Cinque vite salvate dagli organi del suicida

Cinque vite salvate dagli organi del suicida BIELLESE DI 34 ANNI SI E' TOLTO LA VITA IMPICCANDOSI SUL POSTO DI LAVORO FORSE PER UNA DELUSIONE AMOROSA Cinque vite salvate dagli organi del suicida Trapianti eseguiti con successo alle Molinette e a Novara Marco Accossato Ha scelto di morire all'inizio dell'anno, perché quei giorni di festa per tutti, per lui, erano invece soltanto ore inaccettabili di disperazione e depressione in più. Dicono l'abbia fatto ;)er una delusione amorosa, : orse abbandonato da una ragazza, ma probabilmente questa è solo la causa scatenante, o addirittura la sohta voce infondata da tam-tam di chi lo conosceva appena e ora pensa che dare imperché a quel gesto possa aiutare a capire e a soffrire meno. Certo è che Luca si è ucciso impiccandosi sul posto di lavoro, e che meditava da lungo tempo quel gesto. La sua morte donerà la vita a cinque persone. Luca (il nome è di fantasia), 34 anni, operaio di Cavaghà, in provincia di Biella, non ce l'ha fatta. Sconfitto da ormai troppo tempo da un enorme peso dell'anima, ha aspettato di essere solo per stringersi un cappio intomo al coho, lasciarsi cadere con tutta la forza deha sua disperazione, e dire addio alla vita. Alle Molinette ha battuto anche gh sforzi dei medici che per tre giomi hanno cercato di risvegliarlo nel reparto di rianimazione. Nessun segnale di ripresa, inutile ogni tentativo. Inutile l'ossigeno, i fannaci, il respiratore artificiale. Finché l'altro pomeriggio l'elettroencefalogramma è diventato piatto, segno che anche l'ultima speranza era svanita. E daha morte è nata la vita. I genitori delTuomo hanno deciso di donare i suoi organi, ((perché altri non vivano, come noi, quest'incubo insopportabile del lutto». Il dramma di Luca ha salvato cinque persone. Quattro équipe hanno prelevato dal suo corpo ormai condannato fega¬ to, reni, cuore e un polmone che sono già stati trapiantati fra domenica notte e ieri pomeriggio ahe Molinette e all'ospedale di Novara. I primi tre interventi sono stati eseguiti quasi ir; contemporanea, mentre il quarto e il quinto - i due trapianti di rene - sono stati effettuati ieri pomeriggio dalle 15 dall'equipe del dottor Aldo Verri alle Molinette e da quella dei colleghi di Novara. Alle Molinette è stato operato un pensionato di 62 anni. A Novara un uomo di 40 anni proveniente dalla Campania. Il fegato è stato invece donato a un ragazzo di 32 di Roma affetto daha sindrome BuddChiari, una malattia provocata dall'ostruzione dehe vene epatiche per un trombo che occlude la terminazione deha vena cava inferiore o per l'insorgenza di un tumore. Il paziente, operato dall'equipe del dottor Mauro Sahzzoni, si è risveghato poche ore dopo ed è fuori pericolo. Intanto, il cuore di Luca batteva già da ore nel petto di uomo di 50 anni deha provincia di Cuneo affetto da ima cardiomiopatia dìlatativa e sottoposto a un intervento chirurgico dura¬ to quattro ore e guidato dal dottor Francesco Fatane. Il polmone di Luca, infine, ha strappato da una terribile condanna un uomo di 58 anni di Firenze colpito da un gravissimo enfisema: l'uomo è rimasto in sala operatoria cinque ore, salvato dallo staff del dottor Maurizio Mancuso. Già ieri pomeriggio i medici che seguivano Luca in rianimazione avevano spiegato ai genitori che, dopo tre giomi in quelle condizioni, senza segni di ripresa, non si sarebbe risveghato. Uno sguardo breve fra le lacrime: padre e madre deh'uo- mo hanno detto sì alla donazione, e immediatamente sono partiti i pre-allarmi in diverse parti d'Italia. Scadute le ore previste per l'osservazione. Luca è stato dichiarato «clinicamente morto» ed è stato portato in sala operatoria. Il paziente proveniente da Firenze è stato caricato prima su un elicottero abilitato al volo notturno, e a tarda sera trasferito a Pisa su un volo per Caselle. Di qui, come si è fatto per il paziente proveniente da Roma, è stata organizzata una staffetta a sirene spiegate verso le Molinette. ...,. Dopo tre giorni in rianimazione è stato dichiarato clinicamente morto I genitori hanno firmato il consenso: «Così avrebbe voluto» In pocheorei chirurghi hanno espiantato fegato, cuore polmone e reni: due dei cinque riceventi provengono dalla Toscana e dal Lazio

Persone citate: Aldo Verri, Francesco Fatane, Marco Accossato, Maurizio Mancuso, Mauro Sahzzoni