Addizionale sulla tassa d'imbarco Comuni aen ili tuali in rivolta di Nadia Bergamini
Addizionale sulla tassa d'imbarco Comuni aen ili tuali in rivolta GRAN PARTE DEL GETTITO PREVISTO DALLA FINANZIARIA FINISCE ALLO STATO E NON AGLI ENTI LOCALI Addizionale sulla tassa d'imbarco Comuni aen ili tuali in rivolta Nadia Bergamini Il danno e la beffa per i comuni aeroportuali italiani. Dell'addizionale comunale, infatti, prevista dalla Finanziaria 2004, sulla tassa d'imbarco di 1 euro a passeggero sui voli nazionab e di 0,01 euro per chilogrammo di merce imbarcata, nelle casse dei comuni ne arriverà la minima parte. «E' una truffa belle e buona ai nostri danni - protesta seccato Roberto Canova, sindaco di San Maurizio Canavese, uno dei tre comuni che ospitano l'aeroporto di Torino -, Questa tassa l'abbiamo proposta noi come Ancai, ossia associazione dei comuni aeroportuali, ed è stata presentata dall'Anci, solo che dei trenta milioni di euro ipotizzabili sì e no ai noi arriverà il 7 per cento». Il suo collega di Caselle, Giuseppe Marsaglia rincara la dose: «Subito siamo stati definiti "gabellatori", coloro che volevano tornare indietro nel tempo e riproporre il dazio, peccato che quando il Governo si è reso conto che in questo modo avrebbe potuto far affluire nelle sue casse un bel po' di denaro dei cittadini, nessuno ha più battuto ciglio e l'emendamento è stato approvato». In sostanza la proposta prevedeva originariamente che la tassa d'imbarco per passeggeri e merci sui voli nazionali fosse destinata ai comuni aeroportuali per garantire sicurezza ai tenitori sii .cui si trovano gli scali. La tassa d sarà eccome per gli utenti, ma i soldi finiranno per lo più nelle casse del Ministero del Tesoro e degli Interni. «Su un traffico di 45 miliom di passeggeri del 2002 - spiega Marsagha - 30 milioni di euro andranno al Ministero del Tesoro, della parte eccedente, per l'SO per cento a quello degli Interni e il resto per la sicurezza di aeroporti e ferrovie. Insomma a noi arriverà una miseria che ci consentirà di fare ben poco e forse a Caselle le tegole continueranno a volare giù dai tetti». Tale è stato lo stupore per l'ennesima presa in giro perpetrata ai Hanni degli enti locali che ai sindaci dei comuni aeroportuab italiani non è rimasta altra scelta se non quella della denuncia pubblica. In una lettera inviata al presidente della Repubblica, l'Ancai evidenzia «la gravità della scelta effettuata dal Governo di scippare 30 mihoni di euro del gettito dell'addizionale comunale per sopperire a carenze di bilancio non imputabili in alcun modo al sistema delle autonomie locali già fortemente penalizzato dalla Finanziaria». I primi cittadini inoltre spiegano: «La definizione attuale del testo, oltre a non risolve¬ re gli oggettivi problemi dei Comuni aeroportuali, determina una grave lesione dell'immagine degli enti locali coinvolti, in quanto viene ad essi imputata una nuova tassa, il cui gettito in realtà viene incamerato quasi per intero (oltre il 93 per cento) dallo Stato, configurando co- sì una sorta di falso ideologico». L'Ancai sottolinea anche, come l'attuale leg^e sui diritti d'imbarco attribuisca già significative risorse alle società di gestione, alle compagnie aeree e perfino a quelle petrolifere, in netto contrasto con le normative europee e come la nuova addiziona¬ le non faccia altro che esasperare questa situazione, continuando a penalizzare i cittadini dei comuni aeroportuali. «Non bisogna, infatti, dimenticare - spiega Marsagha - che i nostri Comuni impiegano notevoli risorse per l'aeroporto, a cominciare dai vigili impiegati per il controllo viario degb scali che nel nostro caso, conle imminenti Olimpiadiinvemali del 2006 si farà ancora più pesante. E non basta ancora, perché, poiché le aerostazioni insistono sul nostro territorio, dobbiamo rendere disponibili gb uffici commercio e urbanistica che lavorano praticamente gratis per gli scali nel controllo di progetti e nella concessione di licenze». Cosa chiede, dunque, l'Ancai alle istituzioni e in particolare al Capo dello Stato? «Che venga innanzitutto ripristinato - sta scritto nella lettera - quanto approvato in aula dal Senato, ossia che l'addizionale finisca effettivamente ai Comuni. Al presidente Ciampi, invece, un intervento a favore degli enti locali perché vengano correttamente applicati i principi di federalismo fiscale, costituzionalmente garantiti». Se così non sarà, l'Ancai promette batta¬ glia per riaffermare nelle sedi e nei modi più opportuni i principi negati. «Non possiamo tollerare - conclude Canova - questa ennesima presa in giro. Almeno il Governo abbia il coraggio delle sue azioni e la chiami con il suo nome reale, ossia tassa dello Stato». I sindaci di due città interessate all'addizionale sulla tassa d'imbarco degli aeroporti: Giuseppe Marsaglia, di Caselle, e Roberto Canova di San Maurizio dgtpaAShridecCsczsch L'aeroporto di Caselle incide sulla vita cittadina dì almeno quattro Comuni
Persone citate: Canova, Ciampi, Giuseppe Marsaglia, Roberto Canova
Luoghi citati: San Maurizio Canavese, Torino
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