Asia e Oceania

Asia e Oceania TUTtl I NUMERI E LE PREVISIONI DELLO SCENARIO POLITICO ED ECONOMICO DEL 2004 Asia e Oceania ROMANIA Crescita del Pil: 5,0oZo Pil: 63 miliardi di dollari Inflazione: 12,50Zo Popolazione: 21,6 milioni Pil prò capite: 2.910 dollari Le elezioni parlamentari si terranno alla fine del 2004 o all'inizio del 2005. Nel corso dello scorso anno il governo di minoranza socialdemocratico ha perso terreno nei sondaggi di opinione: il tenore di vita non sta infatti migliorando abbastanza in fretta. Tuttavia l'opposizione non appare ancora abbastanza forte da aggiudicarsi la vittoria. Il primo ministro, Adrian Nastase, potrebbe proporsi come futuro presidente. Da seguire con attenzione L'entrata nell'Unione europea. Se la Romania vuole entrare nella UE entro II 2007, dovrà completare II processo negoziale entro la fine del 2004, un obiettivo decisamente ambizioso. Questo Infatti presume che la Bruxelles dichiari la Romania una "economia di mercato funzionale", un prerequlsito fondamentale per essere accettata nell'unione. RUSSIA Crescita del Pil: 4,20Zo Pil: 449 miliardi di dollari Inflazione: 11,60Zo Popolazione: 144,4 milioni Pil prò capite: 3.110 dollari Grazie a un tasso di popolarità costantemente superiore al 70oZo, Vladimir Putin dovrebbe aggiudicarsi un altro mandato presidenziale nelle elezioni del marzo 2004. Per moltissimi russi, si tratta di un presidente serio, pragmatico ed efficace. Ma il suo secondo mandato sarà ben più rischioso del primo: le riforme economiche saranno più difficili da portare a termine e il terrorismo di matrice cecena rappresenta un forte rischio. Gli elevati prezzi dell'energia hanno sinora alimentato la nuova crescita della Russia. Prezzi del petrolio in forte ribasso nel corso del 2004 e la continua erosione della competitività nel settore delle esportazioni a causa del rublo forte faranno arretrare l'economia russa, a dispetto dei benefici ottenuti dai tagli alle imposte già programmati. SLOVACCHIA Crescita del Pil: 5,00Zo Pil: 37 miliardi di dollari Inflazione: 7,10Zo , Popolazione: 5,4 milioni Pil prò capite: 6.720 dollari Nel 2004 si terranno le elezioni presidenziali. Si prevede una baruffa fra'i quattro partiti della coalizione guidata dal primo rhihistfo, Mikula's Dzurinda. Leali conservatrici e neo-liberali dello schieramento sono in totale disaccordo sulla maggior parte delle scelte e uno scandalo dovuto a intercettazioni telefoniche nel corso del 2003 non ha certo migliorato la situazione. Il governo dovrebbe cavarsela, ma i due leader dell'opposizione, Robert Fico e Vladimir Meciar, sono i politici più popolari della nazione. Il governo intende semplificare il sistema fiscale introducendo un'aliquota fissa del 190Zo per le imposte sulle persone e sulle imprese.Queste ultime saranno quindi fortemente incentivate e gli investimenti esteri dovrebbero aumentare nettamente. Il governo completerà la privatizzazione del settore dell'energia entro il 2004. SLOVENIA Crescita del Pil: 3,40Zo Pil: 30 miliardi di dollari Inflazione: 4,70Zo Popolazione: 2,0 milioni Pil prò capite: 15.240 dollari La coalizione di centrosinistra attualmente al governo dovrebbe riportare un nuovo successo alle elezioni parlamentari di ottobre, spinta dall'euforia per l'ingresso nella Uè. Ma qualsiasi passo falso nei primissimi mesi successivi all'ingresso in Europa offrirà il pretesto che l'opposizione sta cercando per mettere finalmente in difficoltà il governo. Da seguire con attenzione Acque territoriali. La proposta della Croazia di stabilire una zona economica esclusiva nell'Adriatico lascerebbe la Slovenia a 500 km dalle acque intemazionali più vicine. SPAGNA SVEZIA Crescita del Pil: 3,00Zo Pil: 931 miliardi di dollari