I gol di Shevchenko atterrano la Roma di Roberto Beccantini

I gol di Shevchenko atterrano la Roma Roberto Beccantini MAI fidarsi delle apparenze e delle soste. Il Milan risorge dalle ceneri di fine anno (Boca Juniors, Udinese) e abbatte la Roma, assestandole la prima sconfitta stagionale. L'orgoglio ferito dei campioni d'Europa trasforma la sfida più delicata in una notte memorabile. Shevchenko, Cassano, Shevchenko: iltabellino inganna, non c'è mai stata gara. Ancelotti azzecca ogni mossa. Capello nemmeno i cambi. Maldini e Costacurta, la vecchia guardia, disarmano Totti; Seedorf, Kakà, Rui Costa e Sheva fanno terra bruciata. Nessuno come il Milan sa gestire i confronti diretti: 10 punti su 12. Le assenze (da Nesta a F. Inzaghi, da Ambrosini a Tomasson) vengono cancellate da ima manovra spumeggiante, mai passiva, a tratti spettacolare. La Roma non ci capisce niente, la formula uno di Ancelotti, con Shevchenko unico riferimento in attacco, disorienta gh avversari. Classifica: Roma 36, Milan 33 (ma se batte il Siena, la raggiunge), Juve 33, Inter 31. Il campionato più chiuso della storia si riapre a nuovi, stuzzicanti, scenari. Il Pallone d'oro a Nedved, ancora detenninante, la corona a Vieri per il 100" gol nell'Inter. Eppure non è stata una Befana comoda, ne sa qualcosa la Lazio, rimontata a Reggio Calabria «comphee» un nervosismo - rissa LiveraniMihajlovic, Muzzi e Oddo espulsi - che ha radici lontane e bilanci vicini. Sappiamo dove ha la testa il Panna: la dignità invocata da Prandelli produce una piccola grande scossa, 2-0 ad Ancona, doppietta di Barone. Roberto Baggio, lui, prima annuncia il ritiro (a giugno) e poi spinge la carrozzella del Brescia, un assist e due gol al Siena, 198 in totale: ci siamo, ormai. E che dire del Chievo, 3-0 a Modena, Cessato, Lanna, Barzagli (classe 1981, ex Ascoli)? Del NeriMalesani sarà sempre un derby, altro che pacche sulle spalle. È una Juventus pesante, la squadra che regola il Perugia. La rete che schioda l'equilibrio appartiene al repertorio balistico del suo leader massimo, Nedved. Non ho capito le staffette di lippi: Pessotto per Maresca, e neppure Miccoli per Del Piero (se mai, per Trezeguet). Il capitano, a fronte di una mezz'ora drtmmaticamente anonima, si era messo a giocare con profitto. Due pah il Perugia (Ze Maria, Bothroyd), imo i cam¬ IL CAMPIONATO RIPARTE CON LO SPETTACOLARE SUCCESSO DEL MILAN I gol di Shevchenko atterrano la Roma La capolista dal cammino-record «buca» nella partita più delicata Solo Cassano si oppone allo strapotere del cannoniere del torneo Vincono la Juve sul Perugia e l'Inter contro il Lecce, crolla la Lazio pioni (Del Piero). Male Trezeguet, e non soltanto perché servito in termini non adeguati. Contratto o no, si può dare di più: lo cantava Gianni Morandi, e c'è sempre il karaoke. Il caso Davids sta assumendo contomi kafkiani: ogni giorno ce n'è una, minacce, certificati, disimpegni. Come spesso Moggi ricorda a Sensi (o Sensi a Moggi?), i conti si fanno alla fine. Appunto. In difesa è tornato Tudor, a centrocampo Conte: modici restauri. Cosmi continua a cavare sangue dalle rape: il pari ci stava tutto, ma l'attacco - ceduto Vryzas - resta un temo al lotto. Racalbuto casalingo: se non proprio il rigore, la manata di Maresca in barriera giustificava «almeno» il calcio d'angolo. Nelle ultime tre partite, la Juve ha subito soltanto un gol: se sono progressi reali o semphei coincidenze, ce lo dirà, domenica, la Sampdorìa di Novellino, vittoriosa a Udine grazie a un'altra diavoleria di Plachi, braccino più rovesciata. Mancavano Bazzani e Doni. I doriani, neo-promossi in serie A: mai dimenticarlo, sprizzano salute da tutti i pori, come documenta la striscia di cinque vittorie e tre pareggi. H 3-1 che l'Inter rifila al Lecce è bugiardo. Per un tempo, Chevanton e e. segnano, dominano, sprecano. A Zac, fedele nei secali al tridente, va di lusso: il raddoppio di Cordoba nasce da un corner fantasma, il sigillo di Vieri da un possibile fuorigioco. Il Lecce aveva già impegnato strenuamente la Juve. L'Inter lo prende sotto gamba, o magari sono i brindisi di San Silvestro... Ennesima punizionegol di Cruz, uno degli attaccanti più trascurati dalla critica con la puzza al naso. Rimane il bottino della gestione Zaccheroni, ed è un bottino straordinario: 22 punti su 27. Quanto al gioco, viceversa, siamo ripiombati nel limbo cuperiano. Magari Collina sarà stato troppo severo, ma la Lazio conferma di essere ingovernabile. Mancini ci mette del suo, sbagliando le sostituzioni (Di Michele «sbrana» Oddo), non bastano il guizzo di liverani e i miracoli di Peruzzi. Quinta sconfitta: un anno fa, aveva perso solo col Chievn. al debutto. La Reggina di Camolese ne approfitta per allontanarsi dal fondo classifica. Sette punti in più rispetto alla scorsa stagione: visto come fioriscono, sembrano proprio rose. Con una doppietta Shevchenko (a destra, abbracciato da Seedorf e Maldini) è stato il mattatore del Milan all'Olimpico