I gestori delle sale Bingo sperano nei nuovi giochi

I gestori delle sale Bingo sperano nei nuovi giochi ÌE CHE DEVE AFFRONTARE LA SCARSA AFFLUENZA I gestori delle sale Bingo sperano nei nuovi giochi RIVOLI. Ci speravano proprio nell'attivazione del «Bingo simultaneo» e di quello «interconnesso» al Palace Bingo in corso Primo Levi a Rivoli. «Farli partire nel periodo natalizio sarebbe stata una boccata d'ossigeno per tutti - dice uno dei titolari Paolo Marrarì -, sìa per noi, anche se siamo secondi solo al Bingo Re di Roma, sia per quanti non girano a pieno regime. Ma solo aumentando i dienti per tutti si può trasformare in industria, come in Spagna, questo gioco». E le due nuove possibilità di vincita, secondo i gestori, avrebbero avuto effetti positivi. «Con il Bingo simultaneo i dienti delle 330 sale sparse in Italia giocano in contemporanea con una sola estrazione per tutti - spiega Marrari - e la vinata sfiora i 300 mila euro». Mentre con il Bingo interconnesso, ogni sala fa la sua estrazione, ma tutte mettono una percentuale del montepremi e chi per primo fa dnquina o bingo vince una posta più alta. Un incentivo che avrebbe spinto più gente a giocare, e avrebbe dato linfa alle sale torinesi e italiane, che non sembrano godere di ottima salute. «Oggi, in Torino e provinda, secondo i progetti iniziali, dovrebbero esserd 17 sale aperte, invece ce ne sono solo 11 - afferma Marrari - e qualcuno ha già chiuso. Oppure è stato costretto a ricorrere a espedienti, come le lotterie, per poter arrotondare. Non voglio criticare, però così si finisce solo per svilire il lavoro svolto e rovinare l'immagine dei Bingo». Per questo sperano nelle novità promesse dal ministero delle Finanze. E loro sono già pronti dalla metà di novembre. «Rimandare per qualcuno può significare chiudere - confessa - e sarebbe un danno enorme pertutti».

Persone citate: Marrari, Paolo Marrarì

Luoghi citati: Italia, Rivoli, Roma, Spagna, Torino