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«Sveglia Toro, adesso sarà ancora più dura» di Roberto Condio

«Sveglia Toro, adesso sarà ancora più dura» MIGNANI E RUBINO IN ARRIVO DA SIENA A FINE SETTIMANA «Sveglia Toro, adesso sarà ancora più dura» Sorrentino avverte: «Il mercato farà aumentare la concorrenza e noi non potremo sbagliare con Treviso, Fiorentina e Messina» Roberto Condio TORINO Dopo le vacanze, gli straordinari per ripartire col piede giusto, il 6 gennaio a Treviso. Due allenamenti domenica, tre ore consecutive ieri, un altro «doppio» oggi (giorno del rientro in gruppo di Femandez, Franco e Qsmanovski, stranieri che hanno goduto di due giorni di permesso in più) e una seduta mattutina domani con appendice finale di brindisi e auguri prima della pausa strettamente limitata a Capodanno. Il Toro lavora sodo per ritrovare tono atletico, serenità e fiducia, tutta ròba fondamentale, smarrita strada facendo. Su venti partite di B, i granata ne hanno vinte otto. Quattro, jjerò, nelle prime cinque. Il trend, quindi, è in desolante calo: fra l'altro, tre soli punti (e zero successi) negli ultimi quattro match. Rispetto alle sfide che hanno chiuso tristemente il 2003, però, questo che ha ripreso a sudare è un Toro diverso. Non ha più Vergassola, non ha ancora i convalescenti Mandelh (lomhosciatalgia) e Conticchio (guai al retto addominale), ma ha ritrovato Finga, Walem, Castellini, tre che ricoprivano un ruolo-chiave nel progetto originario di Ezio Rossi, e forse pure il figliol prodigo Tiribocchi. Inoltre, fra venerdì e sabato (primi giorni ufficiali di mercato) al 990Zo avrà da Siena, in prestito fino a giugno, la coppia individuata come contropartita teemea del «fuggitivo» Vergassola: il difensore centrale Michele Mìgnani e l'attaccante Raffaele Rubino. «Con calma, ma si farà. Ho visto risolversi situazioni ben più intricate di questa», assicura il ds toscano Nelso Ricci. L'accordo fra i club c'è, manca solo l'ok del trentunenne capitano bianconero che, per rinunciare alla serie A appena conquistata e a una piazza che è sua dal 1996 (fatta salva una brevissima parentesi a Castel di Sangro), chiede qualche soldino subito e garanzie per il futuro. Il Toro dice che la faccenda riguarda solo il Siena, il Siena coinvolge anche il Toro. Si arriverà comunque a un accordo, anche perché l'interesse è di tutti. Rossi potrebbe quindi avere i due ex bianconeri a disposizione già per Treviso, anche se Rubino ieri ha saltato il primo allenamento post-natalizio a causa di qualche linea di febbre. L'assenza di Mandelh, «gemello» a guardia di un bunker che nella scorsa stagione fu tra le armi vincenti della squadra di Papadopulo, rende però improbabile l'immediato lancio di Mignani. Con il tandem Mandelli-Mignani piazzato in mezzo alla difesa, il Siena è salito in A subendo 26 reti in 38 partite. Per la cronaca, questo Toro ne ha già incassate 21 in 20 match. Chi dovrebbe beneficiare maggiormente del ricostituirsi dell'affiatatissima coppia è Stefano Sorrentino. Il numero 1 granata, però, preferisce non sbilanciarsi: «Come potrei? Anche se il mio periodo più brutto è passato da un pezzo, io continuo a leggere nomi di portieri in arrivo al Toro. La cosa, comunque, non mi spaventa proprio. Ho fatto tanto per arrivare fin qui e non ho alcuna intenzione di mollare». Di mercato, però, bisogna parlare, non fosse altro perché questo è il periodo giusto. E allora Sorrentino assicura: «Siamo già molto com¬ petitivi, a prescindere da chi potrà arrivare e anche pesando la perdita di Vergassola che alla lunga potrebbe farsi sentire. Finora abbiamo avuto troppi alti e bassi ma l'importante è stare calmi, pensare che ci sono ancora 26 giornate e che noi dovremo essere fra le prime 5 il 12 giugno». Un obiettivo che, considerate l'attuale 8a posi¬ zione granata e la campagna acquisti delle big che stanno dietro, potrebbe complicarsi. «Sarà ancora più dura, anche se finora i botti li ha fatti solo la Fiorentina: se ingranano, i viola possono davvero diventare rivali tosti. I grandi nomi, però, non possono bastare. Ce ne siamo accorti noi l'anno scorso: sulla carta avevamo una rosa non certo inferiore a molte altre eppure siamo entrati nella storia con una serie di record negativi che sarà impossibile dimenticare. Tutti, in questo 2003, abbiamo sbaghato. Ma il lavoro alla fine paga. E noi stiamo lavorando bene, più che mai adesso, dopo una sosta preziosa per ricaricare testa e gambe». I frutti li verificheremo presto, con un finale di andata che proporrà nell'ordine un Treviso in buona salute, una Fiorentina verosimilmente rilanciata da un mercato rivoluzionario e un Messina in orbita-serie A che con Mutti ha perso una partita su 13. «È un filotto difficile ma che ci può dare la possibilità di fare il salto mancato contro Triestina, Piacenza e Livorno - commenta Sorrentino -. Bisogna ripartire bene, non abbiamo alternative. Non voghe nemmeno pensare a un altro scivolone a Treviso». Il giorno della Befana, in Veneto, potrebbe esserci di nuovo anche Tuibocchi. Il portiere conferma: «Gli ho parlato e ho anche letto i suoi nuovi propositi. Anche a lui ha giovato la pausa. Ha ritrovato serenità, l'ho visto bene in questi giorni: credo proprio che resti con noi. Se ci regala 20 gol e poi se ne va a giugno, a me sta benissimo». portiere vede ancora Tiribocchi in granata «Resta, l'ho sentito più sereno. Ci regali 20 gol poi a giugno vada pure» T«spStil csisimqMsmscrsmropfiltLB Stefano Sorrentino ha superato il periodo buio di metà andata