Il Piemonte orientale ha «fame di voli» e chiede l'aeroporto

Il Piemonte orientale ha «fame di voli» e chiede l'aeroporto LE STRUTTURE ESISTENTI NON BASTANO DA SOLE A SODDISFARE LE RICHIESTE Il Piemonte orientale ha «fame di voli» e chiede l'aeroporto Il presidente del Consiglio regionale: «E' ormai arrivato il tempo di trasformare una parte della base di Cameri e di utilizzarla come nuova pista per gli aerotaxi e per gli altri velivoli privati» Gianfranco Quaglia NOVARA Il Piemonte ha fame di voli, anzi di aeroporti. Potrebbe sembrare un paradosso e un controsenso, dopo le accese polemiche degli ultimi anni suU'impatto ambientale nella fascia tra il Novarese e la Lombardia, innescate dalle rotte degli aerei in decollo e in atterraggio da e sulle piste di Malpensa 2000. Statistica alla mano e tendenze dicono, invece, che ai piemontesi non è sufficiente l'offerta dei due più grandi europorti regionali, quelli di Torino Caselle e Levaldigi nel Cuneese. E non basterebbe neppure Malpensa a soddisfare la richiesta che arriva da imprenditori e appassionati del volo civile costretti dal Novarese e dalla zona dei laghi a «emigrare» in altre province per trovare una pista: a Vergiate (Varese), nell'aviosuperficie di Masera (fra i monti dell'Ossola), oppure a Vercelli, Biella, Casale Monferrato. Novara, secondo polo del Piemonte orientale, non dispone di un suo aeroporto civile e non è ancora riuscita a «metabolizzare» l'effetto Malpensa: in bilico tra il desiderio di beneficiare delle ricadute positive (comunicazioni e sviluppo economico) e timorosa di doverne subire i contraccolpi ambientali (la lotta dei comitati contro lo scalo e la sua terza pista è ormai storica). A scéndere in campo per rivendicare l'urgenza di dotare il Piemonte nord-orientale di un suo piccolo aeroporto, adesso è Roberto Cota (Lega Nord), novarese, presidente del Consiglio regionale del Piemonte. Obiettivo: l'aeroporto militare di Cameri, sino a pochi anni fa base del 53" Stormo e oggi adibito a Centro europeo manutenzione dei «Tornado». «Parte di questa vasta area - dice Cota - potrebbe essere utilizzata per scopi civili, la scelta verrebbe incontro alle numerose richieste di tutti coloro che possiedono il brevetto e anche di quelli che si affidano ad aerei privati per spostamenti di breve percorrenza. Il progetto è visto in modo favorevole anche dalle autorità militari, è venuto il momento di insistere e perfezio~ are il progetto. La struttura è già esistente, le piste ci sono e praticamente sono inutilizate. Secondo un'analisi di massima la spesa oscillava, qualche anno fa, tra uno e due miliardi di vecchie lire. Insomma, un investimento abbordabile per qualsiasi società di gestione che dovrebbe essere costituita tra Provincia, Regione, Comune e gruppo di imprenditori. La struttura darebbe sfogo al traffico di aerotaxi e si integrerebbe con gh altri aeroporto piemontesi, così come oggi Malpensa si integra con Torino Caselle, Orio al Serio, Brescia e Linate». Parere favorevole degli organi militari locah era arrivato tre anni fa quando la Provincia di Novara sollecitò l'Aeroclub di Biella a presentare uno studio per Cameri. Il presidente Maurizio Pagani: «Noi eravamo stati i primi a proporre il progetto, consapevoli dell'esigenza e che esistono tutti i presupposti e un bacino d'utenza abbastanza ampio per avvalorare la presenza di un aeroporto civile: oltre a Novara, tutta la zona lombarda sino a Varese, Milano e in Piemonte sino a VerceUi. Oltretutto Cameri dispone dei sistemi di controllo più avanzati e sarebbe un delitto non utilizzare o lasciare inoperosa una struttura di tale completeza. Insomma, dove un tempo sfrecciavano gli FI04 e poi i Tornado, adesso potrebbero benissimo decollare gh '.'Executive" e altri velivoli privati che oggi partono da Linate. A nostro avviso la presenza del traffico privato è praticamente incompatibile con quello pubblico e questo dovrebbe far riflettere e spingere gh organi competenti ad assumere ima decisione a favore di Cameri-Novara». Molti imprenditori titolari di brevetto e appassionati sono dovuti emigrare in altre province o in Lombardia per usufruire dei servizi Uno studio proposto tre anni fa dalla Provincia di Novara aveva avuto il via libera dagli organi militari: oggi lo scalo è diventato un centro manutenzione Cota, presidente del Consiglio Regionale Un velìvolo da turismo a Cameri durante una recente manifestazione

Persone citate: Cota, Gianfranco Quaglia, Masera, Maurizio Pagani, Novarese, Roberto Cota