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Riscoperto presepe del beato Albert ERA STATO REALIZZATO UN SECOLO E MEZZO FA Riscoperto presepe del beato Albert LANZO In questi giorni la città di Lanzo ha riscoperto uno dei suoi tesori: un presepe realizzato dal beato Federico Albert un secolo e mezzo fa. Sono 35 sagome di cartone disegnate e ritagliate dall'Albert nel 1853 quando da pochi mesi era parroco della comunità di Lanzo. Per 150 anni sono state dimenticate rinchiuse in un vecchio baule fino a quando l'artista torinese Luciano Proverbio (che è legato a Lanzo per aver trascorso dei periodi de'ua sua giovinezza) ha deciso di toghere dii dosso alla Sacra Famigha e ai pastori la polvere del tempo e di restaurare tutto gratuitamente a colpi di stucco e di nuovi colori. Le statuine create dall'Albert sono fissate su dei supporti di pioppo segati artigianalmente e tutto lascia pensare che sia stato proprio il beato a costruire la Betlemme in cartone che in questi giorni hanno potuto ammirare centinaia di visitatori. Perché il sacerdote, oltre ad essere un esperto intagliatore e falegname, era anche un buon pittore. «I personaggi erano stati recuperati ed esposti per la prima volta nel 1991 in occasione dei 400 anni della costruzione della chiesa di San Pietro in Vincoli spiega il professor Sergio Papurello, ex sindaco e profondo conoscitore della storia di Lanzo -. Poi sono stati ricacciati in un cassone fino a qualche tempo fa quando Proverbio si è offerto di restaurarli». Tra le immagini spicca quella del pastore Gelindo (individuata da una scritta lasciata sul retro del cartoncino) un personaggio caratteristico nelle rappresentazioni del teatro popolare piemontese. «Perchè si esprimeva sempre in dialetto ed era il simbolo della fede semplice ma profondo, autentica, deUa bonarietà e del senso civico». Per tutte le festività natahzie il presepe di Federico Albert rimarrà esposto nella cappella del Sacro Cuore di Maria a Lanzo nel complesso delle suore Albertine, dove sono custodite le spoghe del beato, [g. gia.l