Voli europei e tanti debiti di Gianni Martini

Voli europei e tanti debiti CUNEO Voli europei e tanti debiti Quaglia propone: un euro per ogni abitante Gianni Martini LEVALDIGI E' un'ambizione che inizia negh Anni Cinquanta quella che ha portato la provincia di Cuneo ad avere il secondo maggior aeroporto del Piemonte, dopo Caselle: LevalcGgi. Tre voh di linea qujjtidiani con Roma, imo con Strasburgo, oltre ai tràsfalimenti della squadra del Torino Calcio e voh dirottati da altri scali, per un totale di 45 mila passeggeri nél^. 2003, e lavoro per 50 persone. Ambizione che è diventata realtà quella dei cuneesi, ma che si scontra con i problemi economici tanto che, con la fine dell'anno, la società di gestione dello scalo aeroportuale «Geac» ha rischiato il fallimento: 13 mihoni di euro di debiti accumulati a fronte di un capitale versato dagli azionisti di 10 mihoni. - Per risollevare le sorti dello scalo sono intervenuti tutti gh enti locah, garantendo ricapitalizzazioni per oltre due mihoni di euro. Ma non bastano e, se non interverrà la Regione e i privati, i libri contabili rischiano di finire in tribunale. Lo sa bene il presidente della Provincia Giovanni Ouaglia che da un lato ha tirato le fila degh azionisti pubblici, dah'altra ha lanciato una proposta ai sindaci dei 250 Comuni della «Granda»: «Se davvero crediamo che l'aeroporto di Levaldigi sia utile, tutti devono impegnarsi, anche economicamente. 11 segnale concreto dev'essere il versamento di un euro per ogni abitante». Ovvero 500 mila euro all'anno, una boccata d'ossigeno preziosa per la gestione dello scalo, ma comunque insufficiente visto che tenere i voh di linea per l'aeroporto è un costo. La Società olandese che mettere a disposizione gli aerei pretende il pagamento anticipato, e poco le importa se i mezzi volano pieni o vuoti. Il pareggio per il volo con Roma si otterrebbe con 45 mila passaggerri annui, impensabile per il volo di linea con Strasburgo. Il bighetto di andata e ritomo, senza sconti, costa 250 euro per Roma, 500 per Strasburgo. La soluzione, sulla quale puntano Provincia e Regione, è di creare un «sistema aeroportuale piemontese», gestito da ima stessa società, nel quale Levaldigi sarebbe un importante tassello. La pista dello scalo di Levaldigi in provincia di Cuneo

Persone citate: Granda

Luoghi citati: Cuneo, Piemonte, Roma, Strasburgo