«lo taxista? Eppure non ho la patente» di Simonetta Robiony

«lo taxista? Eppure non ho la patente» STEFANIA SANDRELLI TORNA IN TV CON LA FICTION «lo taxista? Eppure non ho la patente» Simonetta Robiony ROMA Incredibile Sandrelli. Con cento film alle spalle, la stima dei più grandi autori di cinema, una bellezza serena non sciupata dal tempo, e poi amori, compagni, figli, nipoti, riesce ancora a mettere tutto il suo impegno professionale ed umano in una fiction televi'T'a come se fosse un'attrice alle prime armi. «È vero. Non posso interpretare un personaggio se non trovo qualcosa dentro di me che me lo renda familiare. È la mia tecnica, la uso da quando ho cominciato a fare cinema. A tutti dò qualcosa di mio: desideri, passioni, sogni, protervia, violenza. E poi, una volta che mi sono impossessata del personaggio, mi lascio andare alla storia. È il mio metodo. Non ne conosco altri». La storia questa volta è quella della «Tassista», quattro puntate in onda su Raiuno, alla domenica, dal 4 gennaio, nate da una idea di Laura Toscano e dirette da Sanchez con un bel gruppo di attori, spesso teatrali, tra cui Andrea Giordana, Valeria Valeri, Riccardo Garrone, Emilio Bonucci, Giovanni Parodi.Paola-Tiziana Crociani e i giovani Bianca Guaccero, Federica Citarella, Ruben Rigillo. Una commedia per signore, si sarebbe definita un tempo «La tassista», un racconto lieve, senza tragedie incombenti o passioni lancinanti, condotto sul doppio binario della vita familiare e di quella di lavoro, con molti spunti per sorridere e qualcuno, ma pochi, per commuoversi. Stefania Sandrelli è una sarta con due figlie rimasta vedova di un marito tassista, costretta, perla chiusura della sua ditta, a mettersi alla guida del vecchio taxi di famiglia e ad entrare in una cooperativa romana di «tassinari». Andrea Giordana, tassista separato e con un figlio, è l'uomo che si legherà a lei. Valeria Valeri è la madre chiamata a darle una mano. Bianca Guaccero è la figha grande innamorata del suo professore d'università, Federica Citarella la piccola, impegnatissima nello sport per non pensare alla difficile adolescenza. Giordana ha definito queste quattro puntate che potrebbero però diventare in seguito otto, «un acquerello» per la deheatezza dei colori con cui sono state tratteggiate. La Sandrelli una «fiction inedita» per la cura degli attori e la libertà avuta nell'improwisare sul set,in questa estate caldissima dove per trovare la concentrazione ci si doveva affidare ai legami affettivi e personali. «Di me questo personaggio ha l'attaccamento alla famiglia», spiega Stefania Sandrelli. «Come me, è costretta a passare molte ore lontana da casa ed è afflitta dai soliti sensi di colpa comuni a tante di noi. Però è concreta, positiva e sa risolvere le questioni con polso fermo e grande deheatezza». Una storia educativa, la vostra? «No, un racconto divertente da cui potrebbe venir anche fuori che gh uomini sono esseri meravigliosi di cui le donne, però, possono fare a meno. Mi piacerebbe che il pubblico maschile della domenica sera Stefania Sand lasciasse, per una volta, la partita e seguisse questo racconto: ne ricaverebbe qualcosa». Non è un personaggio un po' troppo tradizionale, il suo? «Se lo fosse stato.non avrei potuto interpretarlo. Io sto sempre dalla parte di chi trasgredisce un tantino le regole, perché anch'io sono istintivamente così. Non dimenticate che sono stata una ragazza-madre, ma ho vissuto anche quel ruolo con estrema naturalezza». Come ha fatto a guidare il suo taxi lei che non ha la patente? «Cominciamo dal principio: io so guidare e guido benissimo. Ma non ho la patente e quindi non posso andare per strada. Quando allattavo mio figlio Vito ho preso le lezioni di guida fino all'ultimo perché abitavo al Labaro e una macchina mi serviva. Poi mi offrirono un film e non ho avuto tempo per dare l'esame. Comunque, anche se in molte scene hanno usato una controfigura, con questa storia sfato il proverbio che recita "donna al volante pericolo costante" non provocando quasi mai incidenti». Le è dispiaciuto rivedere «Il maresciallo Rocca» senza di lei? «Un po'. Ma mi sono consolata subito: con Gigi Proietti siamo di nuovo marito "e moglie in "Mai storie d'amore in cucina", una fiction su sesso e cibo girata in Spagna a settembre». Una come lei che fa tanta tv, quale tv guarda la sera, a casa? «Mai i film: non li sopporto sul piccolo schermo. Guardo i telegiornali e l'informazione. E cerco programmi che mi insegnino ciò che non conosco, ma ne trovo pochi». Che cosa le manca oggi in tv? «I fratelli Guzzanti e la satira intelhgente. Mi consolo con "Scherzi a parte" perché mi piace ridere». «Guido bene lo stesso Mi dispiace non essere più la moglie di Proietti ma tanto con lui ci torno» Stefania Sandrelli con Andrea Giordana: tassisti

Luoghi citati: Roma, Spagna