Inflazione: 2,20Zo Popolazione: 41,1 milioni Pil prò capite: 22.690 dollari Il partito popolare in carica è nettamente favorito nelle elezioni del marzo 2004. L'economia ha subito un sensibile rallentamento, ma sta comunque superando nettamente le prestazioni dei suol vicini, i cosiddetti grandi della Uè. Sebbene il primo ministro, José Maria Aznar, abbia deciso di non presentarsi alle elezioni e di tornarsi a occupare delle vicende interne al partito, si preannuncia una successione morbida alla nuova leadership. Il sostegno offerto da Aznar alla guerra in Iraq ha reso la Spagna l'alleato più forte degli Usa nell'Europa continentale. Con un ricambio al vertice, la politica estera della Spagna tornerebbe invece al suo più tradizionale atteggiamento di basso profilo. Crescita del Pil: 2,30Zo Pil: 349 miliardi di dollari Inflazione: 2,20Zo Popolazione: 9,0 milioni Pil prò capite; 38.760 dollari Il governo di minoranza monocolore del partito socialdemocratico svedese si affida ai verdi e alla sinistra per avere i voti necessari in parlamento. Tensioni, principalmente su problemi di bilancio, stanno mettendo a dura prova questa cooperazione, sinora proficua. Il patto di governo potrebbe quindi terminare bruscamente nel 2004. Se accadesse, Goran Persson, il primo ministro, tenterà una collaborazione con i partiti di centrodestra. SVIZZERA Crescita del Pil: 1,20Zo Pil: 323 miliardi di dollari Inflazione: 0,3oZo Popolazione: 7,3 milioni Pil prò capite: 43.930 dollari L'economia farà registrare - 'n recupero lento nel corso del 2004. Gli investimenti sono stati fiacchi per anni, il mercato del lavoro è tuttora anemico e gli effetti del franco forte stanno iniziando a svanire solo ora. La maggiore forza dell'economia tedesca dovrebbe sostenere, almeno parzialmente, una ripresa anche della Svizzera. Il governo farà un nuovo tentativo di liberalizzazione del mercato dell'elettricità, nonostante abbia già ricevuto alcune dure lezioni in precedenza. In seguito toccherà ai mercati del gas e al servizio postale. È bene non aspettarsi progressi eccessivi. Il governo tenterà un ennesimo ma difficile avvicinamento all'Unione europea, ma, anche in questo caso, si tratterà di aperture soprattutto formali. La Svizzera ha già concordato di riscuotere un sostituto d'imposta sugli interessi dovuti ai cittadini Unione ma certamente non metterà fine al segreto bancario. TURCHIA Crescita del Pil:-4,50Zo Pil: 212 miliardi di dollari Inflazione: 39,40Zo Popolazione: 72,3 milioni Pil prò capite: 2.930 dollari Al momento, l'inesperto governo del partito Akp pare saldamente in sella, ma all'orizzonte si sta affacciando una nuova crisi economica. Gli esperti prevedono una nuova, brusca, caduta del valore della lira e una forte impennata dell'inflazione, che dovrebbero scatenare una pesante fase recessiva: l'economia subirà un arretramento superiore al 40Zo. Il debito rimane altissimo, ma è improbabile che si arrivi a un procedimento di inadempienza nel corso del 2004, soprattutto grazie all'aiuto da parte dello Fmi. Da seguire con attenzione Grado di preparazione all'ingresso nell'Unione Europea. Le riforme politiche e sociali necessarie a guadagnarsi l'accesso nella Uè divideranno la società civile turca. Le riforme relative ai diritti umani essenziali e le modifiche al Consiglio di sicurezza nazionale rappresentano infatti una vera e propria sfida all'autorità del potentissimo apparato militare turco. UCRAINA Crescita del Pil: 5,50Zo Pil: 55 miliardi di dollari Inflazione: 9,00Zo Popolazione: 47,7 milioni Pil prò capite: 1.160 dollari Il presidente ucraino Leonid Kuchma, tormentato da numerosi scandali, e i suoi oppositori di sinistra propongono modifiche costituzionali che trasformerebbero