Il mondo morale delle notizie

Il mondo morale delle notizie UN LIBRO ALGIORNO Il mondo morale delle notizie Annalisa Magone IN un sistema democ-atlco, l'opera di giornali e giornalisti e sorretta da un'etica professionale specifica? È l'interrogativo da cui parte Etica della notizia. Fondazione e critica della morale giornalistica di Enrico Morresi, giornalista elvetico, presidente della Fondazione Consigho della stampa. La tesi centrale è che, essendo l'informazione un bene pubblico, debba essere un'etica pubbhca a sostenerne principi, regole e applicazioni. Dopo una bella prefazione del filosofo Remo Bodei, il libro è organizzato in tre parti. Nella prima si ripercorrono i concetti teorici: democrazia e pubbhca opinione, responsabilità sociale e eccellenza professionale, funzione di indirizzo dello Stato e fonti della deontologia giornalistica (fra cui, in particolare, le organizzazioni di categoria, le sentenze giudiziarie e il garante dei lettori). La seconda parte presenta la tesi di base - l'informazione giornahstica come bene pubblico con riferimento al pensiero di due filosofi contemporanei, Jiirgen Habermas e John Rawls, dei quali sono messe in luce differenze e analogie. Mutuandolo da Habermas, l'obiettivo è portare allo scoperto il ruolo giocato dai mass media nella sfera pubbhca, affrontando il grosso tema delle libertà positive come i diritti di comunicazione e di partecipazione politica, che si esercitano in una zona intermedia fra il potere dello Stato e le regole del mercato. È la democrazia stessa ad esigere una sfera pubbhca funzionante, sede di un dialogo continuo che coinvolge la società civile, mentre «il giornalista - scrive Morresi - si concepisce come attore del processo di formazione della volontà democratica, che è volontà di chiarificazione razionale». Di Rawls, invece, interessa il tema della partecipazione alla formazione dei processi democratici, attraverso i quah i cittadini possono conoscere e formarsi una cultura politica, che è uno dei modi con cui si abituano a pensare liberi e uguali. In questo senso, la libertà di espressione deve godere di un grado di protezione altissimo, anche perché fra la cultura dei cittadini e la sfera costituzionale esiste un campo di mediazione, occupato appunto daigiomah. La terza parte verifica questa tesi alla luce deUe modalità concrete con cui si svolge il lavoro nelle redazioni. Lungo i capitoli sui nodi cruciah della teoria della notizia (rapporto con le fonti, nesso con il marketing, tema dell' obiettività, concetto di notiziabilità, l'ingresso dei new media come Internet), sono messe in evidenza le contraddizioni fra un modello ideale di giornalismo etico e la sua riduzione nell'attività pratica. Ma questo è forse un tallone d'Achille: i rapporti problematici che il libro mette in evidenza sono in realtà costitutivi della professione e sono il metro con cui si giudica l'attività professionale quotidiana, anche se può apparire uno svilimento dei principi etici che ne sorreggono la fruizione sociale. In realtà è il modo concreto in cui, non solo si espUca la professionalità del giornalista ma si misura il suo senso di responsabilità. Enrico Morresi Etica della notizia Casagrande 281 pagine, 22 euro

Persone citate: Annalisa Magone, Casagrande, Enrico Morresi, Habermas, John Rawls, Morresi, Rawls, Remo Bodei