La «prima» del Carnevale d'Ivrea

La «prima» del Carnevale d'Ivrea UN PUBBLICO FOLTO HA SEGUITO LA SFILATA DI PIFFERI E TAMBURI. MALGRADO LE TEMPERATURE POLARI La «prima» del Carnevale d'Ivrea Ieri il passaggio delle consegne tra i Generali Mauro Revello IVREA Non sono bastati la nebbia e il freddo pungente, ieri a Ivrea, per tenere lontani gli appassionati del carnevale dalle prime note dei pifferi e dalla presentazione dei personaggi maschili della manifestazione. La tradizionale «ouverture» dell'Epifania ha confermato la consuetudine rafforzatasi negli ultimi anni, che vede anche le tappe lontane dai momenti clou l'uscita della Mugnaia, le sfilate e la battagha delle arance seguiti da centinaia di persone. La giornata di ieri non ha fatto eccezione. Alle prime di note di Pifferi e Tamburi c'eraino poche decine di persone, ma il corteo si è man mano ingrossato sino a diventare una vera e propria folla in piazza di Città, dove alle 11.40 (con un ritardo diventato anche questo, ormai, tradizione) il Sostituto Gran Cancelliere - impersonato per la prima volta da Adriano Filipetto, ex Podestà - ha presentato il nuovo Generale, Maurizio Leggero, che ha ricevuto sciabola e feluca dal suo predecessore Pancrazio Galeano. In contemporanea, nel quartiere San Grato, gli aranceri dalla Morte davano vita ad ima piacevole manifestazione con befane, musica e dolci per tutti. Eporediese doc, 38 anni, direttore della Banca Sella di Ivrea, Leggero è un nome noto e stimato in città. Nonostante la giovane età, vanta un curriculum carnevalesco di tutto rispetto. Oltre che arancere, infatti, è stato per anni ufficiale dello Stato Maggiore, indossando anche più di una volta le «braje bianche» dell'Aiutante di campo. Inoltre è figlio d'arte, grazie ai trascorsi del padre Lucio e del nonno. Quella di ieri è stata la giornata dell'esordio, oltre che di Leggero e di Filipetto, anche del terzo personaggio maschile della manifestazione. Si tratta del Podestà, impersonato da Vincenzo Di Benedetto, 51 anni, medico di Montalto Dora. Originario di Agrigento, Di Benedetto è arrivato a Ivrea negli anni '80 e si è subito calato nello spirito del carnevale, prima con la goliardia dell'Auc e poi con il gruppo storico dei Credendari. Ieri è stato protagonista delle manifestazioni del pomeriggio, fino alla santa messa in Duomo e alla consegna del cero votivo al vescovo Arrigo Miglio. Da oggi si guarda avanti. La prima scadenza è di ordine «politico» : a metà gennaio si costituirà il nuovo Consorzio organizzatore, con altri soci a fianco del Comune, e verrà nominata una nuova assemblea (quella uscente si era dimessa fra le polemiche a inizio dicembre). A febbraio si toma in piazza. Le domeniche 8 e 15 i personaggi indosseranno le divise, saranno «alzati» i piccoli Abbà e la città ospiterà le fagiolate e altri appuntamenti gastronomici. La battagha delle arance è prevista nelle giornate del 22, 23 e 24 febbraio, ma prima ci sarà l'attesa per conoscere l'identità della Mugnaia. Ieri circolavano i primi pettegolezzi: riguardavano un'eporediese doc, che da alcuni anni vive fuori Ivrea. mtr I nuovo Generale Maurizio Leggero con spada e feluca

Luoghi citati: Agrigento, Ivrea, Montalto Dora