Il gabbiano del Sud ha spiccato il volo

Il gabbiano del Sud ha spiccato il volo UNA CARRIERA INIZIATA A 13 ANNI, MALGRADO LE PAURE DELLA MAMMA Il gabbiano del Sud ha spiccato il volo Dal padre Carmelo imparò la sofferenza e il sacrificio, poi Vitaly Petrov, il tecnico del campione ucraino Sergei Bubka, lo portò a sfidare il cielo Il passaggio da Siracusa a Formia e l'importanza della fidanzata Maria La storia Giorgio Barfaeris AVEVA da poco compiuto 18 anni quando, nel 1997, scelse di trasferirsi a Formia ripercorrendo il cammino di un altro grande atleta meridionale, il pugliese Pietro Paolo Mennea da Barletta. Lui, Giuseppe Gibilisco, siciliano della bella Siracusa, seguì l'ispirazione spinto dalla determinazione ereditata dal padre Carmelo, caipentiere che usciva all' alba di casa per fare ritomo a notte fonda, svuotato di ogni energia dal duro lavoro ma consapevole di aver fatto fino in fondo, e senz'altro anche qualcosa di più, il proprio dovere. L'esempio paterno ha insegnato a Beppe la caparbia risolutezza che occorre quando si vogliono raggiungere precisi obiettivi, nonostante i timori della madre che tremava al solo pensiero di quel figlio che, dello sport e dell'atletica, aveva scelto una delle specialità più pericolose, quel farsi catapultare verso il cielo da un'asta flessibile, poi volteggiare sopra un'asticella e tomare a terra finendo sui sacconi che, pur attutendo la caduta, non sono certo un letto di piume. Ammesso che al giovane Gibilisco, già a 16 anni campione italiano e primatista [con 5,05) della categoria Allievi, occorresse una motivazione in più per continuare a librarsi nell'aria secondo i dettami impartitigli dal suo primo maestro, Silvio Lentini, anche lui ex astista, a convincerlo che valeva la pena coltivare il sogno di essere un giorno qualcuno nell'atletica, ci pensò Vitaly Petrov, il mentore di Sergei Bubka, che dopo aver visto un filmato del ragazzo e aveme valutato da esperto le qualità, gli propose di trasferirsi a Formia dove avrebbe potuto seguirlo con continuità. La maturazione fu rapida, i risultati non tardarono anche se gli Europeijuniores di Lubiana '97 furono un fallimento. Pur tra i favoriti, Beppe mise insieme 3 ((nulli» alla misura d'entrata. Ma l'anno successivo si sarebbe rifatto con il bronzo ai Mondiali Under 20 di Annecy, cui seguì un altro 30 posto agli Europei Under 23 del 2001 ad Amsterdam, mentre a livello assoluto fu decimo ai Giochi di Sydney (2000) e agli Europei di Monaco (2002) e quindi ottavo ai Mondiali indoor di Birmingham nel marzo 2003. «Senza gli insegnamenti di Petrov forse riuscirei a gestirmi, difficilmente a migliorarmi» dice Gibilisco. Fatto sta che con il trasferimento a Foiroia coinciso con il tesseramento per le Fiamme Gialle, tanto Siracusa, dov'è nato il 5 gennaio 1979, quanto Silvio Lentini, 3 primo allenatore, appartengono sempre più al passato: ricordo bello, ma fatalmente destinato a lasciare spazio alla nuova vita, quella che sta costmendo con Maria, studentessa in lingue all'Università di Napoli con la quale è fidanzato, e il cui nome ha gridato davanti alla telecamera dopo il trionfo di Parigi. Ma andiamo con ordine. Senz'altro per lui ha rappresentato una svolta il Golden Gala romano dello scorso anno quando, nel giro di mezz'ora, infiammò l'Olimpico con un doppio primato