Lo scudetto? Un gioco a tre
Lo scudetto? Un gioco a tre Lo scudetto? Un gioco a tre Ancelotti: «Ce la vedremo con Roma e Juventus» Nino Sorniani MILANO «Aveva ragione Ancelotti: la gara con la Reggina è stata più difficile di quella con la Roma, anche perché all'Olimpico eravamo più motivati». Kakà, alla sua prima doppietta italiana, riconosce la fortuna nella sua seconda rete, un rimpallo del tutto involontario su respinta di Sottil: «Sono stato fortunato, ma l'importante è che abbia vinto il Milan e mantenuto le distanze dalla Roma in attesa di recuperare la gara col Siena, e che io capisca sempre più il calcio italiano». Ancelotti non vuole sentir parlare di Milan deconcentrato ad inizio gara: «Siamo stati sorpresi dalla partenza dell'avversario e non abbiamo capito la pericolosità di Mesto sulla fascia. Deconcentrati no, altrimenti ci saremmo disuniti. Il gol di Kakà ci ha dato la forza di reagire. Bravo il brasiliano nella finalizzazione ma altrettanto bravo Rui Costa nel possesso palla a centrocampo. Ora si delinea una corsa a tre per lo scudetto. Manca ancora qualche conferma, ma lì davanti si va nruo forte». Poi difende Pirlo accusato dai reggini di mancanza dì rispetto per aver calciato dal dischetto a cucchiaio: «Polemiche ridìcole. Semmai Pirlo ha avuto coraggio a calciare così perché veniva da due errori dal dischetto col Boca Juniors in Giappone e con lUdinese. Coraggio perché ha segnato, altrimenti lo dovrei definire pazzo». Il più arrabbiato con Pirlo è Baiocco che confessa dì avergli urlato: «Perché non hai tirato così a Yokohama?». L'imputato taglia corto: «E' un modo come un altro dì calciare un rigore, non capisco perché qualcuno si lamenti sempre». Camolese impreca contro la sfortuna per il secondo gol dì Kakà e «perché la mìa squadra ha disputato un ottimo primo tempo ma ha sprecato qualche occasione per raddoppiare e chiudere la gara. Sono soddisfatto della nostra prestazione e per la personalità mostrata. Abbiamo cercato di aggredire subito il Milan per bloccare il suo entusiasmo dopo il successo con la Roma. Comunque ho visto una bella Reggina che ha ribattuto colpo su colpo e cresce. Il risultato è stato troppo pesante». Soddisfatto il presidente Poti: «La squadra mi conforta per il futuro».
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