II paese In una repubblica parlamentare. Sebbene le due fazioni abbiano obiettivi decisamente diversi, entrambi i contendenti si rendono conto della necessità di un cambiamento. Da seguire con attenzione Viktor Yushchenko. Un leader dell'opposizione di stampo prettamente riformista e un ex-primo ministro, è certamente la figura politica di maggior spicco e popolarità di tutta l'Ucraina e dovrebbe essere il favorito numero uno alla vittoria nelle prossime elezioni presidenziali, previste per ottobre. REGNO UNITO Crescita^Pìi 3.5 Crescita del Pil: 2,0oZo Pil: 1.927 miliardi di dollari Inflazione: 1,60Zo Popolazione: 60,5 milioni Pil prò capite: 31.860 dollari Alcune correnti insoddisfatte presenti nel partito laburista potrebbero indebolire l'agenda di Tony Blair per la riforma dei servizi pubblici. Pare certo che si vada verso una graduale dissoluzione della comunione di intenti e di interessi che ha sostenuto l'egemonia del partito laburista sin dalle elezioni del 1997. Tuttavia la leadership di Blair pare tuttora inattaccabile. La priorità del governo è quella di fornire miglioramenti tangibili dei principali servizi pubblici, dato che si sono aumentate le tasse proprio a questo scopo. Blair deve sperare che gli elettori lo considerino un buon investimento. L'adozione dell'euro è definitivamente scomparsa dall'agenda. Da seguire con attenzione I prezzi delle abitazioni. L'economia britannica ha avuto un successo nettamente superiore a quello dei propri vicini continentali, aiutata dalle abitudini di spesa dei consumatori e dalla crescita smisurata del valore degli immobili. Tuttavia, questo ha portato ipoteche e mutui a valori insostenibili. Se il prezzo delle abitazioni dovesse crollare, l'economia del paese potrebbe non reggere il colpo. Asia e Oceania AUSTRALIA Crescita del Pil: 3,30Zo Pil: 526 miliardi di dollari Inflazione: 2,40Zo Popolazione: 19,9 milioni Pil prò capite: 26.400 dollari Nel corso del 2004 il governo presterà maggiore attenzione agli affari interni. Le riforme alla sanità, all'istruzione e al mercato del lavoro sono state sinora bloccate dalla camera alta, ma questo pare non essere un problema per il futuro. Il leader dell'opposizione laburista, Simon Crean, è piuttosto impopolareeJohn Howard, il primo ministro, si dovrebbe aggiudicare un altro mandato alle prossime elezioni, probabili per la seconda metà del 2004. Dopo un lungo periodo di boom, il rallentamento del mercato immobiliare avrà forti ripercussioni negative nel corso del 2004. Questo Investimenti fissi lordi (andamento in 'K) darà luogo a una riduzione degli investimenti, ma le esportazioni si riprenderanno e l'economia andrà ragionevolmente bene. Da seguire con attenzione Le Isole Salomone. Il piccolo paese del Pacifico meridionale versa in difficilissime condizioni economiche e sociali e ora è sotto il controllo delle truppe australiane, incaricate di riportare la quiete nella zona. Le forze di pace dell'Australia Jovranno però assumersi dei rischi e il govemo potrebbe trovarsi incapace di uscire dalla regione. Dal momento che le truppe australiane si trovano simultaneamente impegnate anche in Iraq e in Afganistan. lo sceriffo degli Usa nel Pacifico sembra essere piuttosto impegnato. CINA Crescita dei Pil (dati in oZo) 1999 2000 2001 2002 2003 2004 Crescita del Pil: 8,20Zo Pil: 1.463 miliardi di dollari Inflazione: 0,90Zo Popolazione: 1,3 miliardi Pil prò capite: 1.120 dollari Il passaggio formale del potere alla quarta generazione di leader è ormai completato, ma le lotte intestine continuano. Il presidente Hu Jintao dovrà dimostrare un maggiore carisma se vuole eclissare il ricordo del proprio predecessore, Jiang Zemin. Hu, che ama presentarsi ^ come un uomo del