Un «Arbre magique» al premier di R. I.

Un «Arbre magique» al premier SCHERZO DEI DISOBBEDIENTI Un «Arbre magique» al premier ROMA Niente letame, né carta igienica. Questa volta i disobbedienti hanno scelto un gigantesco Arbre magique, al profumo di «sciopero selvagique», come regalo per il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Un regalo goliardico, consegnatq simbolicamente al termine del corteo organizzato a Roma in solidarietà ai 12 «no global», arrestati per gli scontri con le forze dell'ordine avvenuti in occasione della Conferenza intergovernativa dell'Ue il 4 ottobre scorso, e contro «qualsiasi forma di repressione delle lotte sociali». Una manifestazione pacifica, alla quale hanno partecipato 5 mila persone, secondo gli organizzatori, ma non meno determinata a denunciare «il tentativo del governo a ridurre a colpi di arresti, di precettazioni e di violenza gli spazi di agibilità politica» e a rilanciare una nuova stagione di battaglie sociali, al fianco degli autoferrotranvieri come dei senza casa, accanto agli immigrati come ai lavoratori dell'aeroporto di Roma. Il movimento è sceso in piazza compattò per'chièdere la liberazione dei «compagni arrestati»: no global e centri sociali, Action, Cobas, associazioni degli immigrati e per i diritti alla casa e i parlamentari da sempre vicini all'area antagonista; Paolo Cento, Giovanni Russo Spena, Graziella Mascia. Al fianco della «sora Paola», come i no global chiamano la mamma del consigliere comunale Pro arrestato Nunzio D'Erme, sono arrivati i leader dei Disobbedienti del nord-est Luca Casarini e dà Benevento Francesco Caruso, ancora costretto all' obbligo di firma per l'inchiesta di Cosenza. Ci pensa il leader dei Disobbedienti romani Guido Lutrario a spiegare il senso dello striscione di apertura del corteo «Governo selvaggio, disobbedienza civile» e del «regalo» issato al termine di via dei Fori Imperiali. «Chiamano selvaggi gli scioperi dei lavoratori dei trasporti - ha affermato Lutrario - e le occupazioni delle case ma selvaggi sono loro con la repressione dei diritti sociali e le politiche di impoverimento della gente». E il verde Arbre magique, prodotto da «Eau de disobedience»? «Pensiamo - grida Lutrario dall'altoparlante che la casa di Berlusconi abbia bisogno di un po' di profumo. E la puzza non viene dal nostro scherzo del 3 ottobre (il letame, ndr) ma è quella che lui sta provocando in questi anni con leggi infami che reprimono le libertà civili ed impoveriscono il paese». E, mentre il movimento torna a sfilare a nella capitale nel primo corteo dell'anno, il deputato verde Paolo Cento ribalta la logica degli arresti e chiede «di mettere sotto inchiesta la violenza dello Stato nei confronti dei movimenti». Sono 6.500, ha ricordato il parlamentare, «i procedimenti penali attualmente in corso contro chi ha manifestato per la pace, in difesa del diritto alla casa e per un salario migliore». E, assicurano i disobbedienti, non sono finiti «perché - ha annunciato Caruso - se lottare per un mondo diverso è delinquenza, allora siamo tutti delinquenti». [r. i.]

Luoghi citati: Benevento, Cosenza, Roma