Qatar, dopo Batigol ecco re Valentino di Stefano Semeraro

Qatar, dopo Batigol ecco re Valentino UN ANNO DI GRANDI EVENTI ASPETTANDO I GIOCHI ASIATICI DEL 2006, «SOTTRATTI» A 2NDÌA E MALESIA Qatar, dopo Batigol ecco re Valentino Nella nuova mecca dello sport anche il Motomondiale reportage Stefano Semeraro DOHA LA spiegazione romantica la fornisce Ahmed Al Khulaìfi, un giovane ex giornalista di Al Jazeera passato da poco al ruolo dì top manager nella macchina organizzativa dei Giochi Asiatici del 2006 : «Perché tanto sport in Qatar? Perché siamo un popolo dì sportivi, dalla più alta autorità al più modesto lavoratore. Come da voi in Italia». La spiegazione pragmatica arriva invece da Ahmad Kamal Al Emadi, direttore degh affari tecnici del Comitato olimpico del Qatar e capo missione ad Atene 2004: «Lo sport è uno strumento efficace per cambiare l'immagine complessiva del nostro paese. E' un investimento a lungo termine. Qualche tempo fa volavo da Roma a Parigi e uno degli steward, saputo che venivo dal Qatar mi ha subito parlato del torneo di tennis. Dieci anni fa, chi conosce va il nostro Paese?». Le due versioni possono convivere pacificamente, e insieme fornire le coordinate della febbre sportiva che si è impadronita di questo piccolo lembo d'Arabia felix. Un Paese grande un terzo del Belgio, appena 600 mila abitanti, ma che può vantare un calendario di avvenimenti sportivi impressionante. Tutto iniziò nel '93, con il torneo dì tennis Atp battezzato da Pete Sampras e Boris Becker, dirottati da queste parti dalla curiosità e soprattutto dai petrodollari dell'Emiro del Qatar, Sua Altezza Hamad Bin Khalifa Al Thanì. A quei tempi la skyline dì Doha, la capitale, era decisamente modesta, increspata appena dalla piramide dello Sheraton; oggi è una fungaia di grattacieli, il più alto e moderno dei quah ospita il Comitato Olimpico del paese, entusiasticamente presieduto dal Principe ereditario, Tamim Bin Hamad Al-Thani. Nel 2000 il Qatar ha ospitato le finali del Grand Prix dì Atletica, ogni anno accoglie una tappa dell' European PGA Tour dì golf, un rally raid intemazionale, due tornei professionistici di tennis - quello maschile, conclusosi sabato, vale un milione di dollari e ha visto al vìa il n.l del mondo Roddick - un giro ciclistico gemellato con il Tour, una regata intemazionale e la tappa del Grand Prix di atletica. Quest'anno sono in programma anche i Mondiali di tennis da tavolo, a marzo, e una gara del motomondiale, a ottobre, per lanciare la quale si è mosso anche Valentino Rossi. Nel vicino Bahrein - uno stato fratello, che presto sarà coUegato al Qatar da un avveniristico ponte - in primavera romberanno per la prima volta Schumacher e soci. E in questo weekend, allo Sheraton di Doha, è dì scena la coppa del mondo dì scherma. Il tutto senza contare il calcio, che insieme con le corse dei cammelli rappresenta il passatempo nazionale dei qatarinì. NeUa first division locale giocano o sono transitati Pomario (che per tre partite ha incassato due milioni e mezzo dì dollari), Batistuta (otto milioni dì euro d'ingaggio), Effenbei^ (due milioni), Leboeuf, Guardiola, Hierro, Caniggia. Ogni team può schierare 4 stranieri, il budget elargito dal governo ne può foraggiare un paio, al resto provvedono le donazioni dei mecenati locali. La Juventus del Qatar è l'Ai Saad, dove gioca Batigol, l'Ai Arabi è la squadra degh sciti, il Rayyan quella più amata dai qatarinì purosangue. Ma mentre in Arabia Saudita, dove vige lo stesso sistema di finanziamento, molti club rischiano uh destino simile a quello della Fiorentina, il calcio qatarino vìve sonni tranquilli. Almeno fino al 2006, la data del big bang: fra due anni Doha ospiterà infatti gh Asian Games, e l'avvenimento, come sostiene Ahmad Kamal Al Emadi, «ha già cambiato l'intera vita del Paese, non solo quella sportiva». Il budget previsto si aggira sui due miliardi dì dollari. «Per avere i Giochi Asiatici continua El Amadi - abbiamo battuto la concorrenza dì nazioni importanti come Malesia e India. Oggi il govemo del Qatar spende grandi cifre per far crescere lo sport, ma siamo convinti che in futuro l'investimento darà i suoi fiutti. E uno degh obiettivi a medio termine è l'indipendenza economica delle varie federazioni». L'Ai Khalifa, lo stadio principale di Doha - la città ospita in totale ben 14 complessi polisportivi, tutti frequentabili gratuitamente - per la fine del 2005 avrà una capienza dì 50 mila spettatori e infrastrutture altamente tecnologiche, mentre arriveranno a 25.000 l'Ai Ittihad e l'Ai Rayyan, dove l'anno scorso giocò il Milan. Un villaggio olìmpico attrezzato per ospitare 10 nula atleti (di 3 5 nazioni) è già in costruzione, e non c'è abitante di Doha che non speri di poter far parte in qualche modo del business. Per gh Asian games sono previsti 6000 giornalisti accreditati. Anche Al Jazeera sì è adeguata, aprendo lo scorso ottobre un secondo canale interamente dedicato allo sport. Ai discorsi registrati di Osama bin Laden, i qatarinì, gente pacifica, sembrano insomma preferire i dribbling in diretta dì Zidane. Anche le varie comunità di immigrati hanno ì loro spazi: la lega tutta filippina di basket conta migliaia di spettatori ad ogni match, ì pakistani si rifanno con il cricket, da poco è nata anche una federazione rugbistica. Fra i pedatori autoctoni, che campano con stipendi impiegatizi, al momento non ci sono grandi stelle - giusto Hussein Jasser, attualmente in forza all'Anversa, pare interessare al Manchester - così gh atleti più riconoscibili restano l'ormai ritirato Mohammed Sulaiman, bronzo nei 1500 metri ai Giochi dì Barcellona, e il velocista Talal Mansoor. Per supplire alla mancanza di talenti casalinghi il Qatar non si è fatto scrupolo di naturalizzare il keniano Cherono, oro mondiale a Parigi sui 3000 siepi: «Amiamo molto lo sport, stiamo costruendo ottime strutture. Ma la popolazione non cresce», spiega Al Emadi. «Però - conclude ad Atene andranno una ventina di atleti, e se non posso promettere una medaglia d'oro, aspettatevi grandi sorprese dal Qatar». Tutto iniziò nel '93 con il torneo di tennis Atp battezzato da Sampras e Becker Nel 2000 il Grand Prix di atletica e da tempo ospiti i big del golf Nascerà un villaggio olimpico per ospitare 10 mila atleti di 35 nazioni, attesi 600 giornalisti, un budget che si aggira intorno ai 2 miliardi di dollari Batlstuta gioca nell'Ai Saad Rossi protagonista a ottobre Schumacher correrà nel Bahrein, Paese che sarà collegato al Qatar da un ponte