Diossina nelle polveri deiracciaieria di Fulvio Morello

Diossina nelle polveri deiracciaieria E' IL PRIMO RISULTATO DELLE ANALISI EFFETTUATE DALL'ARPA ALL'INTERNO DELL'AZIENDA, ORASI ATTENDE IL RESPONSO DEGLI ESAMI ALL'ESTERNO Diossina nelle polveri deiracciaieria Trovata alla Beltrame di San Didero, in Val Susa Fulvio Morello SAN DIDERO Polveri pericolose dai camini delle Acciaierie Beltrame S.p A. con tracce di simil-diossina. E' il risultato di una relazione tecnica dell'Agenzia Regionale per la protezione Ambientale su diversi prelievi effettuati nel maggio scorso nel! azienda siderurgica di San Didero. Da anni molte famiglie, specialmente quelle residenti a Bruzolo e San Didero nei pressi dello staLilimento dell'Acciaieria già Ferrerò ed oggi Beltrame, avevano inviato, nei rispettivi comuni, proteste denunciando un grave inquinamento da polveri. Paura, timori che ora sarebbero diventati realtà e che quindi spaventano molti valsusini che voghono al più presto risposte concrete ed in tempi brevi. La relazione dell'Arpa ha la data del 12 novembre 2003 e prima delle festività del Natale sarebbe stata analizzata, insieme ai tecnici dell' agenzia Regionale, dai sindaci dei due comuni maggiormente interessati (San Didero e Bruzolo), dalla Comunità Montana della Bassa valle di Susa, dall'Asl 5 e dalla Provincia che praticamente è l'ente ultimo.che ha rilasciato le concessioni alle lavorazioni dell'Acciaieria. La relazione però non sarebbe ancora completa ma verrebbe integrata entro la fine del corrente mese dall'Arpa in seguito ad ulteriori prelievi con conseguenti nuove analisi per una valutazione più globale. «E' grave che il sindacato ed i lavoratori dell'azienda non abbiano mai potuto partecipare alle riunioni degh amministratori e Jelì'Atpa su un così grave problema che h interessa in prima persona - afferma Giuseppe Jacovellai, funzionario sindacale Fiom-Cgil -. In questi giorni le Rsu hanno chiesto alla direzione aziendale i dati sui rihevi dei fumi senza avere risposta. Se ci sono emissioni di fumi pericolosi voghamo al più presto conoscerne le cause. Non possiamo mettere in pericolo la salute dei dipendenti ed oltre 400 posti dilavoro». Ma quale sarebbe il grado di inquinamento causato dalle emis¬ sioni dei fumi dell'acciaieria? In Italia non esiste una legge che fissa delle norme sui parametri degh inquinanti. Per valutare l'incidenza di queste polveri, l'Arpa ha preso come riferimento i dati pubblicati a seguito di misurazioni sperimentah condotte da Enea (Ente per le nuove tecnologie, l'energia e l'ambiente) in collaborazione con l'Associazione Industriale Bresciana che ha produzioni analoghe all'acciaieria di San Didero e con il ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio. I tecnici dell'Arpa hanno effettuato 5 prelievi di polveri nello stabilimento comprese quelle sui camini dei fumi primari e secondari. L'inquinamento più a rischio riscontrato nella relazione dell'Arpa riguarderebbe la simil diossima (PCB dioxin like). L'Enea fissa infatti un limite massimo di 46 nanogrammi per chilogrammo (un nanogrammo è praticamente un milionesimo di grammo) ed un valore medio di 31,6. Dalle analisi dei campioni presi neUe Acciaierie Beltrame risulterebbero ben 687 nanogrammi, venti volte il valore di riferimento dell'Enea. Una simil diossina che potrebbe sollevarsi nei camini in seguito alla reazione ad alta temperatura fra i vari tipi di rottami caricati nel forno che potrebbero contenere anche materie plastiche, oh, grassi. La relazione termina inoltre affermando che tutte le polveri di abbattimento (stoccate, cappa e 4" foro) superano il limite di 50 mg/kg fissato dalD.M. 12/7/1990. L'Arpa in questi giorni sta completando la relazione analizzando nuovi prelievi anche di monitoraggio sul territorio circostante adi' azienda. I tecnici hanno anche installato delle moderne apparecchiature sui camini dei forni per controllare in modo continuativo l'inquinamento causato dalle emissioni dei fumi. «Abbiamo chiesto un immediato approfondimento ed il giorno 20 gennaio avremo un ulteriore incontro per la completa definizione dell'inquinamento» afferma Antonio Ferrentino, presidente della Comunità Montana della Bassa Valle di Susa e Val Cenischia. Lo stabilimento delle Acciaierie Beltrame a San Didero, in Val di Susa

Persone citate: Antonio Ferrentino, Beltrame, Giuseppe Jacovellai