La «Collegno 2» nelle acciaierie di Patrizio Romano

La «Collegno 2» nelle acciaierie IL PROGETTO DEGLI ATTUALI PROPRIETARI DELLA «MANDELLI» NON INCONTRA IL FAVORE DELL'AMMINISTRAZIONE La «Collegno 2» nelle acciaierie Con cinema multisale e centro commerciale Patrizio Romano COLLEGNO Una piccola «Collegno due». Una Collegno all'avanguardia, con case intelligenti, cinema multisala, teatri, ristoranti, bar, albergo, centro commerciale: in un' area tutta pedonale. Questo il progetto presentato alla giunta dalla Nord Ovest spa, che raccoglie le ditte: Venaim, Gruppo Fiotto e Penerà Real Estate. E il piano, dell'architetto Franco Cucchiarati, ruota intomo all'area delle ex acciaierie Mandelli: proprio nel cuore della città. Almeno nel nuovo cuore, quello vicino alle due fermate della metropohtana. «E' una proposta aperta - si affretta a dire Fier Giorgio Rivolta presidente della Nord Ovest -, che rivolgiamo alla città e all'am¬ ministrazione, aspettando valutazioni e correzioni». Cauti, molto cauti. Il progetto, invece, è a dir poco futuristico. «La struttura in acciaio dell'ex fonderia resterà - spiega l'architetto - e diventerà la base del Museo del Lavoro e del Centro Multimediale: una specie di incubator dove si svolgerà sperimentazione artistica, con i musei di Torino e Rivoli». Ma non finisce qui. «Ci saranno due teatri, uno con laboratori d'avanguardia, e uno all'aperto - continua -. E una «piazza del divertimento multimediale», la prima in Italia, con giochi, simulazione web, internet. Quindi «la via del gusto», con ristorazione locale e multietnica». Infine la «piastra del cinema», con ima multisala pensata in vista di eventi culturali e un albergo con ima capienza di circa 200 persone. Non poteva mancare poi un centro commerciale di circa 7 mila metri quadrati, con annessa galleria di negozi. «Una città sempre viva afferma il progettista -, aperta 24 su 24. Ferché non si può pensare a soluzioni stile luna park, che a una certa ora chiude, si rischia, di notte, l'effetto Le Gru». Per questo, sostiene Cucchiarati, si deve prevedere la presenza di residenza privata. «Saranno case intelligenti, con soluzioni di avanguardia - precisa -. Ne abbiamo pensate alcune per i giovani, piccole e già arredate, da affittare e altre tradizionali». Un piano che prevede investimenti per quasi 70 milioni di euro e copre un terzo dei 63 mila metri quadrati dell'area. «Ma su tutto si può, si deve discutere» conclude. Sempre con cautela. Perché gli imprenditori sanno che il progetto non ha il placet del sindaco Umberto D'Ottavio. «Noi un progetto sulla Mandelli lo abbiamo, e non ci sono case e centri commerciali - dice -. Prevede il Museo del Lavoro, uno show room e un centro fieristico, più piccolo del Lingotto, di nicchia. Quindi? Sarebbe bello se la Nord Ovest sposasse il nostro». «Noi siamo imprenditori - affermano - e non facciamo giardini o simili. Se la nostra proposta non dovesse andare in porto, neanche con delle variazioni, a cui siamo disposti, non perderemo il capitale investito: costruiremo dei capannoni industriali. Ma sarà un vero delitto». Una promessa minacciosa che pesa come l'acciaio della Mandelli. L'area delle ex Acciaierie Mandelli di Collegno è al centro di un nuovo progetto

Persone citate: Cucchiarati, Franco Cucchiarati, Giorgio Rivolta, Mandelli, Umberto D'ottavio

Luoghi citati: Collegno, Italia, Rivoli, Torino