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Progetto di Blair I tifosi salveranno il calcio inglese Progetto di Blair I tifosi salveranno il calcio inglese LONDRA Tifosi, fatevi avanti. La partecipazione diretta nella conduzione delle società calcistiche dei fans finora relegati sugli spalti è al centro del dibattito in Inghilterra, scossa dal crac di club grandi e piccoli. La novità è di questi giorni, il mondo del calcio britannico potrebbe essere oggetto di un profondo cambiamento nei prossimi mesi. Il premier Tony Blair sta infatti aspettando i risultati di un'inchiesta avviata per cercare ima soluzione alle crescenti situazioni di difficoltà finanziaria che stanno colpendo i club calcistici a tutti i livelli. Uno degli obiettivi primari sarebbe quello di rendere più trasparenti le finanze delle società calcistiche e di impedire loro di indebitarsi oltre limiti ragionevoli. Il cancelhere dello scacchiere Gordon Brown ed il ministro per la cultura e lo sport Tessa Jowell sono in attesa di avere le indicazioni dal gruppo che studiando la situazione, ma sembra comunque che al centro dell'iniziativa potrebbero esserci le associazioni dei tifosi che, trasformate in una sorta di fondazione, potrebbero intervenire a sostegno delle società in difficoltà. Il modello è già stato sperimentato con successo nel passato a Exeter, Chesterfield, York e Lincoln dove le tifoserie organizzate hanno preso la maggioranza delle azioni societarie. Di queste strutture ve ne sono già un centinaio in tutta la Gran Bretagna, ma potrebbero diventare lo strumento su cui il governo punta per risolvere i casi di bancarotta o quelli nei quali la squadra rischia di sparire. Come sta accadendo al più antico club calcistico del mondo, il Notts County. L'ipotesi sarebbe quella di una organizzazione no profit e tendenzialmente a carattere cooperativo. Sarebbe allo studio anche una normativa fiscale per agevolare le future operazioni. Attualmente questi organismi, dei trust, sono trattati come strutture di tipo commerciale con la conseguenza che se i debiti crescono, impianti e campo sportivo vengono venduti, soprattutto per diventare centri della grande distribuzione.