Il bilancio deila notte di follia: quindici feriti

Il bilancio deila notte di follia: quindici feriti Il bilancio deila notte di follia: quindici feriti Il più grave è una ragazza di Alpette che ha avuto la mano dilaniata da un petardo A Torino, in città, molti i feriti ma, per fortuna, nessuno grave per i «botti» di Capodanno. Solo un uomo, per l'esplosione di un raudo, s'è ustionato a una mano e ha dovuto ricorrere alle cure dei medici del pronto soccorso delle Molinette. I sanitari del 118 hanno dovuto impegnarsi a fondo, nel Capodanno 2003, per le risse, i litigi familiari, gli incidenti provocati da un ecces sivo consumo di alcol. Uno dei primi interventi, poco dopo le 24, è avvenuto in piazza della Repubbhca, dopo uno scontro a colpi di bottiglia, tra extracomunitari ubriachi. Due i feriti bevi, gli altri sono riusciti ad eclissarsi prima dell'arrivo delle volanti. Ad innescare la rissa, la decisione di un barista di allontanare i clienti un po' troppo entusiasti della serata di fine anno. Invece, intomo all'I, in un caseggiato di corso Palermo, lite furibonda tra due nuclei familiari. Colpa di un petardo finito per errore sul balcone del vicino. Infine poliziotti e carabinieri sono dovuti intervenire più volte per tentare di evitare danni vandalici da parte di gruppi di teppisti scatenati. In- cendiati numerosi cassonetti e distrutti gli arredi di parchi e giardini cittadini. Infine una serie di interventi nei locah da ballo. Sovraffollamento e alcol hanno provocato qualche tensione sfociata in rissa. Ma per la polizia, tutto sommato, è stato un Capodanno abbastanza tranquillo. Anche in provincia il bilancio finale non è stato parti¬ colarmente grave. L'episodio più serio è accaduto in Canavese, dove una ragazza ha rischiato di perdere la mano sinistra dopo aver raccolto da terra un grosso petardo che poi è esploso all'improvviso. Probabilmente l'ordigno era difettoso: la miccia era stata accesa ma il «botto» non si era attivato, si è incendiato alcuni secondi dopo, quando sembrava ormai innocuo. Valentina Goglio, 17 anni, residente in via Pozzo numero 4, ad Alpette ha trascorso la notte di Capodanno in ospedale, prima a Ivrea, poi al Cto, dove è stata sottoposta ad un delicato intervento chirurgico, necessario per ricostruire parte della mano sinistra danneggiata dall' esplosione. Per lei la prognosi è di una quarantina di giorni. Era a San Giorgio, a casa di amici, quando il fatto è accaduto. Allo scoccare della mezzanotte, con la festa che impazzava, le bottiglie di spumante stappate a ripetizione, qualcuno ha dato il via ai fuochi pirotecnici. Uno spettacolo che non manca mai la notte tra il 31 e il primo, ma che spesso causa feriti. La ragazza ha raccolto da terra un petardo esploso solo parzialmente, appena lo ha avuto in mano il razzo si è incendiato causandole profonde ferite a quasi tutte le dita della mano smistra. Con un'autoambulanza è stata prima portata al Pronto Soccorso di Cuorgnè e da qui dirottata immediatamente a Ivrea. Le condizioni della mano sono apparse subito gravi, così i medici hanno disposto il trasferimento al Cto, dove c'è un centro speciahzzato per tran-, mi di questo genere. «Ho raccolto un petardo da terra - ha raccontato la ragazza ai dottori che la medicavano - pensavo fosse già esploso invece non era così, ho sentito un dolore lancinante alla mano, poi ho visto il sangue...». Una volta uscita dal¬ la sala medica la ragazza ha confessato: «Non giocherò mai più in vita mia con i petardi. Lo giuro». A Chianocco, s'è sfiorata la tragedia per un colpo di pistola sparato durante i festeggiamenti di fine anno. Per fortuna non ci sono stati feriti. La casa raggiunta da un proiettile di pistola era vuota perché i proprietari erano andati a festeg- giare in casa di amici. «Quando siamo tornati a casa abbiamo trovato un proiettile calibro 6,35 sul pavimento del bagno)^, ha affermato nella sua denuncia ai carabinieri, Ermido O., 46 anni, residente a Chianocco in via Ivol, una zona residenziale con diverse villette separate dalle strade di comunicazione da dove potrebbe essere partito il colpo di pistola. Il proiettile ha bucato il montante in legno della finestra del bagno dell'abitazione dove ha perso velocità ed è infine caduto sul pavimento. Sono in corso indagini da parte dei carabinieri di Bussoleno per verificare se residenti della zona possano aver sparato cqn una pistola magari regolarmente denunciata. Sempre a Chianocco, questa volta in frazione San Antonino, alcuni petardi accesi da ignoti per festeggiare l'arrivo del nuovo anno hanno causato un principio di incendio ad una finestra della locale Bocciofila. L'intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Susa ha però spento le fiamme evitando che interessassero l'interno del loca* le pubblico. Anche l'altra sera i tradizionali botti di Capodanno hanno fatto vittime Nei petardi inesplosi e nei fuochi d'artificio «fai da te» i maggiori rischi

Persone citate: Valentina Goglio