Dorian Gray, l'inganno dell'eterna giovinezza

Dorian Gray, l'inganno dell'eterna giovinezza IL CAPOLAVORO DI WILDE NELLA COLLANA DEI CLASSICI LA STAMPA Dorian Gray, l'inganno dell'eterna giovinezza Nella figura del protagonista l'incarnazione del dandismo: non solo uno stile elegante e mondano, ma una visione critica, estetica e esistenziale. L'arte come vita e, specularmente, la vita come arte Claudio Gorlier NEL 1891, quando esce neba veste definitiva II ritratto di Dorian Gray, l'autore. Oscar Wilde, irlandese come George Bernard Shaw e Wilbam Butler Yeats, ha 35 anni, ma non è certo uno sconosciuto. A parte le opere precedenti, da II fantasma di Canterville a II delitto di Lord Arthur Savile abe fiabe delPrincipe felice, Wilde spicca tra i protagonisti deba più audace avanguardia londinese, frequentatore di uno dei suoi santuari, il Café Royal. Riveste per eccebenza la figura del dandy, che in Dorian troverà la più compiuta e insieme tormentosa incarnazione. Badate; dandy e dandismo non significano soltanto un modo di vita elegante e mondano, come in genere si pensa, ma una visione critica, estetica e esistenziale, l'arte come vita e specularmente la vita come arte. Sarà proprio WUde a dichiarare che l'arte crea la vita, fissando un canone di quello che a bvebo europeo passerà con il nome di estetismo. Nel suo antagonismo rispetto ai valori tradizionali, l'estetismo ne rinnegherà quelb che considera pseudovalori, e sarà quindi amorale, o megbo, obbedirà a una sua trasgressiva morale. Se b padre inglese dell'estetismo si incontra in Walter Peter, le sue radici sono largamente francesi: ecco abora Huysmans con i suoi romanzi, Gautier, chiamato significativamente in causa nel Ritratto di Dorian Gray. L'arte vuol dire artificio, e il concetto di decadentismo, usato spesso quale sinonimo di estetismo, postula la libido, la trasgressione, Ù rinnovamento, e dunque una nuova letteratura, ma, se voghamo individuare una parola chiave, il piacere. Dorian ascolta il Tannhàuser di Wagner, «rapito dal piacere», ed ecco un altro indicativo tassello: nel 1888 D'Annunzio ha pubblicato un romanzo che si intitola II piacere e su di lui Wagner esercita un'influenza cruciale, mentre Sbaw gb dedica un libro. Il wagneriano perfetto. Componente basbare deb'inventiva di Wilde saranno gb irresistibib, paradossali aforismi: «Ciò che si chiama peccato è essenzialmente un elemento di progresso»; «per me», egb dirà, come rammenta Phibppe Julban nella sua eccebente biografia (pubbbcata in Italia da Einaudi), «il paradosso era nel pensiero ciò che la perversione era neba passione». La perversione investe l'omosessuabtà, e Wilde dopo un matrimonio fallito con due figli, non esita a manifestare le sue pulsioni omosessuab, vere o forse inventate. Il ritratto di Dorian Gray si innerva su un triangolo di suggestione omosessuale, con Dorian, Lord Henry e Basb, il pittore cui si deve il fatale ritratto. L'unica donna, la diciassettenne attrice Sybil, muore tragicamente per veleno, forse suicida, ma, dopo il convulso sconforto aba notizia, dopo l'esclamazione «l'ho assassinata», egb aggiungerà: «E tutta- via per questo le rose non sono meno belle». L'idea che domina Dorian Gray come ha fatto opportunamente notare Masobno d'Amico, acuto studioso di Wilde, in Tuttolibri di sabato, già compare neba Pelle di zigrino di Balzac: la delegazione della vita a un oggetto effimero che, una volta scomparso o distrutto, provocherà la morte. La morte, anche violenta, acquista nel romanzo un molo decisivo. Intanto, in una crisi di furore Dorian accolteberà Basb; aba fine, l'ancora belbssimo Dorian morirà, un coltebo nel petto, cadavere «sfiorito, rugoso, con un volto ripugnante» proprie dopo aver con b coltebo distrutto la tela, invecchiata per lui. Qui si cogbe un'eco del William Wilson di Poe, con il paradigma del doppio. Il rapporto tra eros e thanatos, tra amore e morte, riapparirà nel dramma in francese Salomé, dello stesso 1891: la protagonista, che ha ottenuto l'uccisione del Battista, si fa portare la testa deba vittima e la bacia; «Ti ho baciato sulla bocca!» e verrà poi giustiziata. La critica beffarda deb'alta società emergerà quindi nebe commedie. Il ventaglio di Lady Windermere, Una donna senza importanza. Il marito ideale. L'importanza di fare sul serio, ma il taglio teatrale è già ben presente nel Ritratto di Dorian Gray e non soltanto per la pregnanza dei dialoghi; Dorian si muove di conti¬ nuo su un palcoscenico, recita una parte destinata al lettore. D'altronde, è stato giustamente osservato che Wbde, anticipando Proust, già nel Ritratto di Dorian Gray paradossalmente glorifica l'aristocrazia proprio nei suoi vizi, la trasforma in categoria estetica, oltreché, s'intende, tragica. George P. Landow ha sostenuto plausibilmente che U motore segreto del Ritratto di Dorian Gray è Lord Henry, portavoce deir«estetismo irresponsabbe», ma l'arte è doppiezza, mentre sotto U broccato che copre il quadro s'annida la decadenza fisica e morale di Dorian, l'arte sanziona l'inganno deb'etema giovinezza e purezza; una dicotomia che può condurre a una morte grottescamente rigeneratrice. Wilde pagò di persona le sue ostentate sregolatezze, con un processo per sodomia. Memorabile il suo arresto nel lussuoso albergo Cadogan, con il funzionario di polizia che in una poesia di John Betjeman, gli sussurra di comportarsi bene; sconvolgente il processo e i due anni di carcere, con la conversione espressa neba Ballata del carcere di Reading e nel postumo De Profundis. Per banale che sembri l'annotazione, l'estetismo trionfa anche nell'empito mistico-rebgioso. Il salottiero Wbde, che incantava a Parigi racconta Gide - le signore infiltrando nel suo impeccabbe francese un poco di accento inglese, muore nel 1900 a 44 anni, il perenne sdoppiamento, quebo suo come di Dorian, è finito. ^.,^..^,...:y::,....:. OscarWilde In un celebre ritratto di Henri de ToulouseLautrec (1895, Collezione tester di New York). Sopra De:.,,u Reed e Peter Lawford nella trasposizione cinematografica del Ritratto di Dorian Gray firmata nel 1945 dal regista Albert Lewin

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