Nuovi rincari in autostrada E a febbraio un altro ritocco

Nuovi rincari in autostrada E a febbraio un altro ritocco LE TARIFFE DEI PICCOLI CONCESSIONARI AUMENTANO IN MEDIA DELL'I ,707o Nuovi rincari in autostrada E a febbraio un altro ritocco n attesa del Cipe, pedaggi più salati su metà della rete nazionale I gestori: «I maggiori introiti reinvestiti per potenziare il servizio» il caso ROMA AUTOSTRADE più care in media dell'l,70Zo. Dal primo gennaio infatti sono entrati in vigore gli adeguamenti tariffari previsti dalle convenzioni con l'Anas. A muoversi per primi sono stati i piccoli concessionari. Per Autostrade per l'Itaba, leader del mercato nazionale, invece è solo questione di aspettare un altro mese e la decisione del Cipe sulle tariffe, data ormai per imminente e che servirà comunque per un piano di investimenti aggiuntivo da cinque mibardi di euro nei prossimi dieci anni. I rincari toccano tratte molto trafficate, come la TorinoMilano, la tangenziale attorno al capoluogo piemontese e l'autostrada per la Val di Susa e la Val d'Aosta, l'Autostrada dei fiori in Liguria, la Venezia-Padova e la Venezia-Trieste, la Roma-Aquila, l'Autobrennero, la Spezia Livorno, la Napob-Salemo e tutte le autostrade sicibane. Viaggiando da Nord a Sud lungo la penisola si trovano, per cominciare, gli aumenti scattati in Val d'Aosta. Sulla Torino-Aosta le tariffe sono aumentate di 50 cente- simi, da 7,70 a 8,20 euro, da Quincinetto ad Aosta, mentre nel tratto piemontese l'incremento è stato di 20 centesimi soltanto per i veicoli a quattro e a cinque assi. Lieve ritocco di 10 centesimi anche sul!AostaCourmayeur (da 3,50 a 3,60 euro). Scendendo lungo lo Stivale l'automobibsta si imbatte negli aumenti decisi in Veneto. L'incremento maggiore si registra sulla Padova-Venezia (23 chilometri), dove daU'altroieri i pedaggi costano in media il 5,40Zo in più. Per effetto degli arrotondamenti tuttavia, che fanno scattare il ritocco tariffa¬ rio dai 10 centesimi in poi, l'incremento peserà solo sube tre categorie superiori, ovvero autocarri e camion, lasciando invariato il pedaggio per le auto. Aumento medio deU'1,26% per le Autovie Venete, che gestiscono anche l'ultimo tratto in territorio veneto (da Mestre a Portogruaro) deba A4 Venezia-Trieste. L'incremento tariffario, per la maggior parte dei tratti, è intomo ai IO centesimi, mentre per altri più brevi i pedaggi sono invariati. Ticket più caro, in media dello 0,890Zo, anche suba Padova-Bre¬ scia, che gestisce oltre ai 145 chilometri di questa autostrada anche i 35 chilometri della A31 Valdastico. Sorprese peggiori attendono gli automobilisti diretti in Abruzzo. Infatti, la Società dei Parchi ohe gestisce la A24 e la A25 (Roma-L' Aquila-Pescara) ha messo mano alle tariffe decidendo un incremento medio del 21,70Zo. Un vettura per un percorso medio di 30 chilometri paga dunque da ieri 1,80 euro, contro gb 1,50 del 2003. Un aumento che, ricorda tuttavia la società, mantiene le nuove tariffe ai bvelli più bassi tra quebe praticate sulle autostrade di montagna. Più contenuto, invece, è radeguamento del pedaggio autostradale per autovetture e motocicb scattato da ieri sulla Napob-Pompei-Salerno: il ticket è infatti cresciuto appena di 10 centesimi, da 1,30 a 1,40 euro. Resteranno invece invariate le tariffe deba Tangenziale di NapoU, anch'essa controbata dal Gruppo Autostrade Meridionab, controllata da Autostrade per l'Itaba. L'annuncio del ritocco ai prezzi è stato fatto dall'Aiscat, l'Associazione itabana società concessionarie autostrade e trafori. «Tab adeguamenti, finalizzati anche al finanziamento di importanti programmi di investimento in. corso ha dichiarato il Presidente dell' Aiscat, Fabrizio Palenzona avvengono in seguito aba appbcazione dei contratti di concessione che prevedono adeguamenti sulla base della formula del price-cap, i cui parametri sono preliminarmente sottoposti aba verifica del concedente». I vertici deb'Aiscat hanno aggiunto: «desta meravigba - sono ancora parole di Palenzona - che meritino tanto rilievo adeguamenti tariffari mediamente molto contenuti ed marginalmente influenti sull'inflazione a fronte dei quali, a differenza di altri, si registrano massicci investimenti che hanno una incidenza - non marginale - sul prodotto intemo lordo e sull'intera economia del Paese e che prevedendo l'ammodernamento, l'ampliamento ed il completamento deba rete, determineranno maggiore sicurezza per gb utenti ed il contenimento del costo del trasporto di persone e merci». Gb aumenti delle tariffe autostradali, per ora non riguardano la rete gestita da Autostrade per l'Itaba, la più grande concessionaria autostradale titolare del 510Zo della rete a pedaggio per un totale di 2854 chilometri, perché un decreto legge approvato aba vigiba di Natale proroga a fine gennaio le tariffe in vigore lo scorso anno. Fino a quando cioè il Cipe prenderà una decisione: un aumento medio di due punti percentuab ogni dodici mesi per i prossimi dieci anni. Pedaggi bloccati ancora per qualche settimana allora anche per i vabchi del Gran San Bernardo e del Monte Bianco. Nessuna ritocco invece al Frejus dove però l'ultimo aumento risale al primo novembre scorso, quando la tariffa andata e ritomo era passata da 35 a 35,90 euro. (r. e. s.l Entro la fine di questo mese, il governo è chiamato a prendere una decisione anche su ^Airtostrade per l'Italia» che deve coprire cinque miliardi di euro di investimenti nei prossimi dieci anni IL RINCARO AL CASELLO ■ROMA-L'AQUILA -1-21,7^0 HMILANO-TORINO 44.60Zo i NAPOLI-SALERMO 4,9^0 ■AUTOSTRADA DEI FIORI -fi .6^0 •TORINO-AOSTA 4-6,5^0 "VENEZIA-TRIESTE *1,26^0 •TORINO- SAVONA -hSfi^Q "TORINO - PIACENZA -*-0,9O7o ■VENEZIA - PADOVA ^5 4y0 m PADOVA .|RESCIA ^0,89oZo

Persone citate: Fabrizio Palenzona, Palenzona