Recuperate 80 mila borse fasulle di Eia. Lau.

Recuperate 80 mila borse fasulle OPERAZIONE DELLA GUARDIA DI FINANZA E TRE PERSONAGGI SOTTO INCHIESTA Recuperate 80 mila borse fasulle La difesa: è un equivoco, siamo vittime di concorrenza'sleale Produzione in Cina e Pakistan, transito «cartaceo» da Londra, consegna a Torino per la commercializzazione. Ottantamila ((pezzi» tra borse, asciugamani, valigie sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza: ((taroccati», per gli investigatori; ((prodotti senza l'autorizzazione finale del concessionario del marchio. E c'è una bella differenza» argomentano i personaggi finiti sott'inchiesta. I militari sono airivati prima del giudice civile Raffaella Bosco di Chivasso, che per altra strada era arrivato alla medesima conclusione. Nella vicenda sono coinvolti Giovanni Faranda, 41 anni, già in carcere per la bancarotta delle ditte ditte «Cocconi» e «Telema» di Settimo Torinese; Gioacchino Campanella, 53 anni, amministratore delegato della «Futura spa» di San Mauro Torinese; Rocco Saimare, 43 anni, di Bosconero, titolare della ((Futuroffice» con sede a Pianezza. Per loro, i reati ipotizzati dal pm Manuela Pedrctta sono di traffico di merce con il marchio contraffatto e tentata frode in commercio. Per gli investigatori della Compagnia ((Torino» della Guardia di Finanza, al centro di tutta la vicenda ci sarebbe proprio Campanella. Dopo aver avviato una trattativa con i concessionari del marchio «Navigare», aveva commissionato in Cina e Pakistan (dove vengono fabbricati gli oggetti di quel marchio) la produzione di 80 mila tra borse, asciugamani e accappatoi con la griffe marinara. Materiale destinato alla Shell per una promozione, ma rispedito al mittente appena saputo che non era originale. «Non è così, c'è una causa civile per concorrenza sleale intentata dalla "Futura" alle concessionarie italiane del marchio - spiega l'avvocato Luca Olivetti, legale dell'azienda -. "Futura" ha fatto le trattative con Shell, poi è stata scavalcata delle concessionarie del marchio. Ed è stata proprio "Futura ' a chiedere a Shell di rimandare la merce al mittente». Ancora; (("Futura" è vittima di questa situazione. C'era un accordo con le società depositarie del marchio "Navigare" per la produzione di quegli oggetti. E lo dimostra il carteggio legato all'invio dei campioni di prodotto ai concessionari del marchio "Navigare". Le pare che questo sia il comportamento di qualcuno che intende organizzare una truffa? Quando la trattativa con quelle concessionarie è saltata, a rimetterci è stata soltanto "Futura"». In più, le decine di mighaia di ((pezzi» prodotti «sono stati rimandati alla ditta londinese che aveva trattato la vendita, la "WT Marketing". C'è già un contenzioso con quell'azienda, per l'errore di consegna di quei materiali mai richiesti. Le fatture non sono state pagate, l'accordo era soltanto per i "campioni", qualche centinaio di oggetti». Faranda, poi, si sarebbe occupato di ((piazzare» la merce attraverso la ((Futuroffice» di Salmare. Ma è arrivata prima la Guardia di Finanza. . [eia. lau.]

Persone citate: Campanella, Cocconi, Faranda, Gioacchino Campanella, Giovanni Faranda, Luca Olivetti, Manuela Pedrctta, Raffaella Bosco, Rocco Saimare, Salmare