«Avanti con Fiat-Gm Abbiamo in comune un grande avvenire»

«Avanti con Fiat-Gm Abbiamo in comune un grande avvenire» IL NUMERO UNO DI DETROIT: PRONTI A SFRUTTARE LA RIPRESA «Avanti con Fiat-Gm Abbiamo in comune un grande avvenire» Wagoner: la collaborazione industriale ci ha dato reciproci vantaggi ed enormi valori aggiunti. E' molto significativa la riduzione dei costi Alleanza fondamentale per reggere la pressione della concorrenza intervista Piero Bianco inviato a DETROIT Il volto sorridente dell'industria americana, che annuncia la stagione del rilancio a dispetto di guerre, terrorismo e inquietudini sociali, si materializza nel fisico imponente di Rick Wagoner. Il capo operativo della General Motors, primo costruttore mondiale di automobili, apre a Detroit il gioco delle previsioni alla vigilia del North American International Auto Show (dove oggi Luca Montezemolo celebrerà il debutto della attesissima nuova Ferrari 612 Scaglietti). E regala messaggi.di ottimismo al partner italiano prospettando con Fiat «un grande futuro comune». Il primo Salone del 2004 è imo specchio fedele degli scenari imminenti a livello globale. L'auto promette di essere un volano decisivo nel progetto di rilancio, anche se il 2003 ha chiuso con una leggera flessione di vendite sul mercato Usa ( 16,4 milioni di vetture immatricolate contro 16,85 milioni dell' anno precedente). «Ciò che conta - sottolinea Wagoner - è il recupero di redditività, per quanto non ancora assestato su regimi ideali, e la fiducia nel domani: superato lo scoglio del- le pensioni, là borsa è ripartita e si prevede per l'America una crescita finanziaria di 4,5 punti nel 2004. Noi siamo pronti a cogliere l'occasione. Guardiamo allo sviluppo di tutti i mercati, compresa la Cina, con un occhio di riguardo a quello europeo». Intanto avete stabilito di rinviare al gennaio 2005 la definizione con Fiat Auto dell'opzione put. «Una decisione comune, che soddisfa entrambi e non esclude la possibilità di incrementare ulteriormente la collaborazione industriale che sta dando risultati eccellenti. Sul put non ci sono novità, valuteremo la situazione al momento opportuno». Prevedete una maggiore partecipazione azionaria sottoscrivendo l'aumento di capitale? «Questo al momento non è nei nostri piani. Con i manager Fiat ci sono summit frequenti e produttivi, in media ogni tre mesi incontriamo Agnelli e Mordilo, il responsabile di Gm Europa Mike Bums è in costante contatto con lo staff del Lingotto. Con Demel personalmente ho avuto ancora poche occasioni di dialogo, ma so che è uno che conosce molto bene il proprio mestiere, un grande esperto di prodotto. Sono sicuro che farà molto bene ed è stata una scelta febee». Wagoner, sì sente realisticamente di ipotizzare un futuro comune tra General Motors e Fiat? «Direi im grande futuro insieme, per noi è molto importante. La collaborazione industriale ci ha dato reciproci vantaggi ed enormi valori aggiunti: vorrei vederli tradotti in maggiori profitti, per ora è stata molto significativa la riduzione dei costi, che è fondamentale per restare competitivi sui mercati. Per noi come per loro. Inoltre lavoriamo su tante strategie comuni, il nostro focus è continuare ad esplorare aree di comu- ne interesse. Speriamo di trovarne altre». Ha mai pensato a una Fiat più «americana»? «No, non so quanto po^sa avere senso un futuro americano. Ma voglio essere chiaro: noi abbiamo adesso una quota del 100Zo e non abbiamo mai interferito nei programmi altrui, ad esempio nella cessione di Fidis. L'Alfa Romeo? Mi è sembrata una decisione giusta rinviare il ritorno in Usa oltre il 2007 per presentarsi con modelli totalmente nuovi, impostati all'origine con caratteristiche specifiche idonee alle normative è alle richieste di questo mercato, anziché limitarsi ad aggiornare i modelli attuali». Progetti di piattaforme comuni Alfa-Gm? «Non posso escluderlo e nemmeno confermarlo. Vedremo e valuteremo, oggi i tempi non sono maturi. Abbiamo però altre piattaforme in fase di sviluppo con Fiat, per modelli di fascia media e medio-alta, sempre nel rispetto delle scelte autonome individuali sul tipo finale di prodotto. La collaborazione è fondamentale per reggere la pressione determinata dalla competizione esasperata, che si registra specie sul mercato europeo». In Brasile la Fiat ha sorpassato Gm, conquistando la leadership. «A me va bene così, sono soddisfatto dei risultati in Sudamerica. Siamo anche cresciuti come quota, ma è purtroppo un mercato globalmente in flessione e che dà scarsa redditività». I nuovi motori Diesel Multi] et, sviluppati da Fiat-Gm Powertrain, sono stati un successo universale. «I marchi europei di General Motors hanno beneficiato di questi motori ad alta tecnologia, e so che il successo dei recenti nuovi modelli Fiat è dovuto anche a questa motorizzazione. Dovremmo produrne di più e lo faremo: meglio avere problemi simili che di tagli alla produzione. In Usa il discorso dei Diesel è diverso, c'è un incremento di interesse, però la benzina costa molto meno che in Europa e resiste quell'immagine vecchia di propulsori puzzolenti, più adatti ai grandi Suv e Pick-up. Questo pregiudizio ne frena ancora la crescita. Il vantaggio di architetture automobilistiche globali è comunque evidente: quando qui si aprirà la richiesta, saremo pronti a ospitare i nuovi Diesel su ogni tipo di vettura». La ripresa economica ridurrà la pressione sui prezzi, e quale impatto pud avere un euro più forte del dollaro? «Difficile pensare ad auto meno care, si deve lavorare su riduzio ne dei costi e grande qualità per dare al cliente il prodotto cha pretende. L'essenziale è evitare una "guerra dei prezzi" basata su sistemi poco remunerativi: otterrebbe l'effetto opposto. L'euro ha già penalizzato le importazioni dall'Europa, ad esempio per le nostre Saab. L'impatto reale di questa fluttuazione monetaria oggi non è tuttavia esattamente preventivabile: non ci allarma, perchè il segreto per non essere penahzzati è produire nei paesi in cui si vende». ^^1 II rinvio al 2005 "^ dell'opzione put è una decisione presa insieme col Lingotto che non esclude la possibilità di incrementare ancora la cooperazione L'arrivo di Demel a Torino? E' stata una scelta felice Sono certo che farà molto bene 99 Rick Wagoner, numero uno di Gm