Fabrizia, stregata dalla «Dakar»

Fabrizia, stregata dalla «Dakar» LA NAVIGATRICE PONS E' L'UNICA TORINESE RIMASTA IN GARA DOPO IL RITIRO DI BIASION Fabrizia, stregata dalla «Dakar» Dai rally ai raid: 27 anni di battaglie per la «mamma volante» la storia Roberto Valentin'! Non è partita da Parigi, ma la Dakar 2004 ha ritrovato il fascino degli anni migliori. Si tratta infatti di un'edizione particolarmente ricca, che si propone di riportare il più famoso dei rally-raid ai fasti degli Anni Ottanta, quando la manifestazione era frequentata da piloti blasonati e personaggi del jetset. Se quest'ultima categoria, a onor del vero, continua ad essere latitante, altrettanto non si può dire sul fronte della partecipazione dei piloti. Tra i partenti figurano infatti tre campioni del mondo rally. Ari Vatanen, Miki Biasion e Colin McRae, quest'ultimo all'esordio in questa specialità. Tutti piloti ingaggiati dalle 5 Case automobilistiche impegnate, vere e proprie artefici del rilancio della Dakar: Nissan, Mitsubishi, Bmw, Volkswagen e Ford. Meno massiccia del solito la partecipazione dei torinesi, limitata alla presenza della torinese Fabrizia Pons, navigatrice di Jutta Kleinschmidt (vincitrice nel 2001), sulla Volkswagen Tuareg ufficiale. Dopo aver ben figurato nella prima parte, occupando le zone nobili della classifica generale, le due signore corrono attualmente sub-judice. Su di loro pende infatti una squalifica per aver sostituito il blocco motore della loro Tuareg in seguito alla rottura di due bielle. La cosa non è consentita dal regolamento, ma la squadra ha interposto appello e i commissari hanno permesso alle due dame di continuare, seppur con la possibilità di venire squalificate a gara conclusa. In ogni caso la Kleinschmidt e la Pons si stanno comportando bene, ottenendo in prova speciale ottimi riscontri cronometrici. Fabrizia Pons ha una lunga esperienza nell'automobilismo sportivo. Ha cominciato a correre nel 1977 come pilota, vincendo all'esordio la sua categoria al volante di un'Autobianchi Al 12 Abarth 70HP. Sempre come pilota si è laureata campionessa italiana nel 1978 (Opel Kadett). Poi è passata sul sediolo di destra, raggiungendo grandissimi traguardi, in particolare con la francese Michèle Mouton. Nel 1981, con l'Audi Quattro, ha ottenuto il primo successo di un equipaggio interamente femmi¬ nile in una gara del Mondiale Rally, vincendo nel 1981 il Rally di Sanremo. L'anno successivo, sempre in coppia con la Mouton, ha sfiorato il titolo iridato, cedendo solo al campione tedesco Walter Rohrl. Dopo si è concessa un periodo di riposo, nel quale ha avuto due figli. Ha ripreso a correre nella seconda metà degli Anni Novanta, ottenendo tra l'altro la vittoria assoluta nel prestigioso Rallye di Montecarlo del 1997 a fianco di Piero Liatti, sulla Subaru Impreza ufficiale. Come altri campioni del passato, la Pons si dedica oggi ai raid, così come stanno facendo i suoi colleghi McRae e Vatanen (4 successi), che corrono con le Nissan Pickup Evo 2004 ufficiali, insieme a De Viller e al corso Yves Loubet (ha fatto parte della squadra ufficiale Lancia Martini) formando uno squadrone davvero temibile. La Mitsubishi schiera quattro Pajero Evo 2004 per il giapponese Masuoka, il francese Peterhansel, il tedesco Mayer e l'italiano Miki Biasion, in coppia con Tiziano Siviero, ritirati a causa di un capottamento nel corso della sesta tappa, mentre erano in lotta per il successo. La Bmw è presente con due X5 per l'ex campione francese di sci Alphand (vincitore della tappa dell'altro ieri) e per l'esperto belga De Mevius, mentre la Volkswagen si affida al francese Saby (ex pilota ufficiale Lancia, vincitore anche di un «Montecarlo»), che la Dakar l'ha già vinta nel '93 e, appunto alla Klenshmidt. Un altro torinese presente alla Dakar è Roberto Boasso di Vigone, meccanico del team ufficiale Ktm. Il suo compito è quello di assistere la moto del cileno Carlo De Gavardo, che si trova in decima posizione. La Dakar 2004 si articola su 17 tappe, 14 delle quali in Africa, per un totale di 11,163,5 km (5428,5 di prove speciali). Sette i Paesi attraversati: Francia, Spagna, Marocco, Mauritania, Mali, Burkina Paso e Senegal, dove la maratona si concluderà domenica sulla spiaggia di Dakar. Tra le novità più importanti il controllo satellitare della velocità dei concorrenti nell' attraversamento dei villaggi. m**®^? •;:-;::-; ..:^.. La Volkswagen Tuareg di Jutta Kleinschmidt e Fabrizia Pons tra le dune della Dakar