Rutelli e Fassino: sull'election day sarà scontro totale

Rutelli e Fassino: sull'election day sarà scontro totale MURO CONTRO MURO TRA MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE Rutelli e Fassino: sull'election day sarà scontro totale An e Lega puntano ad accorpare solo i ballottaggi amministrativi e le europee ^jT Apparentemente, Berlusconi tace. Ma intanto, il suo progetto di election day sommessamente avanza. Gli alleati ne sono ben consapevoli, tanto che Alleanza nazionale con Ignazio La Russa, e senza chiedere contestualmente contropartite, apre all'ipotesi lanciata dalla Lega, che dal premier aspetta il compimento parlamentare della devolution entro fine gennaio: accorpare solo il secondo turno delle amministrative con le elezioni europee. Una mossa che, al tavolo della trattativa del centrodestra, guidato da un Berlusconi determinato a concentrare tutta la macchina della coalizione sulle due sfide elettorali della prossima fine di primavera, rischia di isolare l'Udc nella battaglia contro la par condicio. Se l'assemblea dei finiani è per il 10 gennaio, i centristi hanno in agenda una direzione già oggi. L'esito, per quel che riguarda l'election day, è scontato. Lo ricordava già ieri Luca Volontà: nulla in contrario all'accorpamento di amministrative ed europee, ma opposizione ferma contro la revisione della par condicio e l'abolizione delle preferenze per Strasburgo. I centristi, insomma, non offrono la testa sullaghigliottinaberlusconiana. E socchiudono spiragli su quel che, per ora, a Berlusconi maggiormente preme: evitare un bagno di sangue alle amministrative, dopo quello della tornata della primavera 2003, aprendo il fianco subito dopo a una possibile flessione anche alle europee. Elezioni ben più ((politiche», poiché in esse vige il proporzionale allo stato puro. Chi appare in sofferenza, oltre al ministro dell'interno Pisanu al quale l'ex collega al Viminale Nicola Mancino vivamente sconsiglia di ripetere l'esperienza che fu varata nel 1994, è il centrosinistra. La Margherita, in particolare, avrebbe tutto l'interesse a uno «scambio» con il centrodestra, aprendo all'election day e ottenendo l'abolizione delle preferenze per le europee: perché si sa che i diesse sono intenzionati a contarsi, e si sa pure che numericamente pesano assai di più. Tant'è che ieri son continuate a circolare voci, finite pure in prima pagina sul ((Riformista»: Rutelli in persona avrebbe cercato di trovare una sponda in Casini, n presidente della Camera ha subito smentito, con una nota ufficiale. Anche perché, tra l'altro, davvero (de elezioni non competono ai suoi uffici istituzionali». Rutelli invece s'è chiuso in un'assemblea diesseMargherita nata come un incontro ristretto a casa dello stesso Rutelli, e poi trasferita a Montecitorio poi- ristretto a casa dello stesso Rutelli, e poi trasferita a Montecitorio poiché s'era allaigata a una quantità di parlamentari. E lì ha potuto constatare di persona cosa avesse provocato il suo cercare una sponda in Casini; fuoco di sbarramento contro la sola ipotesi. Ergo, a riunione finita, Rutelli ha incassato, che la prossima riunione del «triciclo»per venerdì sia apertaa tutti e non solo a Margherita. Quercia e Socialisti. Ma ha dovuto dichiarare assieme a Piero Fassino la propria «contrarietà» all'election day, «Se la Cdl tocca le regole del gioco, par condicio innanzi tutto, è scontro totale», hanno detto in coro i lea¬ der di Quercia e Margherita. Pia- cando così i «piccoli», Pecoraro der di Quercia e Margherita. Pia cando così i ((piccoli», Pecoraro Scanio che gridava al golpe, Marco Rizzo che additava (da svolta autoritaria di Berlusconi». E soprattutto Clemente Mastella, che già andava dicendo «i progetti di Berlusconi falliranno solo se non ci saranno induci e trattative sottobanco». Il ragionamento del centrosinistra prevede che Berlusconi abbia intenzione di procedere d'intesa con l'opposizione, ma tenendo conto che è assai improbabile che ciò possa accadere. Ma lo stesso quotidiano che aveva riportato la voce, oggi toma sia pure en passant sulla cosa, con un'opinione firmata da Peppino Caldarola. E con un «colloquio» un'opinione firmata da Peppino Caldarola. E con un «colloquio» con Giuliano Amato: il quale vivamente sconsiglia , sia gli inciuci, sia l'election day. Le motivazioni della contrarietà del centrosinistra ieri erano compiutamente esplicitate dall'ex presidente del Senato, ed ex responsabile del Viminale, Nicola Mancino: a sorpresa, via libera all'ipotesi di accorpare le europee con i ballottaggi delle amministrative. Ma «attenzione a non confondere gli elettori», con un'immagine efficace assai: «Che c'entra l'Europa con l'elezione del sindaco di Roccacannuccia?». [ant. ram.] I leader della Margherita e dei Ds: Francesco Rutelli e Piero Fassino

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