Blardone 20r che peccato Ma è sempre grand'ltalia di Daniela Cotto

Blardone 20r che peccato Ma è sempre grand'ltalia GIGANTE DI FLACHAU: IL PIEMONTESE ERA LEADER A META' GARA, 70 SIMONCELLÌ Blardone 2°, che peccato Ma è sempre grand'ltalia Daniela Cotto Nessuno è profeta in patria. Neppure Henriann Maier, leader di Coppa. Herminator è stato beffato nel gigante di Flachau, la sua culla e la sua casa, vicino a Salisburgo, un paese di tremila anime che gli ha dedicato un monumento nella piazza principale e intitolato la pista. Quella pista sulla quale aveva ripreso a sciare dopo l'incidente del 24 agosto 2001, dal quale è uscito grazie a un intervento cbirurgico e al suo carattere granitico, ma che gli ha lasciato in eredità il ginocchio destro dolorante. Per Maier quella di ieri è stata una giornata no: ha sbagliato nella la manche e non si è qualificato per la 2a. Scherzi del destino. Così ieri a Flachau ha vinto un altro austriaco, Benjamin Raich, lasciando a 70 centesimi Massimiliamo Blardone, terzo il norvegese Bjame Solbakken. Raich ha compiuto il suo capolavoro nella seconda discesa. E' alla 5a vittoria in gigante, l'IP in carriera. Blardone, leader a metà gara, festeggia comunque il suo primo podio dopo essersi piazzato per quattro volte al 40 posto, una volta 50 e quattro volte 60 in gare di Coppa. Ma soprattutto il piemontese, 24 armi, gioisce perché ha visto la luce in fondo al tunnel e si è lasciato alle spalle i fantasmi che lo perseguitavano. Pare strano che, dopo aver dominato alla grande la prima manche ed essere stato a un soffio dalla vittoria, uno si accontenti della seconda piazza. Forse con maggior freddezza Blardone avreb¬ be potuto controllare la tensione che l'ha invece penalizzato nella seconda discesa. Ma per Max questo piazzamento ha più di un significato. Lo dice candidamente, lasciando perplesso chi da lui si aspetta un atteggiamento più aggressivo: «Mi dedico questo risultato. Me lo merito - ha raccontato a fine gara -. Adesso sarebbe bello salire sul podio con Simoncelli, Rieder o qualcun altro dei nostri. Vittoria sfumata? Va bene così, sarà per la prossima volta. Non vedo l'ora di andare ad Adelboden (il 7 febbraio, ndr), la pista che più mi piace». La squadra azzurra di gigante è in crescita: il 20 posto di Blardone è stato completato da un eccellente risultato complessivo. In classifica ci sono infatti il vincitore dell'Alta Badia Davide Simoncelli, risalito con una rimonta strepitosa dal 180 al 70 posto, Manfred Moelgg, 90 al termine (240 a metà gara), Arnold Rieder (110), Alberto Schieppati (120) e Manuel Gufler (170). Per l'allenatore Severino Bottero i risultati di Flachau sono un tassello in più del compUcato mosaico che sta costruendo in vista dei Mondiali di Bormio 2005 e delle Olimpiadi di Torino 2006: l'Italia, su cinque giganti, è andata a podio tre volte, due con Simoncelli e una con Blardone. fiotterò, che da pochi mesi guida i gigantisti italiani dopo aver portato al successo quelli francesi, è soddisfatto: «E' una bella squadra di giovani. Lavorano molto, possono solo migliorare. Complimenti a Simon- celli, bravo nella seconda manche. Finalmente Massimiliano è salito sul podio: credo che questo risultato serva a sbloccarlo». Il circo bianco toma in pista oggi: l'Italia maschile ci riprova a Flachau nello slalom con Giorgio Rocca che, per la prima volta in carriera, avrà l'onore di partire con il pettorale rosso del n. 1 della classifica di specialità. Rocca dovrà vedersela con l'austriaco Rainer Schoenfelder, il finlandese Ralle Palander e il croato Ivica Kostelic, tornato ieri in gara dopo l'operazione al ginocchio. Le donne saranno impegnate a Megève (Francia) in superG, il secondo della stagione. Attese per Isolde Kostner e Daniela CeccareUi. Primo podio in Coppa per Massimiliano Blardone, nato a Domodossola il 26 novembre 1979: l'azzurro era in testa a metà gara

Luoghi citati: Adelboden, Bormio, Domodossola, Francia, Italia, Megève, Salisburgo, Torino