco ora la trovata gemale, ecco quei due pupazzi rosa e azzurro a cancellare ima vicenda cinquantennale, indubitabilmen- te iniziata in un «cupo tramonto». Lui stesso aveva cambiato ragione sociale ben prima del tempo. E anche target, di conseguenza, previo restyling anticipatorio del logo. Così, al congresso di Fiuggi la società del postalmarket iannarilliano, che fino a quel momento si era chiamata «Emmesseì», si presentò come «Alcuna» : nel senso di Alleanza Culturale Nazionale. Su quel «culturale» si potrebbe discutere a lungo. Già allora la vocazione del personaggio sembrava piuttosto mercantile. Da sempre lannarilli ven¬ de infatti oggettistica e pacchetti di turismo pohtico chiavi in mano. Il primo e più famoso evento fu la crociera mondaneggiante ad El Elamein del 1994 (con Fini e Buontempo in discoteca); l'ultimo, nel 2003, un soggiorno-vacanza di An sulla neve, a Ovindoli, con tanto di inusitato claim: «Sciando Governando». E tuttavia, a distanza di dieci anni (e in piena era berlusconiana), occorre forse essere meno schizzinosi e riconoscere finalmente al personaggio il ruolo che gh spetta. Altroché se ha fatto cultura. Perché dopo tutto non solo lannarilli ha rimpicciolito e manipolato i simboli, ma ne ha inventati di nuovi, facendoli anche circolare in qualità di marchi. Le frecce tricolori, ad esempio, e poi nel 1998, al congresso di Verona, la coccinella. Quest'ultimo animaletto era grazioso, piaceva ai grandi e ai piccini, ma non si capiva proprio cosa c'entrasse con An. «Porta fortuna», disse qualcuno. Chissà. Non c'era comunque un vero motivo pohtico. Salvo il fatto che la pohtica stava ormai cambiando forma; e il vero motivo lo si trovava appunto neUe merci, nel mercato, nel marketing e nel merchandising. Da quella prima medaglia che introduceva il logo blu stilizzato del nuovo partito la fantasia si è sfrenata fino alla coccinella ai berretti e alle maglie con il simbolo delle Frecce tricolori Un berretto con il simbolo delle Frecce tricolori: uno dei temi più diffusi nei gadget di Alleanza nazionale

Persone citate: Buontempo, Fini, Mussolini

Luoghi citati: Fiuggi, Ovindoli, Verona