Nodo idraulico, soluzione vicina

Nodo idraulico, soluzione vicina IVREA, SUL «MODELLO FISICO» SI SPERIMENTERANNO GLI EVENTI ALLUVIONALI Nodo idraulico, soluzione vicina I bacino della Dora Baltea riprodotto in scala [ Mauro Revello IVREA Il termine tecnico è «modello fisico»; più semplicemente è la ricostruzione in scala ridotta dell'area ormai nota come «Nodo idraulico» di Ivrea, a monte della città. E' il lavoro che vede impegnati i tecnici del Cudam (Centro universitario per la difesa idrogeologica dell'ambiente montano), istituito presso l'Università di Trento: un progetto commissionato dalla Provincia di Torino, per un costo complessivo di circa 280 mila euro, considerato strategico per la messa in sicurezza e lo sviluppo della zona. In sostanza, su un'area di circa mille metri quadri (e per un volume di circa 2600 metri cubi) a ridosso della sede del Cudam, verrà riprodotto tutto il bacino della Dora Baltea nel tratto che va da Lessolo fino all'imbuto del Ponte Vecchio a Ivrea, co mprendendo anche parte del corso del rio Ribes. «Il modello - spiega il professor Aronne i'umanini, responsabile della riaerca - è finalizzato a determinare le modalità di deflusso in piena della Dora Baltea. Si tratta di verificare se le opere di sistemazione proposte, ed in pc-irticolare il rimodellamento dell'incile di Fiorano, riducono sensibilmente il deflusso disila portata». In parole povere, con il modello fisico si testerà se gli argini realizzati e quelli in progetto potranno contenere un' esondaiiione come quella dell'ottobre 2Q00, ma anche se l'incile (il canalle scolmatore verso il rio Ribes) potrà garantire un sufficiente deflusso delle acque. «In una prima fase - spiega Sandro Petruzzi, funzionario del servizio infrastrutture territoriali della Provincia - verrà ricostruito l'evento alluvionale per tarare i parametri, quindi si procederà con la sperimentazione vera e propria». Il modello fisico sarà pronto entro fine aprile, per avviare subito la prova con la simulazione di una piena. I primi risultati serviranno per apportare eventuali modifiche alla topografia del modello. In estate si procederà con le prove aggiuntive, per arrivare alle conclusioni e alla relazione finale entro ottobre. «Il Cudam utilizza tecniche decisamente all'avanguardia aggiunge Sandro Petruzzi -. Lo stesso Centro sta analizzando la situazione di Samo e Quindici, e segue anche ì problemi della Valtellina». A Ivrea e nei paesi compresi nel Nodo idraulico c'è grande attesa per gli esiti di questa ricerca. «E' un impegno dei Comuni e della Provincia - dice l'assessore eporediese all'urbanistica, Alberto Redolfi - per verificare la bontà di quanto si sta facendo». Intanto continuano i lavori per la messa in sicurezza delle aree colpite dall'alluvione. «A Fiorano il cantiere dovrebbe aprire in primavera - conclude Redolfi -. Presto, inoltre, la Provincia darà il via alle progettazioni per le arginature di Montalto e Romano, mentre a Ivrea i lavori interesseranno via Aldisio e via delle Rocchette». ^ ii'S Un'immagine dell'alluvione dell'ottobre 2000 che colpì l'Eporediese

Persone citate: Alberto Redolfi, Fiorano, Mauro Revello, Montalto, Redolfi, Ribes, Sandro Petruzzi

Luoghi citati: Ivrea, Lessolo, Torino, Trento