Finmatica fa marcia indietro sul bond di Francesco Manacorda

Finmatica fa marcia indietro sul bond PESA IL CROLLO SUL LISTINO. LA CONSOB VUOLE MAGGIORI CHIARIMENTI SU LIQUIDITÀ' E DEBITI A FINE 2003 Finmatica fa marcia indietro sul bond Pronto il ritiro dell'emissione da 55 milioni Francesco Manacorda MILANO Finmatica innesta l'indietro tutta sul bond convertibile da 55 milioni di euro. Ieri a tarda sera, dopo un'intera giornata con il titolo sospeso in Borsa e un lungo consiglio di amministrazione, la società informatica bresciana guidata da Pierluigi Crudele e quotata al Nuovo mercato ha deciso di ritirare - o forse di riacquistare - l'emissione obbhgazionaria quadriennale che la sua controllata lussemburghese aveva lanciato il 7 gennaio con l'assistenza di Nomura International. Secondo la società l'emissione era stata collocata completamente e con successo «presso investitori istituzionah strategici», con l'obiettivo di «ottimizzare la propria struttura del capitale, iniziare a rifinanziare il prestito obbhgazionario 2002-2005 e abbassare il costo del proprio debito», nonché di procedere a nuove acquisizioni. Ma proprio a seguito dell'operazione la Consob aveva acceso un faro su Finmatica, chiedendo informazioni anche sul suo bilancio 2002 certificato dai revisori della Grant Thomton - gli stessi di Parmalat che Finmatica ha abbandonato proprio in questi giorni. La decisione presa ieri dal consiglio della società bresciana non ha ancora il crisma dell'ufficialità. Il comunicato messo a punto ieri non è stato infatti ancora sufficiente a sciogliere i dubbi della Consob su due aspetti cruciah: la posizione aggiornata sia dell'indebitamento sia della liquidità. Così la comunicazione al mercato dovrebbe arrivare probabilmente oggi. A quel che trapelava ieri, comunque, il consiglio avrebbe ribadito la validità del progetto sottostante alla nuova emissione - Finmatica sostiene tra l'altro di avere all'esame sette dossier per eventuali acquisizioni - ed avrebbe comunque deciso il passo indietro per evitare una reazione del mercato che giudica infondata. Lunedì mattma^Brevj^tot,.a àiTimùatica:!! tà finanziaria, Laacelta di cancellare J'emissio-#l ne di obbligazioni convertibili è in effetti la conseguenza del chiarissimo responso dato da Piazza Affari su un'operazione che fin dal pri- mo momento ha suscitato molte perplessità, specie perché associata a una situazione finanziaria della società difficilmente comprensibile e all'emissione di un altro bond -100 milioni in aprile che sarebbe dovuto servire per acquisizioni non ancora effettuate. Un mix micidiale, insomma, specie dopo il caso Parmalat. Su Finmatica pesano in effetti forti elementi cQ incertezza. Si parte con l'indebitamento della società, che al 30 settembre 2003 dichiarava un'esposizione verso le banche di 77 milioni di euro, mentre la scelta dell'agenzia di rating Pitch di escludere dalle poste attive 72 milioni di euro investiti a breve termine farebbe salire il complesso dell'indebitamento a 149 milioni, e si arriva all'apparente paradosso di una posizione finanziaria netta in rosso per 43 milioni a fronte di una liquidità più che sufficiente - 89 milioni - a coprire quella voce. Le successive spiegazioni fomite da Finmatica hanno aiutato solo fino a un certo punto. Gli investitori. ad esempio, sono stati probabilmente rassicurati dal sapere che degli 89 milioni di liquidità 72,7 si riferivano a un contratto di investimento a gestione separata stipulato con Generali Vita «riscattabile e liquidabile prontamente». Ma un po' meno gradita è stata la notizia venuta da Generali Vita che ai valori del 12 gennaio quei 72,7 milioni si erano ridotti a 39,6, anche se subito dopo Finmatica ha dichiarato che i 33,1 milioni di differenza erano stati utilizzati per ripagare debiti verso le banche. Poche chiarezze e tanti dubbi, insomma, tanto da spingere più di un'osservatore ad avanzare inquietanti analogie con la Parmalat prima del crack. Così non stupisce che il giorno stesso del collocamento del bond, il titolo Finmatica sia crollato di oltre l'Il07o e nel corso di una settimana - da un giovedì all'altro - sia passato da 9,4 a 6,8 euro. Cosa succederà adesso? Non è scontato che in virtù della nuova posizione il titolo Finmatica sia destinato a rimbalzare. Lunedì mattina il mercato vorrà prima di tutto soppesare i dati aggiornati su liquidità e indebitamento e poi si esprimerà anche sulla decisione relativa al bond. Una decisione che - a voler essere puntigliosi segnare un altro punto slilla scala delle analogie tra Finmatica e Parmalat, visto che Collecchio ritirò un'emissione di obbligazioni nel febbraio scorso proprio per la pessima reazione della Borsa. Pierluigi Crudele

Persone citate: Nomura, Pierluigi Crudele, Pitch

Luoghi citati: Collecchio, Milano