«Parmalat? Una grande associazione a delinquere»

«Parmalat? Una grande associazione a delinquere» FERMATI ANCHE TONNA E DEL SOLDATO. BONICI ANCORA LATITANTE: «TORNO DAL VENEZUELA APPENA TROVO POSTO SULL'AEREO». OGGI GLI INTERROGATORI «Parmalat? Una grande associazione a delinquere» Ecco le accuse della Procura contro gli altri 8 manager e consulenti arrestati PARMA Dopo dodici giorni la procura di Parma ha accelerato i tempi, e quasi a sorpresa alla vigiha di Capodanno gh uomini della Guardia di Finanza di Bologna hanno eseguito 7 ordini di cattura emessi dal gip Pietro Rogato nei confronti di amministratori, dirigenti e contabili deUa Parmalat. Un altro mandato (per calunnia) è arrivato ancora a Cahsto Tanzi, già in carcere a San Vittore dalla sera del 27 dicembre. Un altro ancora, invece, non è stato eseguito perché Giovanni Sonici, presidente della Parmalat Venezuela, si trova all'estero. In Procura, per tutta la giornata, gran via vai di finanzieri e testimoni tra cui il presidente del Sanpaolo Imi Rainer Masera (ascoltato come persona informata dei fatti) ed un rappresentante della Sec, la Consob americana che ha denunciato Parmalat per truffa. A Parma le Fiamme Gialle hanno arrestato gh ex direttori finanziari Fausto Tonna e Luciano Del Soldato e i contabili Claudio Pessina e Gianfranco Bocchi, tutti detenuti nella città ducale. A Milano invece sono stati fermati i revisori dei conti della società Grant Thornton, il presidente Lorenzo Penca e il partner Maurizio Bianchi (quest'ultimo in carcere a Como) e l'avvocato Giampaolo Zini, Penca si è costituito aspettando nello studio del suo legale l'arrivo degh uomini della Guardia di Finanza. Anche Zini è stato arrestato nell'ufficio del suo avvocato: stava preparando un memoriale, ha lasciato detto. Per tutti e 9 gh indagati, l'accusa parla di associazione a delinquere, bancarotta documentata e fraudolenta, falso in bilancio. L'avvocato Giampaolo Zini è anche accusato assieme a Tanzi di calunnia verso Lehman Brothers, perché i due hanno incolpato, in altrettanti esposti alla Consob il 24 marzo e il 5 giugno, «persone operanti all'intemo di Lehman Brothers di aggiotaggio in danno aUa. Parmalat Finanziaria spa, «.pendole innocenti», come dice l'ordinanza di custodia, 23 pagine firmate dal gip di Parma, Pietro Rogato. Tonna, Pessina, Bocchi e Bonici «hanno dimostrato di non avere nessuna remora a compiere quanto loro richiesto», e tutti avrebbero avuto «condotte indicative di una elevata capacità a delinquere». Inoltre, viene sostenuto nell'ordinanza, potrebbero fuggire dall'Italia «perché dispongono di consistenti mezzi finanziari anche depositati su conti esteri». Per questo si sarebbero resi necessari i mandati di cattura. Giovanni Bonici, il presidente deUa Parmalat Venezuela, non si sa bene dove sia, qualcuno dice negli Usa, altri a Caracas. Il suo avvocato, Antonino Tuccari, sostiene solo che è ancora all'estero, ma sta rientrando. Dice Tuccari che era stato già sentito dagh inquirenti il 22 dicembre e «aveva esaurientemente risposto a tutte le domande. Alla fine aveva fatto presente che partiva per le vacanze in Itaha e che poi avrebbe dovuto tornare al suo posto di lavoro, in Venezuela, e nessun problema era stato soUevato da chi lo interrogava». Adesso tornerà appena possibile, aggiunge il legale: «Solo che non ha ancora trovato posto in aereo». Aspettando Bonici, oggi partono subito gh interrogatori. Questa mattina nel carcere di Parma saranno interrogati gh ex direttori finanziari Torma e Del Soldato. Al pomeriggio toccherà a Boccili e Pessina, accusati fra l'altro di aver distrutto le prove conservate nei computer dell'azienda e di aver falsificato dei documenti, sempre su ordine di Tonna. Per Bianchi e Penca, i due della Grant Thornton che avrebbero revisionato bilanci falsi e suggerì-, to la nascita della Bonlat dove dirottare i soldi che non esisteva¬ no, il gip ha fatto richiesta di rogatoria per farh ascoltare da un magistrato di Milano. Mentre l'indagine va avanti e si sviluppa di qua e di là dell'Oceano, anche alla ricerca del tesoro che i responsabili del crack avrebbero nascosto chissà dove, a Parma il commissario straordinario Enrico Sondi, che oggi incontrerà i sindacati, potrebbe essere vicino alla prima dismis¬ sione del gruppo di CoUecchio. Si tratterebbe della società di cai- ciò, considerata non rilevante per il core business dell'azienda. Si parla di Arrigo Sacchi, l'ex et della nazionale e ex dirigente del Parma come «garante» dell'epe- razione. In un ruolo di intermediario si starebbe muovendo il presidente deU'Unione industriale. Marco Rosi. Per i nomi dei possibili acquirenti si fanno quel¬ li di Barilla (ma loro hanno sempre negato qualsiasi interesse per il mondo del calcio), deh' impresario edile Pizzarotti e del Consorzio Prosciutto di Parma. Oggi, invece, torneranno a CoUecchio, in via Oreste Grassi, gh uomini deUa Guardia di Finanza, sempre aUa ricerca di qualche traccia che possa portare gh inquirenti al misterioso tesoro, che potrebbe in qualche modo aUeviare la drammatica posizione deUa Parmalat. Ieri, invece, sono andati a perquisire la sede deUa Hit, società coUegata a Parmatour, la madre del turismo targato Tanzi. Hanno trovato i computer accesi e gh armadi e i cassetti tutti svuotati e in disordine come se qualcuno avesse in fretta e furia portato via carte e documenti preziosi. Un altro brutto segnale. [p. s.] Gli ex direttori finanziari del gruppo Parmalat Fausto Tonna e Luciano Del Soldato