italiano: prima 5,77, due centimetri meglio di quanto era riuscito ad ottenere sei anni prima Fabio Pizzolato a Milano, quindi 5,82, misura che pur non risultando sufficiente per vincere la gara (il francese Mesnil arrivò a 5,92) contribuì a dare dignità nuova al record nazionale e ripagò l'atleta dei sacrifici fatti per arrivare fin lassù. Al punto che, facendosi prendere dall'entusiasmo, Beppe festeggiò con un paio di giri della pista in moto, con tanto di impennate, rivelando così ai presenti l'altra sua grande passione, appunto la motocicletta. Tra l'I 1 luglio, serata del Golden Gala, e il 28 agosto, serata della finale iridata del salto con l'asta ci sono 48 giorni che Gibilisco trascorse convincendosi sempre più di essere maturo per l'impresa, quella con la «i» maiuscola. E nello Stade de France, in una gara dai risvolti incredibili, altamente emotiva per chi l'ha vissuta dal vivo e altrettanto per chi l'ha seguita sul piccolo schermo scoprendo un italiano del quale ben pochi sapevano qualcosa, il ventiquattrenne siracusano ha costruito un successo da consumato giocatore di poker, con un riuscito quanto disperato tentativo quando l'asticeDa era salita a 5,80 e lui aveva già fallito due volte i 5,75. Dopo è diventato tutto facile: 5,85 alla prima prova e altrettanto il 5,90 che ha sancito, oltre al nuovo doppio primato italiano, il suo successo, arricchendo di un oro la storia dell' asta italiana, a livello assoluto legata a due soli nomi: Aldo Righi, bronzo degli Europei di Atene '69, e Renato Dionisi che dopo aver emulato il concittadino (entrambi di Riva del Garda) a Helsinki '71, fu primo ai campionati continentali indoor del 1973 a Rotterdam e ancora terzo in quelli del 1976 a Monaco. Un altro "gabbiano" nello spirito, questo Gibilisco. Come lo era Sergei Bubka, al quale si è ispirato scegliendo, a 13 anni, il salto con l'asta e dal quale ha ereditato l'allenatore. Proprio Bubka più volte ha pronosticato a Gibilisco un grande futuro, Drobabilmente riconoscendo nel siciiano, oltre a indubbie qualità tecniche, quello spirito indispensabile per farsi fiondare da un'asta verso il cielo e librarsi sempre più in alto alla ricerca dell'infinito, come Jonathan livingston. Appunto, il gabbiano raccontato da Richard Bach. L'ALBO D'ORO 197 8 Sara Simeon! (atletica) 1979PietroMennea (ailetica) 1980MaurizioDamilano (atletica) 1981DinoZoff (calcio) 1982 Giuseppe Saronni (oclismo) 1983 Alberto Cova (atletica) 1984 Francesco Moser (ciclismo) 19856.eC.Abbagnale (canottaggio) 1985 Moreno Argentin (cidismo) 1987 Francesco Panetta (atletica) 1988GelindoBordin (atletica) 1989 Giorgio Lamberti (nuoto) 1990SalvatoreAntibo (atletica) 1991 Gianni Bugno (ciclismo) 1992 Alberto Tomba (sci) 1993 Jury Chechl (ginnaslica) 1994ManuelaDiCenta (so) 1995 Silvio Fauner (sd) 1996MassimilianoBiaggi (moto) 1997 Deborah Compagnoni (so) 1998 Marco Pantani (ciclismo) 1999 Fabrizio Mori (atletica) 2000DomenicoFioravanti (nuoto) 2001 Valentino Rossi (moto) 2002StefaniaBelmondo (sci) 2003 Giuseppe Glbilisco (atletica) Giuseppe Gibilisco ha appena conquistato la medaglia d'oro nel salto con l'asta ai Mondiali di Parigi ed esulta lungo la pista di atletica dello Stade de France, indossando un curioso cappello tricolore L'azzurro mostra felice l'oro mondiale pagine a cura di GIORGIO VIBERTI