«Pochi mezzi? Le toghe facciano di più»

«Pochi mezzi? Le toghe facciano di più» «CI SONO SCARSE RISORSE PER TUTTI, LÓRO USINO MEGUOQUELCHE CE» «Pochi mezzi? Le toghe facciano di più» Ghedini: e la smettano di snobbare il ministro intervista CASTELLI è un uomo ragionevole, che è stato maltrattato e snobbato dai magistrati solo perché ingegnere, e per di più leghista. Ieri ha teso una mano ai suoi interlocutori: se la magistratura adesso lo riconoscerà come ministro, finalmente si potrà cominciare a lavorare». Avvocato Ghedini, il ministro ha proposto ai giudici dialogo, ma anche detto "la giustizia recuperi autorevolezza, altrimenti ha solo autorità". È d'accordo? «Mi sembra una indicazione in cui riconoscersi pienamente. Ho grande sintonia con il Guardasigihi, e se devo dirle mi è anche simpatico personalmente. Da sempre, anche ieri, va ripetendo cose difficilmente oppugnabih. Per esempio, è giusto che ci si lamenti perché l'ottanta per cento dei reati restano impuniti. Ma anche la magistratura si deve far carico di questo problema: inventando nuovi strumenti, ammodernandosi, creando nuovi metodi d'indagine...» Dicono: non abbiamo soldi. «È vero, i magistrati hanno ragione a lamentarsi deha pochezza delle risorse. Però non è colpa del governo. I soldi sono pochi per tutti, i mezzi sono quelli che sono. Il problema è fare megho con i soldi che si hanno». E come? «Per esempio, se ragioniamo sulla lentezza dei processi è vero che in Italia ci sono due milioni e ottocentomila denunce. Ma, domando, quante di queste sono davvero fondate, e quante una perdita di tempo che inceppa la burocrazia? Voghe dire che anche i magistrati potrebbero far qualcosa per sveltire questa burocrazia». Cosa per esempio? «Per esempio appoggiare un'idea del loro nemico Castelh, il manager negh uffici di giustizia, una figura addetta a curare organizzazione, gestire registri, stenografi, assicurare il massimo deh'efficienza». C'è chi teme che ima figura cosi sottoporrebbe la giurisdizione e criteri estranei, per esempio l'economicità di una causa piuttosto di un'altra. «È un timore infondato. Il mana¬ ger aiuterebbe solo a gestire megho strutture e risorse. Non interferirebbe con la funzione». Un rimprovero che l'opposizione fa spesso a Castelli è che ha abusato delle ispezioni. Ieri il ministro ha provato a dimostrare il contrario. C'è riuscito? «Guardi, le ispezioni fanno parte dei poteri fisiologici di un Guardasigihi. Tutti i cittadini possono essere continuamente ispezionati, dalla Finanza, dai carabinieri, dai nas... Io come avvocato posso esser ispezionato dal mio organismo di categoria, come lei da giornalista. Ecco: perché i giudici non accettano ciò che capita a qualunque cittadino? Oltretutto, sulle ispezioni di Castelh l'ultima parola ce l'ha il Csm, cioè sempre dei magistrati». Su questi auspici al dialogo, in ogni caso, molto peserà il clima politico e il dibattito su alcune leggi contestate. La sentenza della Consulta, per esempio, peserà sui rapporti toghe-politica? «Io posso non essere d'accordo tecnicamente con la sentenza deha Corte Costituzionale, ma le sentenze vanno rispettate. Se influirà sui rapporti tra poteri deho Stato dipende solo da quanto il centrosinistra la strumentahzzerà. Anche il processo di Milano andrà a termine in breve, e mi auguro fehcemente. E non c'è nessuna ragione per riaccendere polemiche di cui non se ne può più». Ija.ia.] jj^ÉL Un discorso " del tutto condivisibile e aperto. Ora il primo passo per svelenire il clima è riconoscere Castelli come AA interlocutore 7T? Niccolò Ghedini, Forza Italia Guido Calvi, Ds

Persone citate: Castelli, Ghedini, Guido Calvi, Niccolò Ghedini

Luoghi citati: Castelh, Italia, Milano