popolo, potrebbe pretendere una maggiore democrazia interna al partito. L'economia rischia di surriscaldarsi data la fortissima impennata di investimenti e commercio. Il governo agirà modulando con attenzione la sua tradizionale forma di controllo, il piano poliennale di spese pubbliche. La crescita delle esportazioni cinesi rimarrà comunque fortissima. Da seguire con attenzione Lo yuan. Quanto a lungo la Cina potrà continuare a mantenere la propria valuta agganciata al dollaro, con quest'ultimo a un livello così basso? Il governo non cederà alle pressioni degli Stati Uniti che chiedono una forte rivalutazione, ma la Cina potrebbe invece operare concessioni in materia di volumi commerciali. HONG KONG Andamento in % dell'inflazione 1999 20Ò6 2001 2ÒÒ2 2003 2004 Crescita del Pil: 5,407o Pil: 174 miliardi di dollari Inflazione: -0,9oZo Popolazione: 7,1 milioni Pil prò capite: 24.640 dollari La proposta anti-sedizioneche ha provocato proteste di massa a luglio è stata tolta dall'agenda, almeno sino alla nuova elezione del consiglio legislativo, prevista per settembre. Tuttavia, sebbene il capo dell'esecutivo, Tung Chee-hwa, sia riuscito a evitare il problema, rimane piuttosto instabile e poco popolare. Se il partito pro-Tung otterrà risultati scarsi, la Cina potrebbe quindi abbandonarlo. Una simulazione accettabile di una vera democrazia, insomma. Un'economia più forte riuscirà a rianimare l'elettorato, a patto che la Sars non rifaccia capolino. Le esportazioni di Hong Kong ripartiranno con forza. Con l'attenuarsi della spinta deflativa, i tassi di interesse reali scenderanno e si assisterà a una nuova crescita degli investimenti di consumatori e imprese. Tanti inten/enti a favore del rilancio dell'economia avranno comunque un prezzo: il deficit di bilancio. Da seguire con attenzione Turisti dalla terraferma. A sorpresa, sono i cinesi a fare la parte del leone nelle spese turistiche tra ì visitatori del territorio di Hong Kong. I turisti dalla terrafeima entreranno a Hong Kong in numero ancora maggiore agli anni precedenti, grazie alla rimozione di ogni barriera o limitazione da parte del govemo centrale. INDIA Crescita del Pil: 6,60Zo Pil: 639 miliardi dì dollari Inflazione: 5,40Zo Popolazione: 1,1 miliardi Pil prò capite: 593 dollari A ottobre sono previste le nuove elezioni politiche. La democrazia più grande del mondo potrebbe attraversare una fase difficile. Se il governo dovesse presentare un programma elettorale in cui favorisce la piattaforma dei nazionalisti Indù, gli estremisti avranno una scusa per attaccare i musulmani. Il Congress Party, un tempo assolutamente dominante, continuerà a essere il partito di maggioranza relativa, ma si aggiudicherà le elezioni con uno scarto ridottissimo. Si comincia a intravedere un Il valore delle riserve monetarie (in mld di dollari) 1999 2000 2001 2002 2003 200-4 decollo economico? Nessun paese ha deluso tanto le aspettative quanto l'India, ma le prospettive si sono rasserenate. L'esternalizzazione si è unita al software come settore di megacrescita e il regime commerciale si è alquanto liberalizzato. Il bilancio è tuttora un pasticcio e l'elezione impedirà l'approvazione di ulteriori riforme, ma i capitali affluiranno copiosi. Da seguire con attenzione Relazioni con il Pakistan. Il summit sulla regione previsto per gennaio potrebbe produrre una serie di iniziative volte a creare rapporti più distesi ma nessuna reale soluzione alla dìsputa sul Kashmir. GIAPPONE Crescita del Pil: 1,60Zo Pil: 4.366 miliardi di dollari Inflazione: -0,5oZo Popolazione: 127,1 milioni Pil prò capite: 34.350 Il governo condotto dai liberaldemocratici rimarrà saldamente in sella, grazie soprattutto alla popolarità personale del primo