«Natale a casa per il bimbo comprato» di R. Cri.

«Natale a casa per il bimbo comprato» APPELLO PER IL PICCOLO ALBANESE: TOLTO Al «GENITORI» E DIVENUTO BALBUZIENTE «Natale a casa per il bimbo comprato» CATANZARO «Sarebbe opportuno che almeno per le feste natalizie il piccolo albanese ritorni dai genitori adottivi. A causa della sua brusca separazione dai coniugi catanzaresi, avvenuta il 28 settembre, il bambino, che è stato affidato a un istituto rebgioso, è diventato balbuziente e rischia anche di perdere la vista perchè malato. Fatelo tornare a casa, per Natale, prima che sia troppo tardi e i danni subiti, proprio per il trauma dovuto alla separa¬ zione, non diventino irreparabili». È l'appello del leader del Movimento diritti civili. Franco Corbelli, ai giudici del tribunale dei Minori di Catanzaro. I coniugi calabresi sono stati arrestati nei mesi scorsi, su provvedimento dei giudici del tribunale di Pescara, perchè accusati di aver acquistato il bambino da un'organizzazione criminale dei Balcani, in cambio di un televisore e di qualche migliaio di euro. Dopo alcuni giorni di detenzione i coniugi sono stati scarcerati mentre il bambino è stato affidato ad un istituto religioso. «Ho parlato al telefono aggiunge Corbelli - con Angelo Borelli e la moglie Iole, sono disperati. Mi hanno raccontato di essere preoccupati per le condizioni di salute del loro bambino che, a causa del forte trauma subito, è diventato balbuziente e ha iniziato ad avere problemi alla vista. Occorre per questo curarlo in un centro specializzato. Purtroppo, invece, il bambino continua a rimanere chiuso in una casa-acco¬ glienza. Viene accompagnato a scuola mezz'ora prima degb altri piccoli proprio per impedire che i coniugi Borelb possano incontrarlo». Il bambino, che ha otto anni, è vissuto per sei anni con i coniugi calabresi che «lo hanno assistito e curato - conclude Corbelli - come se fosse un figlio naturale. Ho più volte sollecitato i giudici del tribunale dei minori affinchè il bambino venisse nuovamente affidato ai genitori adottivi. Sono passati due mesi e non c'è stato alcun pronunciamento. Ora la situazione è diventata drammatica e riteniamo che almeno per le festività natalizie il bambino possa tornare nella casa dove ha vissuto fino a pochi mesi fa». [r. cri.]

Persone citate: Angelo Borelli, Franco Corbelli, Iole

Luoghi citati: Catanzaro, Pescara