Immagini offensive "Un contributo che mi fa sorridere » La sanatoria sulle pensioni minime

Immagini offensive "Un contributo che mi fa sorridere » La sanatoria sulle pensioni minime Immagini offensive "Un contributo che mi fa sorridere » La sanatoria sulle pensioni minime LE LETTERE VANNO INVIATE A: LA STAMPA VIA MARENCO 32, 10126 TORINO - FAX: 011 6568924 E-MAIL; lettere(n)lastampa.it LE DONNE IN TV USATE COME «TELE» Ho visto uno dei più abucinanti programmi deba nostra TV pubblica, Compagni di scuola. Mai le donne furono più ridotte ad oggetto (letteralmente) come in questo programma dove sono state usate come «tela» per dipingere (con il fondoschiena coperto solo di un velo) e come «porgitrici» seminude del simboletto dei segni zodiacab dipinto sul seno dinante l'ennesimo oroscopo. Il modo di intendere le donne neba nostra televisione pubblica, che le assimila sempre di più a decorativi oggetti senza voce né personabtà, suscita sdegno. Come donna infatti, e quindi rappresentando oltre la metà del popolo «sovrano», ritengo vergognoso che nessuna rappresentante pobtica del «gentil sesso» sappia trovare il coraggio di esprimere la propria indignazione per questo inaccettabile stato di cose. Bruna Gazzelloni I VENETO, UNA LINGUA DA VALORIZZARE II prestigioso settimanale inglese The Economist ha in questi giomi promosso la vendita del suo famoso inserto rosso «The economist pocket Europe in figures» nel quale vengono raccolte tutta una serie di informazioni pobtiche, culturab ed economiche sugb stati europei. Fra queste statistiche troviamo queba relativa abe lingue europee ove compare la nostra lingua veneta, parlata secondo The economist da due miboni e duecentomila europei (chissà se sono stati conteggiati anche gb istro-veneti e i dabnato-veneti che parlano ancora la lingua veneta neU'Istria e neba Dalmazia?). Lingua veneta quindi lingua europea a tutti gu effetti, accanto al russo, al tedesco e al francese che solo le lingue più diffuse nel continente (solo quarto l'inglese, e se lo dicono gli inglesi...). E d'altra parte auterevob documenti linguistici come VUnesco Red Book ofEndangered Languages riconoscono al nostro veneto la dignità di lingua. Lo capiranno anche veneti che la loro parlata, nobilitata da figure come Carlo Goldoni, Giacomo Casanova, Berto Barbarani, Biagio Marin e tanti altri, va considerata a tutti gb effetti una lingua e come tale tutelata, valorizzata, parlata, amata? Ettore Beggiato, Vicenza FANNO SOLO SATIRA NESSUNO SI INTERESSA A LORO Su Rai tre riprende una fortunata trasmissione di satira: Dove osano le quaglie. 1 protagonisti. Dose e Presta, sono gb stessi che, da tanti anni, ogni mattina, con debcatezza e leggerezza, riescono a far ridere gb ascoltatori di Radiodue. Anche loro, come è ovvio che accada con chi fa satira, parlano di pobtica. Ma, poiché si «limitano» a fare il loro mestiere, e non a proporre noiosi e provocatori comizi, nessuno si interessa a loro. Eppure sono bravissimi. Già ma non fanno pobtica. Michele di Gianna 10 ABOLIREI «ASSOLUTAMENTE Sì» Sempre riferendomi all'articolo di Ceronetti, sulle parole da ebminare, proporrei di aggiungere «assolutamente», «assolutamente sì» e «assolutamente no». Fateci caso: sembra che non esista altro modo di rispondere ad una domanda da parte dei personaggi che appaiono in TV. Sono proprio stufa, stanca di assistere ad un simile impoverimento della nostra bngua. Sempre a tal proposito, mi sia consentito ancora di lamentare l'eccessivo uso di angbsmi di cui si servono i giornabsti; hanno dimenticato costoro che la nostra è la Patria di Dante Alighieri, di Petrarca, di Manzoni, di Gadda, eccetera? Perché snobbarla in questo modo? Come insegnante di scuola elementare, sono contenta di aver insegnato ai miei ragazzini a ridicobzzare i vari «attimini», e simili, e a ricercare ed usare i sinonimi di cui la nostra lingua è ricca. Invito i miei cobeghi a farlo al posto mio, e a ben curare inoltre l'aspetto linguistico, sia verbale che scritto. Io sono fisicamente in pensione, ma con il cuore e con la mente, ancora tra i bambini. Anna Maria Giglio IL LATTE IN POLVERE LO COMPRO SU INTERNET Sul giornale del 9 Gennaio 2004 ho letto una lettera di una signora che si lamentava del prezzo del latte in polvere per i neonati. Tengo a precisare che essendo padre da meno di un anno (mio figbo ha ormai nove mesi) mi sono imbattuto nebo stesso identico problema. Essendo mia mogbe per «metà» inglese mi reco almeno due volte aU'anno in Inghilterra dove ho potuto constatare che il latte in polvere per neonati costa 1/4 rispetto aU'itaba con un prezzo di circa 6 sterline per confezioni da 900 gr, tanto che abe volte conviene fare un viaggetto in Inghilterra per comprare il latte in quanto prendendo almeno quattro confezioni ci si paga pure il bigbetto aereo. Il contributo del govemo di 1000 euro mi fa solo sbellicare dabe risate, farebbero megbo a detassare e dare contributi per l'acquisto di tutti i beni alimentari, vestiario ecc, necessari ai bambini (almeno per i primi anni), in questo modo sì che aiuterebbero le famiglie con figb! Per quanto riguarda il latte in polvere ho risolto il problema facendo comprare il latte ai miei parenti inglesi che me l'hanno portato in Italia quando sono venuti in vacanza. Comunque consiglio aba signora di utibzzare internet per acquistare latte e altri prodotti alimentari per bambini. Personalmente ho acquistato nel negozio on bne deba hipp (www.hipp.de) con carta di credito e mi sono trovato a meraviglia. Tenendo conto debe spese di spedizione e acquistandone una certa quantità si arriva ad un risparmio del 60-7007o. Il latte è lo stesso (basta osservare le caratteristiche nutritive), anzi, e puramente derivato da agricoltura biologica. Maurizio Perii i BISOGNA TUTELARE LE VERE FAMIGLIE Con la sanatoria suUe pensioni minime decisa dal ministro Maroni sono stati evitati due soprusi, non uno solo. Il primo sopruso avrebbe riguardato la restituzione degb aumenti e l'appbcazione del cumulo per le pensioni minime. Il secondo avrebbe penabzzato le pensioni delle coppie regolari stabilendo un tetto al cumulo e avrebbe invece privilegiato le coppie di fatto, escludendole dal cumulo. La Costituzione recita che la Repubbbea tutela la famigba fondata sul matrimonio, ma le leggi di appbcazione del principio generale si muovono sovente in direzione opposta. Bisogna rivedere senza indugio la legislazio re contraria abe unioni matrimoniali per non rischiare di sfasciare le famigbe regolari, addirittura dopo le nozze d'oro. Bruno Mardegan, Milano

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