Toro e Tiribocdii: il divorzio è un ricordo di Silvia Garbarino

Toro e Tiribocdii: il divorzio è un ricordo IN SICILIA ROSSI POTREBBE AFFIDARE IL PESO DELL'ATTACCO A UN'UNICA PUNTA CON CINQUE CENTROCAMPISTI Toro e Tiribocdii: il divorzio è un ricordo «Segno a Messina e poi firmo» Silvia Garbarino TORINO Il look di Tiribocchi negli ultimi sei mesi ha seguito - lui sì docile lo stato d'animo del giocatore. Basterebbe sfogliare da un diario le fotografie d'inizio estate, di quest'autunno e infine quelle attuali per comprendere anche da un taglio di capelli e dall'abbigliamento indossato nel tempo libero come la lancetta dell'umore dell'attaccante stia girando nuovamente sul sereno. E possa peraltro restarvi fissa anche oltre il 30 giugno, data della scadenza del contratto con il Toro. Dallo stile «ispettore Montalbano» pelata e sguardo deciso anche un po' sanguinolento, tatuaggio al polpaccio in mostra come i muscoli - esibita nel ritiro estivo dei granata si è passati nei giorni della contestazione degli ultras a novembre, alla chiometta né folta né rasata insipida, coperta spesso da cappelli variopinti, più eccentrici che allegri, e a giubbottoni imbottiti anonimi. Trascorse in pace le festività e risolti (in gran parte) i dubbi sul suo futuro immediato il Tir ha ricominciato pure a sviluppare tendenze modaiole più decise. Adesso è nella fase occhialoni fumé, maghe larghe su calzoni tasconati e giacche di pelle, per la zazzera ima rivisitazione personale da «ultimo dei Mohicani». Gli è ricomparso persino il sorriso convinto sulle labbra e negli occhi, come ha fatto notare al suo arrivo a Torino, Raffaele Rubino, l'attaccante prelevato dal Siena, grande amico innanzitutto e poi compagno di reparto del bomber di Fiumicino. «Raffaele esagera semnre... Con lui ho un ottimo rapporto, sono contento che abbia accettato l'offerta del Toro perchè spero di ricreare con lui quel clima che si respirava l'anno scorso nel club toscano. L'ho accolto con calore perchè so che può esserci di grande aiuto. Ma non penso che bastino trequattro persone che pur si conoscono per ripetere l'annata bellissima dell'aimo scorso, ogni stagione fa discorso a sé e a noi a Siena è girata sempre bene per dodici mesi». Il Tir è l'unica punta granata che sa di partire titolare domenica a Messina: Ferrante è ko per 15 giorni, Fabbrini è un gran faticatore ma non è un rabdomante della porta avversaria. Rubino ha giocato poco in A e l'altro giorno ha pure rimediato una botta al piede destro subito smaltita ma che potrebbe indurre Rossi a farlo partire dalla panchina. Comunque il neo acquisto ha in Simone Tiribocchi imo sponsor perfetto. «Nella prima parte della scorsa stagione abbiamo giocato assieme e ci siamo integrati alla perfezione, lui è una punta classica, forte fisicamente, molto bravo nel tenere palla e nei colpi di testa. Con lui centrale io giocavo più defilato a destra sen- za alcun problema». Con tanti saluti a Ferrante allora. «Ma no ma no. Marco è il nostro goleador è un attaccante forte e ci mancherà. Piuttosto tocca a me segnare di più, è il mio compito, sennò a che servo in campo?». Il gol, una merce rara per il Toro soprattutto su azione: una rete su manovra non la si vede da 540'. «Io è da molto più tempo che non la butto dentro, quindi avverto particolarmente l'esigenza. Segnare su calci da fermo, è importante ma bisogna invertire un po' la rotta e tornare a segnare anche in movimento». Mettere un sigillo proprio sul campo-vulcano che si preannuncia Messina potrebbe essere una panacea per il girone di ritomo del Toro e per l'orizzonte del Tir. «Ci attende una partita calda e non mi preoccuperebbe portare da solo sulle spalle il peso dell'attacco. La gara con i siciliani la vedo come una partita chiave perchè se la vinciamo il nostro campionato, subisce una svolta, penso già al girone di ritomo che ha un avvio favorevole per noi, perciò...E segnare mi darebbe una completa tranquillità quella che ho quasi ritrovato». L'incontro che il Tir, accompa-, gnato dal suo manager De Giorgis, ha avuto pochi giorni fa, e durato più di due ore, con Cimminelli e l'intero staff granata (Romero, Zaccarelh, Cravero) potrebbe incidere parecchio sulle sue prossime scelte. «Non chiudo le porte al Toro, anzi la porta adesso è aperta e ci sono più che speranze che io rimanga ad indossare questa maglia. Ho passato un periodo pessimo, il giorno che Vergassola ha lasciato la città volevo andarmene pure io, però ho capito che non era la cosa giusta da fare. Non mi stava bene mollare tutto senza reagire e oggi sono contento di avere agito così». Rossi non ha fornito indicazioni certe ieri, ma Tiribocchi potrebbe essere l'unica punta con un centrocampo a 5 composto da Fuser e Finga più estemi, Walem al centro affiancato da Conticchio e De Ascentis. SimoneTiribocchi è all'asciutto di reti da 7 turni: ultimo gol realizzato a Vicenza il 20 novembre scorso

Luoghi citati: Messina, Sicilia Rossi, Siena, Torino, Vicenza