«Allacciati con l'inganno a Wind» di Claudio Laugeri

«Allacciati con l'inganno a Wind» PROTESTE CONTRO IL «MARKETING AGGRESSIVO» «Allacciati con l'inganno a Wind» Centinaia di persone denunciano contratti non richiesti Claudio Laugeri Trecentocinquanta denunce e altre centinaia di segnalazioni per «contratti fasulli» con la compagnia telefonica Wind. «Una situazione che risale a quest'estate, molti problemi sono già stati risolti e altri lo saranno presto», dicono all'ufficio stampa dell'azienda. Ma chiamate e lettere intasano gli uffici della Federconsumatori e dell'Adiconsum di Torino, che in pochi mesi hanno raccolto faldoni di documentazione. Scegliendo vie diverse per la risoluzione delle questioni: Federconsumatori ha incaricato un legale di avviare un'«azione inibitoria», che verrà illustrata dall'avvocato Domenico Jodice nella conferenza stampa fissata per domani alle 11,30 negli uffici di via.Pedrotti 25; Adiconsum ha preferito contattare in modo diretto la Wind, ottenendo la cancellazione delle bollette e il rimborso delle spese di alcuni «riallacciamenti» a Telecom. «Il primo consigho che diamo è di non pagare le bollette relative ad allacciamenti non autorizzati spiegano 0 presidente provinciale di Adiconsum Mario Costantini e il collega della Federconsumatori, Diego Calabrese -. Questo comportamento evita che i contratti mai sottoscritti diventino comunque esecutivi. Sarebbe difficile contestare i documenti dopo aver pagato». Per i «bidonati», però, i problemi non finiscono con la bolletta cestinata. «Per quegli allacciamenti, Wind ha chiesto a Telecom di "lasciare libera" la linea - aggiungono i due rappresentanti dei consumatori -. Quando non viene pagata la bolletta, Wind "stacca" il telefono. Per attivarlo di nuovo è necessario ripresentare una richiesta a Telecom». Tempo (anche svariate settimane) e denaro (più o meno 200 euro). Per chi ha un ufficio, un negozio oppure un locale pubblico, c'è anche il danno dell'«isolamento commerciale». Torino è stata la città più colpita dai «furbi», forse perché proprio dal capoluogo piemontese era partita la campagna promozionale più «aggressiva» : r«attacco» alle metropoh, che dopo l'esperienza subalpina è stata «monitorata» con maggiore attenzione. «Possiamo dire che gli "allacciamenti indesiderati" sono conseguenza del lavoro di qualche decina di venditori spiega l'ufficio stampa di Wind -. Erano tutti dipendenti di agenzie esteme alla nostra azienda, incaricate di fare la campagna promozionale. Per quei personaggi è àtato chiesto l'allontanamento. Di certo, non lavoreranno più per Wind». Non è un po' poco? «Abbiamo anche agito nelle opportune sedi giudiziarie, civili e penah per tutelare i diritti della nostra azienda», spiegano ancora all'azienda telefonica. E ancora: «E' stata proprio Wind la prima danneggiata dal comportamento di quelle persone, nei conti economici e nell'immagine». Wind non si sbilancia, ma è assai probabile un danno di milioni di euro per spese e mancati incassi, oltre alla «macchia» sul nome dell'azienda telefonica, difficile da quantificare. Per il futuro, Wind assicura «maggiore attenzione. Abbiamo approntato un sistema di controllo "incrociato" sui contratti, per rendere impossibile una pratica di raggiro come quella individuata a Torino la scorsa estate». Tra giugno e agosto, i residenti di interi condomini in zone popolari della città avevano telefonato in massa alle associazioni di consumatori per segnalare i contratti truffaldini. «Da allora, riceviamo una quindicina di telefonate a settimana, ma non sappiamo quante si traducano in denunce alla magistratura oppure alle forze dell'ordine», dice ancora Costantini, di Adiconsum, che ha addirittura predisposto prestampati di lettere da indirizzare a Wind e a Telecom per comunicare l'attivazione non richiesta della linea e il desiderio di rimanere clienti della vecchia azienda telefonica. Federconsumatori, poi, ha ricevuto anche la segnalazione di una donna di Chieri, raggirata da un «venditore» incaricato da Tele2. «Ho una cassetta con incisa la voce di suo marito che conferma la richiesta di allacciamento», aveva incalzato l'operatrice dell'azienda telefonica. Peccato che la donna sia vedova da 8 anni. L'azienda telefonica: «E' contro il nostro interesse avere clienti scontenti, abbiamo allontanato i venditori coinvolti nella vicenda» Avviata un'azione legale per tutelare gli utenti e riuscire ad evitare le spese di ripristino della linea della Telecom «tagliata» a sorpresa Nella foto di repertorio, un cali center I contratti «non desiderati» venivano proposti via telefono

Persone citate: Costantini, Diego Calabrese, Domenico Jodice, Mario Costantini, Pedrotti

Luoghi citati: Chieri, Torino