Rossi faticherà, Biaggì deve vincere di Enrico Biondi
Rossi faticherà, Biaggì deve vincere Rossi faticherà, Biaggì deve vincere Sfide all'insegna dei grande equilibrio in tutte e tre le classi Enrico Biondi Tra pochi giorni si aprirà la stagione 2004 del motomondiale, che vedrà subito una novità: la MotoGp schiererà sulla grigha di partenza tre moto anziché quattro, come nelle classi 125 e 250, distanziate di 9 metri. Intendiamoci: il campionato partirà soltanto il 18 aprile (Gp del Sud Africa a Welkom), ma a metà gennaio scade lo stop di un mese imposto dalla Federazione intemazionale e i piloti potranno tornare in pista per provare i «bolidi» versione 2004. E' tempo di pronostici, quindi. Ma se nel 2003 il giochetto era semplice (almeno per quanto riguardava la MotoGp), quest'anno tutto si compUca. Colpa, manco a dirlo, di Valenti¬ no Rossi, il pentacair.pione del mondo. Il suo addio alla Honda ha rimescolato a tal punto le carte che trovare un vincitore è impresa temeraria. Stesso discorso vale per le classi minori, anch'esse alle prese con rivoluzioni mica da ridere. Ma procediamo con ordine. MOTOGP. Rossi salirà per la prima volta sulla Yamaha a fine mese nei test in Malesia (Se- pang). Il veto Honda, che lo ha «liberato» solo il 31 dicembre, non gli ha permesso di saggiare le potenzialità della moto. Ragion per cui pensare che Valentino possa essere competitivo da subito ci pare improbabile. La Yamaha nel 2003 non è stata un fulmine (un solo podio) e Valentino sarà costretto a un superlavoro. Potremmo sbagharci, ma il pesarese non sarà al top nelle prime uscite (diciamo almeno tre), poi sicuramente la «cura» si farà sentire. Ecco perché oggi tra i favoriti vediamo soprattutto Piaggi e Gibemau. Per il romano è la stagione decisiva. Rossi gli ha lasciato in dono una Honda stellare. Spetterà a lui vincere, conquistare il titolo e mettere a tacere gli scettici. Nei test di dicembre è andato forte, ma anche lo spagnolo non scherza, deciso com'è a riportare il titolo in Spagna. Per restare con i primi, Valentino potrà contare su un fattore importante: Honda non ha ancora deciso chi sarà il pilota di punta. Nel team ufficiale c'è l'americano Hayden, bravo ma non ancora cresciuto abbastanza. E se il brasiUano Barros non riuscirà a staccarsi dalla Yamaha per approdare sull'altra sponda (c'è di mezzo una penale da milioni di dollari), Tokyo dovrà puntare su team «privati», sperando anche nelle prodezze dell'altro americano Edwards, compagno di Gibernau. Per contro. Rossi dovrà guar¬ darsi dal «pericolo rosso», cioè la Ducati, pronta al salto di qualità decisivo. Capirossi ha vinto a Barcellona, è motivatissimo e le sue quotazioni sono salite alle stelle. In più. Borgo Panigale può contare su una massa di dati preziosissima e su un Bayliss finalmente padrone dei circuiti. E gli altri? Aprilia sta ricostruendo la sua «Cube» dopo il pessimo 2003 e ha due piloti-rebus: uno è Byme, mai uscito dall'Inghilterra, l'altro è McWUliams, il più anziano (40 anni) del lotto. Kawasaki e Suzuki sono tecnicamente indietro e con piloti demotivati. CLASSE 250. Poggiali ha vinto nel 2003, giusto quindi che sia ancora lui il favorito 2004. Ma attenti: la Honda, stanca di fare figuracce, ha deciso di impegnar¬ si a fondo. Ecco perché Rolfo ha le stesse possibilità del campione iridato. Ed ecco perché anche Elias è quasi sullo stesso piano, mentre più indietro vediamo Fonsi Nieto, l'argentino Porto e il francese De Puniet. Stupisce l'assenza di Battaini, ma il lombardo non è ancora iscritto, ragion per cui è difficile vederlo tra i protagonisti. CLASSE 125. Persi lo spagnolo Pedrosa e il sammarinese De Angelis (saliti in 250), preferenze per tre italiani «doc»: Dovizioso, Locatelli e Perugini. Il primo è un baby, gli altri due sono piloti navigati. Alle loro spalle, la Spagna schiera Jorge Lorenzo, la Finlandia Mika Kallio e l'Australia Gasey Stoner, tutti con buone possibihtà. Solo in questi giorni Valentino Rossi potrà salire per la prima volta sulla Yamaha, la sua nuova moto dopo il clamoroso addio alla Honda
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