ministro, Junichiro Koizumi, e al forte radicamento nel territorio del partito. L'economia continuerà una lenta ripresa. Anni ui ristrutturazione Crescita del Pil dati in y. as p^a aziendale inizieranno a dare i propri frutti e si assisterà a un rilancio degli investimenti. I consumatori saranno inoltre più propensi a spendere. Ma le tre «D» del Giappone - debito, deflazione e demografia continueranno a rallentare l'economia. Un'eventuale decisione del Giappone di cooperare con gli Usa al progetto di difesa dai missili balistici avrebbe un impatto enorme sulla sicurezza della regione. Il Giappone dovrebbe comunque modificare una parte della sua costituzione per poter aderire a questa forma di difesa co/Zettiva. Se si arrivasse a questa decisione, la presenza e ('influenza Usa netta regione aumenterebbero esponenzialmente. La Cina ne sarebbe allarmata e la paranoia della Corea del Nord ne sarebbe oltremodo acuita. NUOVA ZELANDA Crescita del Pil: 2,407o Pil: 81 miliardi di dollari Inflazione: 2,00Zo Popolazione: 4,1 milioni Pil prò capite: 19.780 dollari Heien Clark e il suo governo laburista continueranno ad avere un forte sostegno da parte degli elettori, almeno secondo i sondaggi. Il partito nazionalista, attualmente all'opposizione, sì sposterà ulteriormente a destra per controbattere Clark e differenziarsi maggiormente. Una debole crescita delle esportazioni e una contrazione del mercato immobiliare produrranno però un marcato rallentamento dell'economia, anche se il bilancio rimarrà comunque assolutamente positivo. È possibile una parziale ri-nazionalizzazione delle ferrovie, nei guai da qualche tempo. Da seguire con attenzione Rivendicazioni territoriali dei Maori. Le corti hanno giudicato ammissibili le rivendicazioni di proprietà dei Maori, la popolazione indigena della Nuova Zelanda, che avanzano pretese sui litorali e sulle zone costiere del paese. Se il govemo manterrà una linea morbida sull'argomento, i partiti dell'opposizione attaccheranno a fondo. PAKISTAN Crescita del Pil: 5,50Zo Pil: 83 miliardi di dollari Inflazione: 4,50Zo Popolazione: 153,7 milioni Pil prò capite: 540 dollari Il generale Pervez Musharraf, presidente del paese, potrebbe sostituire l'inefficiente primo ministro, Zafarullah Jamali. Ma il problema più pressante è senz'altro il generale Musharraf e i poteri che si è autoconferito. L'opposizione vuole ridurli drasticamente. È possibile che si arrivi a una trattativa: sono infatti state già programmate diverse importanti cessioni dì parti del patrimonio statale, a inclusione della Pakistan State Oil e della quota del 260Zo di Pakistan Telecommunications. Da seguire con attenzione Afghanistan. Il revival dei Talebani nel vicino Afghanistan è sostenuto apertamente da simpatizzanti nelle aree tribali pakistane. Se è ancora vivo, Osama bin Laden dovrebbe trovarsi proprio in questa SUD COREA Crescita del Pil: 4,30Zo Pil: 563 miliardi di dollari Inflazione: 2,10Zo Popolazione : 48,4 milioni Pil prò capite: 11.630 dollari La scena politica sarà a dir poco tumultuosa. Il presidente Roh Moo-hyun versa in gravi difficoltà e vuole indire un referendum sulla sua presidenza. Senza un forte nuovo mandato popolare, potrebbe essere costretto a dimettersi. Il partito di governo si è già diviso, portando a elezioni anticipate che si terranno ad aprile. Dopo una forte recessione nel 2003, l'economia dovrebbe riprendersi, con tagli alle tasseeintenrenti pubblici. Da seguire con attenzione Il programma nudeare Nord coreano. La Corea del Nord non cederà le proprie atomiche senza un accordo di sicurezza con gli Usa, che pare del tutto improbabile. Le trattative tra la grandi potenze continueranno. vja- ^i ^Vv'R m ^ mp M- -.^ mi: \ m^ f». ^. :^ m m nù m m