Trentanni all'assassino del parrucchiere

Trentanni all'assassino del parrucchiere VEROLENGO: IL CORPO DELLA VITTIMA ERA STATO TROVATO IN UN BOSCO UN MESE DOPO LA SCOMPARSA Trent'anni all'assassino del parrucchiere L'omicida, un giovane romeno clandestino, nega \\ delitto Giorgio Ballano Non sono servite a nulla le prime, timide, ammissioni: «Sì, è vero. Il 5 agosto del 2002 sono andato a Chivasso e ho incontrato Franco Scarsella nei pressi della stazione. Gli ho parlato per qualche minuto, ma poi me ne sono andato. Non l'ho ucciso io». Laurentiu Ulian, il romeno accusato dell'omicidio del parrucchiere di Verolengo, ha deciso di parlare pochi minuti prima che il Gup Antonio De Marchi emettesse la sentenza, al termine del processo celebrato con rito abbreviato. Ma le sue parole non sono servite a salvarlo: il giudice gli ha inflitto una condanna a 30 anni di reclusione. Inchiodato dalle testimonianze e soprattutto dall'analisi dei tabulati telefonici eseguita dai carabinieri, Ulian ha sempre negatoli suo coinvolgimento nell'uccisione di Scarp. lia, 48 anni, titolare di un salone di acconciature di Verolengo. Il parrucchiere scomparve da casa la sera del 5 agosto di due anni fa ed il suo corpo venne ritrovato circa un mese dopo in un boschetto a Pratoregio, nella campagna chivassese, colpito alla testa da un oggetto contundente che gli aveva fracassato il cramo. Dalla lettura del traffico telefonico del cellulare di Scarsella i militari riuscirono a risalire al numero del ventitreenne romeno, un clandestino con alcuni precedenti penah che oltre a vivere di furtareUi talvolta rispondeva agli annunci messi sui giornali da omosessuah in cerca di avventure. Secondo la ricostruzione dei carabinieri e del Pm Valerio Lon- gi, Ulian avrebbe incontrato Scarsella alla stazione di Chivasso e si sarebbe appartato con lui nel boschetto di Pratoregio per consumare un rapporto sessuale. Per rapinare il parrucchiere, il romeno l'avrebbe colpito al capo con il calcio di una pistola giocattolo, lasciandolo morente in mezzo ai cespugli e allontanandosi con la sua auto, una Punto blu, ritrovata un mese e mezzo più tardi a Novara. Arrestato a fine ottobre del 2002, Laurentiu Ulian si è sempre dichiarato estraneo al delitto e ha sostenuto di non aver mai incontrato Scarsella in vita sua. Le prime ammissioni, peraltro molto parziali, sono arrivate soltanto ieri. «Contro Ulian ci sono molti indizi ma nessuna prova schiacciante - è il commento del suo difensore, Alberto Gandini - faremo ricorso in appello». Esprime soddisfazione, invece, l'avvocato di parte civile Lorenzo Zacchere, che assiste i familiari della vittima: «E' una condanna giusta, una volta tanto l'automatismo delle attenuanti generiche non ha premiato l'imputato».

Luoghi citati: Chivasso, Novara, Verolengo