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Il dirottatore non fa colpo SCHERZO PER SEDURRE LA HOSTESS Il dirottatore non fa colpo Raffaella Silipo SE ne fanno di sciocchezze, per amore. Ma fingersi dirottatore aereo per i begli occhi di una hostess, in questi giorni di caos e massima allerta nei cieli d'Occidente, quando per di più si è di origine araba, è follia che non ha nulla da invidiare a quella divina teorizzata da Platone, all'Orlando più furioso, alle mattane di Dino Campana e Sibilla Aleramo o di Valeria Marini e Vittorio Cecchi Gori. La vicenda dell'egiziano Rany Mahmoud Mohammed Mehanna, 32 anni, intreccia in modo impagabile mito e quotidianità. C'è il cielo sognato dagli innamorati e quello che segna la rotta del Jas? 1601 Amsterdam-Roma, 130 persone a bordo. C'è il dirottamento dell'ani¬ ma provato da lui nell'incontrare lo sguardo di lei e quello minacciato per attirare l'attenzione; «Sono un terrorista». C'è la paura dell'indifferenza, e la risposta dell'efficienza; lei si rivolge subito al comandante, poi alla torre di controllo, e il volo viene riportato a terra; «Squilibrato a bordo». L'amore costa e l'egiziano ha pagato cara la sua bravata. Interrogatorio, denuncia «per procurato allarme», immediata espulsione. Per quanto poderosa, ogni forza emozionale ha il suo contrappunto sociale, ogni follia la sua burocrazia. Quelle che si nascondono nelle pieghe segrete delle nostre anime contorte e quelle che scoppiano all'improvviso tra una cintura di sicurezza e il bancone di un checkin. SERVIZIO DI Amabile A RAPINA 11