Spagna, tutti pazzi per Dona Letizia

Spagna, tutti pazzi per Dona Letizia TRA CINQUE MESI LE NOZZE TRA FELIPE DI BORBONE E LA GIORNALISTA Spagna, tutti pazzi per Dona Letizia regali più venduti? Libri e gadget sulla futura principessa Gian Antonio Orighì MADRID In Spagna, è un Natale all'insegna della «letiziamania». Mancano ancora cinque mesi alla «boda», alle nozze, tra la notissima e «plebeya» giornalista tv Dona Letizia Ortiz, 31 anni, con il principe ereditario Felipe de Borbón y Grecia, 35 anni, ma la futura moglie di «Felipe VI» è già protagonista indiscussa di regali e gadget. A cominciare dalla miliardaria (in euro) e popolarissima lotteria di Natale, che nella «Piel de Toro» è una vera e propria istituzione. Sia il numero 11103, la data dell'annuncio del fidanzamento, che il 22504, giorno della celebrazione del matrimonio, sono già introvabili. L'ultimo grido «monarchicamente corretto» è ingigantito dal fatto che dal 1906, quando si unirono i bisnonni di Felipe, il re Alfonso XIII de Borbón e la principessa inglese Victoria de Battemberg, la capitale non festeggia una «boda real». Sia il padre che il nonno del futuro «Felipe VI», infatti, si sposarono all'estero. E poi siamo sotto Natale, ed il business è il business. Nelle librerie è gettonatissimo «Tu seràs mi reina» («Tu sarai la mia regina»), il primo libro che ripercorre la vita di Dona Letizia. A cominciare dal suo nome italiano, frutto di un errore di ortografia commesso da un nostro connazionale impiegato nella anagrafe di Oviedo, ove nacque la anchor-woman, che scrisse nella lingua di Dante lo spagnolissimo «Leticia». Il campo dove la futura principessa spopola è quello gastronomico. E soprattutto nella sua regione natale, le Asturie. Il pasticciere Ataùlfo Vandés è stato il primo ad inventarsi un dolce con il nome della insigne concittadina, il biscotti «Letizia». Sono andati a ruba. Subito dopo è arrivato l'omonimo torrone, di cui anche i cugini iberici sono ghiottissimi, elaborato dal «Café de Vicente» di Villaviciosa. «Siamo stati presi d'assalto e non sappiamo come fare per far fronte alle richieste», assicura la signora Jacoba Alvarez, che ha già mandato alcuni dei suoi deliziosi manicaretti alla «Casa Real». A Logrono, stesso successo con una divertente torta elaborata dalla asturiana Emi Fuente, a base di limone, arancia, panna e cioccolato, con tanto di ritratto dei promessi sposi sopra. Costa otto euro ed anche qui è boom di vendite. La impresa catalana «Creaciones Doti», specializzata in ricordini per battesimi, prime comunioni e nozze, ha poi lanciato sul mercato una serie di gadget che riprendono la foto della giornalista. Ce n'è per tutti i gusti, e vanno fortissimo anche come regalini di Natale: portachiavi, cavatappi, boccali di birra, tappi, accendini. E posate e piatti d'argento cosi elaborati, che farebbero morire d'invidia persino un collezionista come il kaiser Francesco Giuseppe. Ma non solo i pasticceri che cercano di fare soldi a palate con il business dei gadget della «boda». Ad Oviedo, l'immobiliaria «Metrovacesa» ha sfornato, per vendere appartamenti da 1, 2, 3 4 stanze, giganteschi cartelloni pubblicitari che giocavano sul fatto che Felipe non ha mai avuto, nella sua vita, fidanzate ufficiah fino allo scorso novembre. Annunci a caratteri cubitali: «Persino il principe si sposa. E tu, cosa aspetti». Ma chi ha avuto l'idea più «milionariamente corretta» è stata un'altra immobiliare, la «Procamur», questa volta a Murcia, intestando un residence «Princesa Letizia». Certo che la posizione del nuovo edificio da vendere aiutava: l'indirizzo è avenida Re Juan Carlos, di fronte c'è il polideportivo «Principe Felipe». In appena un mese, benché tre stanze più servizi costassero 270 mila euro, «Procamur» ha venduto 40 dei 75 appartamenti disponibili. «Ci hanno chiamato persone da Madrid, Bilbao, Barcellona, interessatissimi a vivere nel nostro residence senza neanche averlo visto. Non solo: le banche fanno a pugni per finanziare gli appartamenti», assicura un suo dirigente. In tutta questa corsa air«Eldorado Letizia», mentre gli hotel madrileni hanno già chiuso a novembre le prenotazioni per la terza settimana di maggio, c'è persino chi ha già installato, nello strategico angolo tra le vie Bailén e Mayor, di fronte alla orrida cattedrale della Almudena ove convoleranno a nozze i fidanzati, una «Boutique Commemorativa». Il negozio, con una maxi foto dei promessi in vetrina, funzionerà da febbraio. E venderà tovaglie, bicchieri, tazze, piatti, pins. Anche un profumo, chiamato ovviamente come la futura principessa, ed acqueforti. «La mia boutique è unica nel suo genere: in Spagna non ci sono shop dedicati in esclusiva alla Casa Reale», gongola il proprietario Alberto Corazón. E, sopra di lui, gh inquilini fanno affari d'oro affittando alle tv le loro abitazioni per 6 mila euro cadauna. Alla lotteria di fine anno ricercatissimi i numeri che ricordano la data del fidanzamento e quella della cerimonia Va a ruba tutto ciò che porta il nome della sposa: dolci, gioielli, paccottiglia e persino appartamenti Boom per le agenzie matrimoniali «Si sposa il principe Tu che cosa aspetti?» Dona Letizia Ortiz con Felipe di Borbone

Luoghi citati: Barcellona, Bilbao, Grecia, Logrono, Madrid, Spagna