Nelle feste di fine anno stravincono le bollicine dei vini made in Italy

Nelle feste di fine anno stravincono le bollicine dei vini made in Italy DA NATALE A SAN SILVESTRO VENDUTE 100 MILIONI DI BOTTIGLIE Nelle feste di fine anno stravincono le bollicine dei vini made in Italy Al primo posto c'è l'Asti, seguito dal Prosecco di Conegliano eValdobbiadene Il giro d'affari degli spumanti sale del 60Zo. Bene il mercato del metodo classico Gianpaolo Marra Il brindisi è sempre più made in Italy: per festeggiare Natale e il nuovo anno dal Piemonte alla Sicilia, ma anche all'estero, è lo spumante a dominare. Secondo Assoenologi in questi giorni in Italia si stapperanno 270 milioni di bottiglie di vini e spumanti e per questi ultimi si sfiora quota 100 milioni. Il giro d'affari per le bollicine, in questo periodo, è di 360 milioni dì euro. Una conferma di questo legame fra lo spumante e la festa. Non a caso oltre il 5007o degli spumanti italiani viene consumato nel periodo di fine anno. «L'Asti - dice Giuseppe Martelli, direttore di Assoenologi e presidente mondiale dell'associazione di categoria - fa la parte del leone con 20 milioni di bottiglie, seguito dal Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene con 18 milioni. Cifre che confermano la leadership degh spumanti itahani a denominazione d'origine. All'estero le bollicine made in Italy raggiungono quota 50 mihoni di bottighe». E le stime della Coldiretti indicano per gh spumanti nazionah un giro d'affari in crescita del 607o, mentre cala a 4 mihoni (-200Zo) il numero di bottighe di champagne. Le bottigle di bollicine made in Italy prodotte ogni anno sono 300 mihoni e l'Asti è lo spumante itahano più diffuso nel mondo: la sua dolce aromaticità, freschezza e fragranza lo rendono insostituibile con i tipici dolci del Natale. Gh spumanti secchi e quelli con metodo classico sono più indicati per aperitivi e per accompagnare un importante menù. «Le previsioni - spiega Ezio Pehssetti, direttore del consorzio di tutela dell'Asti - sono buone. Sul fronte dell'imbottigliamento si registra una crescita deh'8,2% con 5-6 milioni di bottighe in più rispetto a un anno fa. La produzione è di 72 milioni. Nel periodo delle feste l'Asti vede un consumo di quasi 20 mihoni di bottighe, seguito dal Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene con 16-17 mihoni. Il metodo classico si atte¬ sta sui 15 mihoni. Più della metà degh spiananti che verranno consumati in questi giorni sarà a denominazione d'origine. L'Asti vanta 30 mihoni di bottighe stappate nel mondo in occasione deUe festività di fine anno. A livello generale l'export ha raggiunto 50 milioni di bottighe. Il primo paese importatore è la Germania, seguito da Usa, Inghilterra, Giappone, Australia e Russia che sta diventando un mercato molto interessante. Un milione di bottighe di Asti sono destinate alla vendita in Francia». Da casa Gancia, che con l'acquisto del marchio Conte di Cavour è leader nazionale del settore (quota di mercato nel periodo natalizio del 18,40Zo) arrivano cifre positive: «Se le vendite del 2002 avevano segnato il record più alto degh ultimi dieci anni con 14.500.000 bottiglie di spumante vendute dice Lamberto Vaharino Gancia, presidente della holding Gancia spa cui fa capo la storica azienda fondata nel 1850 da Carlo Gancia - il 2003 annuncia di andare oltre ogni mighore aspettativa». L'acquisizione deUe sette etichette del marchio Conte di Cavour della Barbero 1891 spa avrà un ulteriore riflesso sull'andamento delle vendite. La previsione di fatturato è di 100 mihoni di euro. Protagonista indiscusso delle vendite è lo storico marchio Pinot di Pinot Gancia, insieme a Gran Reale e Asti Gancia. Anche Sergio Fava direttore commerciale della Martini Q- Rossi sottolinea l'andamento positivo del mercato: «Gh spumanti Martini stanno crescendo con percentuali tra il 5 e 100Zo, in particolare con Asti Martini e Riesling dell'Oltrepò Pavese, i due prodotti di punta della gamma. La nuova comunicazione con George Clooney, un forte piano promozionale e la grande attenzione per la qualità ci stanno assicurando un altro armo di crescita, dopo un quinquennio che ci ha visto raggiuii^ere la leadership del mercato. Le vendite all'estero sono ere- sciutedel 100Zo. Gh spumanti itahani non hanno nulla da invidiare a prodotti più affermati come gh Champagne. E' necessario puntare non solo sulla crescita dei volumi ma anche sul valore: spesso nel periodo natalizio si vedono spumanti di qualità in vendita a 2-3 euro, con danni di immagine per tutto il settore». L'annata positiva è sottolineata anche dal consorzio di tutela del Franciacorta. «Nel mercato nazionale del metodo classico a riférmentazione naturale in bottigha (consumo fermo da anni a 16 milioni) il Franciacorta - spiega Adriano Baffelli, direttore del Consorzio - conferma la sua capacità di crescita: con 4 milioni e 700 mila bottighe registra un incremento del 90Zo». Baffelli evidenzia l'inizio di un consumo più distribuito durante i vari mesi dell'anno e non concentrato principalmente iti occasione delle festività natahzie. «Segno che il nostro sforzo di comunicare un consumo a tutto pasto del Franciacorta - aggiunge - genera risultati positivi». Per gh spumanti il primo grande evento del 2004 sarà la Primavera del Prosecco: Altamarca, associazione di promozione dell'alta collina trevigiana del Prosecco doc, Coneghano Valddobbiadene, ricorda il debutto il 6 marzo con 15 mostre del vino che si terranno sul territorio fino a giugno. ■■m mh» fy,. ILBRINDISIIN CIFRE Bottiglie di spumante stappate tra Natale e Capodanno in Italia 100 milioni I più richiesti Asti Spumante (20 milioni di bottiglie) Prosecco '■/« J (18 milioni di bottiglie) ||||||g| Giro d'affari (nei perlodo) feM^i Esportazioni (nel perodo) (Previstoni fonteAssoenotogi) Giuseppe Martelli direttore di Assoenologi e presidente mondiale dell'associazione di categoria